Il lavoro analizza il modo in cui bambini italiani di diversa età (4, 7 e 10 anni) costruiscono la coesione discorsiva e la coerenza tematica in relazione a compiti di tipo narrativo. I dati sono stati raccolti attraverso due diversi supporti: il video clip The Finite Story (Dimroth, 2006) e una sequenza di 30 immagini componenti una storia (anche questa creata da C. Dimroth). La peculiarità di questi due compiti è di implicare un flusso di informazioni non prototipico poiché gli episodi da narrare obbligano i parlanti, in modo continuo, a contrastare entità ed eventi di vario tipo o anche i tipi di polarità (positiva vs negativa), oltre che ovviamente a mantenere o riprendere il riferimento ad alcuni dei domini referenziali che precedono. In virtù di ciò, i parlanti devono orientarsi, perlomeno in linea teorica, verso l’impiego di mezzi anaforici quali particelle additive, avverbi di tempo, marche di polarità, strategie prosodiche… Il lavoro esplorerà essenzialmente tre temi: (a) i processi cognitivi che guidano le narrazioni dei bambini italiani nelle varie fasce di età in oggetto, e di conseguenza la diversa comprensione che essi hanno dei compiti proposti; (b) i mezzi linguistici che i giovani narratori impiegano per rendere il testo coeso; (c) l’influenza delle specificità tipologiche della lingua italiana sui punti (a) e (b). I risultati saranno comparati, per quanto gli studi disponibili lo rendano possibile, a quelli relativi a bambini della stessa età che apprendono il tedesco, il polacco e il francese.
The construction of textual cohesion in narrative texts: evidence from different tasks by Italian children from 4 to 10 years old / Giuliano, Patrizia. - In: LINGUISTICA E FILOLOGIA. - ISSN 1594-6517. - 32:(2012), pp. 7-49.
The construction of textual cohesion in narrative texts: evidence from different tasks by Italian children from 4 to 10 years old
GIULIANO, PATRIZIA
2012
Abstract
Il lavoro analizza il modo in cui bambini italiani di diversa età (4, 7 e 10 anni) costruiscono la coesione discorsiva e la coerenza tematica in relazione a compiti di tipo narrativo. I dati sono stati raccolti attraverso due diversi supporti: il video clip The Finite Story (Dimroth, 2006) e una sequenza di 30 immagini componenti una storia (anche questa creata da C. Dimroth). La peculiarità di questi due compiti è di implicare un flusso di informazioni non prototipico poiché gli episodi da narrare obbligano i parlanti, in modo continuo, a contrastare entità ed eventi di vario tipo o anche i tipi di polarità (positiva vs negativa), oltre che ovviamente a mantenere o riprendere il riferimento ad alcuni dei domini referenziali che precedono. In virtù di ciò, i parlanti devono orientarsi, perlomeno in linea teorica, verso l’impiego di mezzi anaforici quali particelle additive, avverbi di tempo, marche di polarità, strategie prosodiche… Il lavoro esplorerà essenzialmente tre temi: (a) i processi cognitivi che guidano le narrazioni dei bambini italiani nelle varie fasce di età in oggetto, e di conseguenza la diversa comprensione che essi hanno dei compiti proposti; (b) i mezzi linguistici che i giovani narratori impiegano per rendere il testo coeso; (c) l’influenza delle specificità tipologiche della lingua italiana sui punti (a) e (b). I risultati saranno comparati, per quanto gli studi disponibili lo rendano possibile, a quelli relativi a bambini della stessa età che apprendono il tedesco, il polacco e il francese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.