L'attuale contesto competitivo vede progressivamente aumentare il ruolo strategico del design che da mero esecutore di decisioni passa ad essere attore comprimario nelle scelte strategiche di singole, illuminate, imprese. Nella storia del design italiano tale relazione è fonte di vantaggio competitivo. Oggi, di fronte alle sfide della globalizzazione, questo processo di attivazione puntuale non dà più garanzie di competitività. La velocità del cambiamento richiede interventi più strutturati, estesi al sistema e non limitati alla singola impresa, in sintonia con le potenzialità e la vocazione locale e capaci di individuare o, nel caso, contribuire a definire, istituzioni collettive di coordinamento e governo. Due premesse accompagnano questo programma di ricerca: la prima è quella che guarda al design italiano come sistema e come rete. È sistema perché interviene sul complesso dell'offerta aziendale (dalla prototipazione, alla comunicazione, all'editoria specializzata, al settore delle fiere ecc.). ma è anche rete perché permette di connettere competenze, capacità, conoscenze locali e globali. Per questa prima premessa un ruolo importante sembra essere quello dall'università: serbatoio di conoscenze e piattaforma in grado di aumentate le performance di relazione/interazione tra i nodi del sistema o capace di attivarsi come ponte per la creazione, ex novo, di nuove possibili connessioni; tale modalità è ancora più vera quando nel sistema produttivo non c'è un sistema di governance come punto di riferimento. In tal caso l'università svolge e può svolgere un ruolo doppio: individuare l'interlocutore dentro il sistema (pubblica amministrazione, gruppo di interesse, associazione di categoria ...), e connettere sistemi di competenze e conoscenze. La seconda premessa è quella che vede al design italiano come ad un meccanismo attivatore di risorse locali grazie alla sua capacità di visualizzare possibili percorsi di sviluppo, proporre visione sistemica e confrontarsi con circuiti globali della conoscenza. Capacità che in alcune regioni del Sud sono spesso sottoutilizzate, anche se ci sono segnali di controtendenza e aspirazioni forti. Segnali significativi che testimoniano la catalizzazione di risorse progettuali per settori come quello agroalimentare, orticolo, floricolo, quello delle aree vocate all'accoglienza e all'ospitalità; le aree con particolari concentrazioni di beni monumentali, architettonici, archeologici, museali; i sistemi ambientali, di conservazione e fruizione, dei parchi montani e marini; le aree portuali; più convenzionalmente, le aree con specifiche specializzazioni produttive. L'obiettivo della ricerca è quello di individuare ed approfondire modalità della connessione tra risorse locali rappresentate da soggetti collettivi e risorse progettuali. L'assunto, risultato di precedenti ricerche, è che si possa parlare di forme diverse _ tutte egualmente importanti_ di risorse progettuali che si manifestano in forma esplicita, dentro i circuiti riconosciuti del design (design palese), o in forma implicita laddove modalità inconsapevoli dell'agire progettuale si concretizzano in pratiche specifiche (design di fatto). Si intende analizzare casi di successo di questa polimorfa relazione, iniziative che hanno promosso la valorizzazione e la promozione delle risorse locali nei circuiti e nel mercato globale, attualizzando strategie e aspetti operativi. Lo scopo di questa analisi è l'approfondimento delle strategie di progetto endogene e/o potenziate da connessioni con sistemi e reti accreditati del disegno industriale: l'analisi empirica vuole sistematizzare tali strategie di progetto, individuare gli strumenti in campo, il sistema delle relazioni, le modalità di azione selezionando best practice, sviluppando casi studio, modellizzando pratiche particolarmente efficaci.

Me.Design: strategia, strumenti e operatività del disegno industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area mediterranea tra locale e globale / Guida, Ermanno. - (2001). (Intervento presentato al convegno Me.Design: strategia, strumenti e operatività del disegno industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area mediterranea tra locale e globale nel 2001).

