L’articolo prende spunto dai temi emersi durante le giornate internazionali di studio “Abitare il futuro ...dopo Copenhagen”, per ricostruire il dibattito interno alla disciplina dell’urbanistica attraverso tre parole chiave ricorrenti durante la discussione. La prima è: densificazione, in rapporto con densità, e in opposizione a dispersione. La spinta alla densificazione, in relazione all’espansione della città esistente, è stata discussa non tanto come modello urbano quanto come una strategia incrementale per indirizzare il cambiamento nelle città con l’obiettivo di accrescerne la sostenibilità: le città compatte sono anche più sostenibili. Il tema è stato affrontato da diversi punti di vista: a partire dai modelli di densificazione, alla relazione tra la città compatta e il paesaggio, in particolare i deserti; la densificazione in rapporto all’housing sociale o come strategia per preservare la campagna. Infine, il rapporto tra città compatta e spazi pubblici, con diverse diramazioni, dalla strada, agli spazi aperti, alla qualità urbana. La seconda parola chiave è adattabilità, in opposizione a resistenza al cambiamento, che si configura come composta di manipolabilità e resilienza. Le due misure esprimono la conservazione della capacità di rispondere al cambiamento e della capacità di riprendersi da esso. L’adattabilità si porta dietro un’attenzione per gli scarti, il riuso, la riscoperta dei tracciati, ma anche alcune questioni di governo del territorio, da procedure flessibili di piano fino a strategie che prevedano il risparmio e la produzione di energia in urbanistica. Inoltre, le tecnologie ecoefficienti che favoriscono l’adattabilità degli edifici. Il tema della flessibilità e provvisorietà, con un’attenzione per le architetture transitorie. Infine, la terza parola chiave è responsabilità, riferita sia alla figura dell’architetto che dell’urbanista, che tiene dentro la questione dell’esistenza di un patrimonio disciplinare comune e di una cassetta degli attrezzi da rivisitare. Il messaggio sotteso è che sia essenziale l’assunzione di un’etica della responsabilità e della cura per rispondere alla questione urbana contemporanea, in cui la crisi ambientale gioca un ruolo non secondario. Il ruolo dell’architettura e dell’urbanistica è, quindi, nella ricerca di una cosciente presa di posizione sul rapporto tra sviluppo economico e salvaguardia dell’ambiente. Il discorso sui modelli di città o su nuove città a cui ispirarsi nelle pratiche e nelle elaborazioni teoriche è trasversale e incrocia il ragionamento a partire dalle tre parole proposte. Il tutto si ricuce nell’idea di vivibilità, Un luogo in cui si vive bene è un luogo abitabile: un luogo ospitale, dotato di qualità ambientale, che dia accesso ad una gamma di prestazioni variabile e ricca. E - in base all’ipotesi qui proposta - risponde a requisiti di densità, adattabilità ai cambiamenti e responsabilità.

Progettare città abitabili / Designing livable cities / Berruti, Gilda. - STAMPA. - (2011), pp. 160-177.

Progettare città abitabili / Designing livable cities

BERRUTI, GILDA
2011

Abstract

L’articolo prende spunto dai temi emersi durante le giornate internazionali di studio “Abitare il futuro ...dopo Copenhagen”, per ricostruire il dibattito interno alla disciplina dell’urbanistica attraverso tre parole chiave ricorrenti durante la discussione. La prima è: densificazione, in rapporto con densità, e in opposizione a dispersione. La spinta alla densificazione, in relazione all’espansione della città esistente, è stata discussa non tanto come modello urbano quanto come una strategia incrementale per indirizzare il cambiamento nelle città con l’obiettivo di accrescerne la sostenibilità: le città compatte sono anche più sostenibili. Il tema è stato affrontato da diversi punti di vista: a partire dai modelli di densificazione, alla relazione tra la città compatta e il paesaggio, in particolare i deserti; la densificazione in rapporto all’housing sociale o come strategia per preservare la campagna. Infine, il rapporto tra città compatta e spazi pubblici, con diverse diramazioni, dalla strada, agli spazi aperti, alla qualità urbana. La seconda parola chiave è adattabilità, in opposizione a resistenza al cambiamento, che si configura come composta di manipolabilità e resilienza. Le due misure esprimono la conservazione della capacità di rispondere al cambiamento e della capacità di riprendersi da esso. L’adattabilità si porta dietro un’attenzione per gli scarti, il riuso, la riscoperta dei tracciati, ma anche alcune questioni di governo del territorio, da procedure flessibili di piano fino a strategie che prevedano il risparmio e la produzione di energia in urbanistica. Inoltre, le tecnologie ecoefficienti che favoriscono l’adattabilità degli edifici. Il tema della flessibilità e provvisorietà, con un’attenzione per le architetture transitorie. Infine, la terza parola chiave è responsabilità, riferita sia alla figura dell’architetto che dell’urbanista, che tiene dentro la questione dell’esistenza di un patrimonio disciplinare comune e di una cassetta degli attrezzi da rivisitare. Il messaggio sotteso è che sia essenziale l’assunzione di un’etica della responsabilità e della cura per rispondere alla questione urbana contemporanea, in cui la crisi ambientale gioca un ruolo non secondario. Il ruolo dell’architettura e dell’urbanistica è, quindi, nella ricerca di una cosciente presa di posizione sul rapporto tra sviluppo economico e salvaguardia dell’ambiente. Il discorso sui modelli di città o su nuove città a cui ispirarsi nelle pratiche e nelle elaborazioni teoriche è trasversale e incrocia il ragionamento a partire dalle tre parole proposte. Il tutto si ricuce nell’idea di vivibilità, Un luogo in cui si vive bene è un luogo abitabile: un luogo ospitale, dotato di qualità ambientale, che dia accesso ad una gamma di prestazioni variabile e ricca. E - in base all’ipotesi qui proposta - risponde a requisiti di densità, adattabilità ai cambiamenti e responsabilità.
2011
9788884972170
Progettare città abitabili / Designing livable cities / Berruti, Gilda. - STAMPA. - (2011), pp. 160-177.
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