Nel capitolo viene fornito un quadro il più possibile dettagliato su dimensione e caratteristiche della presenza straniera nella provincia di Caserta alla luce dei dati ufficiali disponibili, integrati, quando necessario, con quelli dell’indagine campionaria su 1.200 immigrati maggiorenni. All’inizio del 2010 sono quasi 50 mila gli stranieri che in base alle stime proposte vivono nel casertano, oltre il 40% non sono residenti e gli irregolari sono quasi il 20% del totale, nonostante ci sia stata l’ultima regolarizzazione (in base alla legge n. 102/2009) appena prima dell’inizio della rilevazione campionaria. Pertanto, Caserta è stata e rimane tuttora una delle province con la più elevata quota di irregolari. I residenti sono aumentati da 7 mila al censimento del 2001 a 29 mila alla data più recente; la componente più stabile degli immigrati dai Paesi a forte pressione migratoria, costituita dai maggiorenni presenti da almeno 10 anni o per motivi di famiglia e dai minori residenti, supera ormai le 10 mila unità. È quindi in atto un processo di stabilizzazione che implica l’adozione di interventi specifici volti a favorire l’integrazione di singoli individui e famiglie. Nello stesso tempo rimane ampia la componente meno stabile, per circa la metà irregolare, certamente concentrata sul territorio o comunque più significativa nel Litorale domitio e nell’Agro aversano di quanto non lo sia nel capoluogo e nei comuni del suo hinterland. In questo caso si tratta di un’immigrazione con un forte ricambio, costituita spesso da persone con progetti migratori a breve termine, che richiede interventi di prima accoglienza. Già questi pochi elementi quantitativi pongono in evidenza la necessità di dover adottare un ventaglio di misure e strategie tarate su situazioni e necessità differenti che è opportuno monitorare per ridurre i rischi di conflittualità e cercare di scongiurare le situazioni di sfruttamento lavorativo, cercando di garantire condizioni di lavoro e di vita quantomeno dignitose, attraverso la risposta positiva ai bisogni fondamentali. Per far questo appare essenziale avere per lo meno una conoscenza il più possibile puntuale delle caratteristiche, dei progetti e delle condizioni di un collettivo che anche nella provincia di Caserta risulta abbastanza articolato per nazionalità. Se gli Ucraini formano la comunità senza dubbio più ampia (oltre 11 mila, pari al 23% del totale, di cui quasi il 43% non residenti) ed anche i Romeni sono chiaramente più numerosi rispetto agli altri gruppi nazionali (oltre 8 mila, quasi il 17%), non va dimenticato che per sfiorare la metà dei presenti vanno considerati anche i Marocchini che si collocano al terzo posto della graduatoria. Senza contare che, se si vuole raggiungere almeno il 75% dei presenti, bisogna prendere in considerazione le prime otto nazionalità, aggiungendo alle tre già citate anche quelle albanese, polacca, nigeriana, algerina e tunisina. Comunità con una composizione per condizione giuridica di soggiorno, come per distribuzione sul territorio, assai variabili. Elementi che rappresentano solo un primo assaggio delle differenze tra le varie nazionalità con riguardo a molteplici aspetti. Di questa variabilità bisogna tener conto se si intende evitare di cadere in banali generalizzazioni, poco o per niente aderenti alla realtà, o di rifarsi a stereotipi che certamente non favoriscono la conoscenza piena del fenomeno. Teso a fornire le coordinate di base e a delineare la cornice di riferimento, questo capitolo ha inoltre la funzione di sottolineare l’articolazione del panorama migratorio provinciale di cui si cercherà di svelare ulteriori caratteristiche, condizioni, opinioni e atteggiamenti nei capitoli successivi del volume sulla base dei dati originali dell’indagine campionaria.

Gli stranieri nel casertano: numeri, insediamenti e connotati di una popolazione in crescita / Strozza, Salvatore. - 907.50:(2012), pp. 27-58.

Gli stranieri nel casertano: numeri, insediamenti e connotati di una popolazione in crescita

STROZZA, SALVATORE
2012

Abstract

Nel capitolo viene fornito un quadro il più possibile dettagliato su dimensione e caratteristiche della presenza straniera nella provincia di Caserta alla luce dei dati ufficiali disponibili, integrati, quando necessario, con quelli dell’indagine campionaria su 1.200 immigrati maggiorenni. All’inizio del 2010 sono quasi 50 mila gli stranieri che in base alle stime proposte vivono nel casertano, oltre il 40% non sono residenti e gli irregolari sono quasi il 20% del totale, nonostante ci sia stata l’ultima regolarizzazione (in base alla legge n. 102/2009) appena prima dell’inizio della rilevazione campionaria. Pertanto, Caserta è stata e rimane tuttora una delle province con la più elevata quota di irregolari. I residenti sono aumentati da 7 mila al censimento del 2001 a 29 mila alla data più recente; la componente più stabile degli immigrati dai Paesi a forte pressione migratoria, costituita dai maggiorenni presenti da almeno 10 anni o per motivi di famiglia e dai minori residenti, supera ormai le 10 mila unità. È quindi in atto un processo di stabilizzazione che implica l’adozione di interventi specifici volti a favorire l’integrazione di singoli individui e famiglie. Nello stesso tempo rimane ampia la componente meno stabile, per circa la metà irregolare, certamente concentrata sul territorio o comunque più significativa nel Litorale domitio e nell’Agro aversano di quanto non lo sia nel capoluogo e nei comuni del suo hinterland. In questo caso si tratta di un’immigrazione con un forte ricambio, costituita spesso da persone con progetti migratori a breve termine, che richiede interventi di prima accoglienza. Già questi pochi elementi quantitativi pongono in evidenza la necessità di dover adottare un ventaglio di misure e strategie tarate su situazioni e necessità differenti che è opportuno monitorare per ridurre i rischi di conflittualità e cercare di scongiurare le situazioni di sfruttamento lavorativo, cercando di garantire condizioni di lavoro e di vita quantomeno dignitose, attraverso la risposta positiva ai bisogni fondamentali. Per far questo appare essenziale avere per lo meno una conoscenza il più possibile puntuale delle caratteristiche, dei progetti e delle condizioni di un collettivo che anche nella provincia di Caserta risulta abbastanza articolato per nazionalità. Se gli Ucraini formano la comunità senza dubbio più ampia (oltre 11 mila, pari al 23% del totale, di cui quasi il 43% non residenti) ed anche i Romeni sono chiaramente più numerosi rispetto agli altri gruppi nazionali (oltre 8 mila, quasi il 17%), non va dimenticato che per sfiorare la metà dei presenti vanno considerati anche i Marocchini che si collocano al terzo posto della graduatoria. Senza contare che, se si vuole raggiungere almeno il 75% dei presenti, bisogna prendere in considerazione le prime otto nazionalità, aggiungendo alle tre già citate anche quelle albanese, polacca, nigeriana, algerina e tunisina. Comunità con una composizione per condizione giuridica di soggiorno, come per distribuzione sul territorio, assai variabili. Elementi che rappresentano solo un primo assaggio delle differenze tra le varie nazionalità con riguardo a molteplici aspetti. Di questa variabilità bisogna tener conto se si intende evitare di cadere in banali generalizzazioni, poco o per niente aderenti alla realtà, o di rifarsi a stereotipi che certamente non favoriscono la conoscenza piena del fenomeno. Teso a fornire le coordinate di base e a delineare la cornice di riferimento, questo capitolo ha inoltre la funzione di sottolineare l’articolazione del panorama migratorio provinciale di cui si cercherà di svelare ulteriori caratteristiche, condizioni, opinioni e atteggiamenti nei capitoli successivi del volume sulla base dei dati originali dell’indagine campionaria.
2012
9788856856859
Gli stranieri nel casertano: numeri, insediamenti e connotati di una popolazione in crescita / Strozza, Salvatore. - 907.50:(2012), pp. 27-58.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/537047
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