Me.Design: strategia, strumenti e operatività del disegno industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area mediterranea tra locale e globale

GUIDA, ERMANNO
2001

Abstract

L'attuale contesto competitivo vede progressivamente aumentare il ruolo strategico del design che da mero esecutore di decisioni passa ad essere attore comprimario nelle scelte strategiche di singole, illuminate, imprese. Nella storia del design italiano tale relazione è fonte di vantaggio competitivo. Oggi, di fronte alle sfide della globalizzazione, questo processo di attivazione puntuale non dà più garanzie di competitività. La velocità del cambiamento richiede interventi più strutturati, estesi al sistema e non limitati alla singola impresa, in sintonia con le potenzialità e la vocazione locale e capaci di individuare o, nel caso, contribuire a definire, istituzioni collettive di coordinamento e governo. Due premesse accompagnano questo programma di ricerca: la prima è quella che guarda al design italiano come sistema e come rete. È sistema perché interviene sul complesso dell'offerta aziendale (dalla prototipazione, alla comunicazione, all'editoria specializzata, al settore delle fiere ecc.). ma è anche rete perché permette di connettere competenze, capacità, conoscenze locali e globali. Per questa prima premessa un ruolo importante sembra essere quello dall'università: serbatoio di conoscenze e piattaforma in grado di aumentate le performance di relazione/interazione tra i nodi del sistema o capace di attivarsi come ponte per la creazione, ex novo, di nuove possibili connessioni; tale modalità è ancora più vera quando nel sistema produttivo non c'è un sistema di governance come punto di riferimento. In tal caso l'università svolge e può svolgere un ruolo doppio: individuare l'interlocutore dentro il sistema (pubblica amministrazione, gruppo di interesse, associazione di categoria ...), e connettere sistemi di competenze e conoscenze. La seconda premessa è quella che vede al design italiano come ad un meccanismo attivatore di risorse locali grazie alla sua capacità di visualizzare possibili percorsi di sviluppo, proporre visione sistemica e confrontarsi con circuiti globali della conoscenza. Capacità che in alcune regioni del Sud sono spesso sottoutilizzate, anche se ci sono segnali di controtendenza e aspirazioni forti. Segnali significativi che testimoniano la catalizzazione di risorse progettuali per settori come quello agroalimentare, orticolo, floricolo, quello delle aree vocate all'accoglienza e all'ospitalità; le aree con particolari concentrazioni di beni monumentali, architettonici, archeologici, museali; i sistemi ambientali, di conservazione e fruizione, dei parchi montani e marini; le aree portuali; più convenzionalmente, le aree con specifiche specializzazioni produttive. L'obiettivo della ricerca è quello di individuare ed approfondire modalità della connessione tra risorse locali rappresentate da soggetti collettivi e risorse progettuali. L'assunto, risultato di precedenti ricerche, è che si possa parlare di forme diverse _ tutte egualmente importanti_ di risorse progettuali che si manifestano in forma esplicita, dentro i circuiti riconosciuti del design (design palese), o in forma implicita laddove modalità inconsapevoli dell'agire progettuale si concretizzano in pratiche specifiche (design di fatto). Si intende analizzare casi di successo di questa polimorfa relazione, iniziative che hanno promosso la valorizzazione e la promozione delle risorse locali nei circuiti e nel mercato globale, attualizzando strategie e aspetti operativi. Lo scopo di questa analisi è l'approfondimento delle strategie di progetto endogene e/o potenziate da connessioni con sistemi e reti accreditati del disegno industriale: l'analisi empirica vuole sistematizzare tali strategie di progetto, individuare gli strumenti in campo, il sistema delle relazioni, le modalità di azione selezionando best practice, sviluppando casi studio, modellizzando pratiche particolarmente efficaci.
2001
Me.Design: strategia, strumenti e operatività del disegno industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area mediterranea tra locale e globale / Guida, Ermanno. - (2001). (Intervento presentato al convegno Me.Design: strategia, strumenti e operatività del disegno industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area mediterranea tra locale e globale nel 2001).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/508614
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact