Il volume raccoglie gli esiti di un articolato percorso di approfondimento descrittivo e di analisi critica di una serie di documenti – bibliografici, iconografici, grafici – relativi ad alcune tappe significative dello sviluppo dell’edilizia universitaria a Napoli. Il tema si presenta attuale e foriero di ulteriori sviluppi in quanto sostanzia la volontà di rileggere un aspetto fondamentale dell’istruzione di livello superiore nel contesto meridionale, ossia quello relativo all’ubicazione ed alla configurazione delle sedi ad essa deputate e del loro rapporto con il contesto urbano e ambientale in trasformazione, evidenziando quelle potenzialità legate alle peculiarità culturali, sedimentate nel tempo, che invitano ad una razionalizzazione degli spazi, anche con la possibilità di aprirli ad usi plurimi, ma sempre congruenti con gli indirizzi di fruibilità diffusa. Gli organismi universitari diventano così paradigmi interpretativi del disegno della città in trasformazione ed occasione di riflessione sui principi e sulle modalità espressive che accompagnano sia i progetti per le sedi di nuova realizzazione, sia quelli che guidano la rifunzionalizzazione di molti edifici pregevoli dal punto di vista storico-architettonico, in un intreccio spesso fertile tra uomini, opere e luoghi. Gli approfondimenti conseguenti acquistano particolare rilevanza documentaria nell’attuale momento di ridisegno organizzativo dell’Università pubblica, che vede la soppressione delle Facoltà e l’attribuzione ai Dipartimenti delle funzioni didattiche, oltre che di ricerca. Nel volume, dopo una disamina generale della problematica edilizia della prima università napoletana, vengono approfonditi, attraverso rilievi e analisi documentarie, due episodi architettonici dell’ateneo fridericiano certamente significativi per la logica che ha ispirato la ricerca; il primo è l’attuale Centro Congressi, ubicato in via Parthenope, nella sede che precedentemente era della Facoltà di Economia e Commercio, l’altro è la sede di piazzale Tecchio della Facoltà di Ingegneria. Il primo si lega alle trasformazioni urbane ottocentesche, tra cui gli interventi infrastrutturali che hanno interessato, in maniera determinante anche per la conseguente immagine urbana, la zona litoranea; il secondo a quelle che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno accompagnato il ridisegno dell’area occidentale di Napoli, suggerendo anche riflessioni e confronti tra architetture coeve. La ricerca, nel suo sviluppo, evidenzia dunque lo stretto rapporto tra le sedi universitarie e l’evoluzione dei contesti urbani.
L'architettura universitaria a Napoli. Idee immagini / Papa, LIA MARIA. - (2012).
L'architettura universitaria a Napoli. Idee immagini
PAPA, LIA MARIA
2012
Abstract
Il volume raccoglie gli esiti di un articolato percorso di approfondimento descrittivo e di analisi critica di una serie di documenti – bibliografici, iconografici, grafici – relativi ad alcune tappe significative dello sviluppo dell’edilizia universitaria a Napoli. Il tema si presenta attuale e foriero di ulteriori sviluppi in quanto sostanzia la volontà di rileggere un aspetto fondamentale dell’istruzione di livello superiore nel contesto meridionale, ossia quello relativo all’ubicazione ed alla configurazione delle sedi ad essa deputate e del loro rapporto con il contesto urbano e ambientale in trasformazione, evidenziando quelle potenzialità legate alle peculiarità culturali, sedimentate nel tempo, che invitano ad una razionalizzazione degli spazi, anche con la possibilità di aprirli ad usi plurimi, ma sempre congruenti con gli indirizzi di fruibilità diffusa. Gli organismi universitari diventano così paradigmi interpretativi del disegno della città in trasformazione ed occasione di riflessione sui principi e sulle modalità espressive che accompagnano sia i progetti per le sedi di nuova realizzazione, sia quelli che guidano la rifunzionalizzazione di molti edifici pregevoli dal punto di vista storico-architettonico, in un intreccio spesso fertile tra uomini, opere e luoghi. Gli approfondimenti conseguenti acquistano particolare rilevanza documentaria nell’attuale momento di ridisegno organizzativo dell’Università pubblica, che vede la soppressione delle Facoltà e l’attribuzione ai Dipartimenti delle funzioni didattiche, oltre che di ricerca. Nel volume, dopo una disamina generale della problematica edilizia della prima università napoletana, vengono approfonditi, attraverso rilievi e analisi documentarie, due episodi architettonici dell’ateneo fridericiano certamente significativi per la logica che ha ispirato la ricerca; il primo è l’attuale Centro Congressi, ubicato in via Parthenope, nella sede che precedentemente era della Facoltà di Economia e Commercio, l’altro è la sede di piazzale Tecchio della Facoltà di Ingegneria. Il primo si lega alle trasformazioni urbane ottocentesche, tra cui gli interventi infrastrutturali che hanno interessato, in maniera determinante anche per la conseguente immagine urbana, la zona litoranea; il secondo a quelle che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno accompagnato il ridisegno dell’area occidentale di Napoli, suggerendo anche riflessioni e confronti tra architetture coeve. La ricerca, nel suo sviluppo, evidenzia dunque lo stretto rapporto tra le sedi universitarie e l’evoluzione dei contesti urbani.File | Dimensione | Formato | |
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