Il Banco Graham: storia, sismica storica, petrologia e geomorfologia subacquea. Nascita e scomparsa del vulcano sommerso nel Canale di Sicilia.

Le ricerche di sismica storica, lo studio della cartografia storica del periodo 1826-1977, i rilievi geomorfologici subacquei e le analisi petrografiche di alcuni campioni di roccia dell’antico Banco Nerita, oggi Banco Graham, hanno permesso di ricostruire l’evoluzione dei fondali marini di quest’area fino al 1993. In questo settore del Canale di Sicilia si registrano sismi anche di elevato grado tra il 1578 e il 1831, questi ultimi premonitori dell’emersione dell’isola vulcanica il 13 luglio da un fondale di circa -250 m di profondità, con emissioni gassose, di magma, prodotti piroclastici e maremoti. L’isola fu denominata Ferdinandea, Graham e Giulia rispettivamente da borboni, inglesi e francesi che si contendevano il nuovo territorio. L’8 dicembre di quell’anno la neonata isola, che aveva raggiunto in pochi giorni un’altezza massima di 63 m s.l.m., sprofondò in mare a causa di fenomeni erosivi e vulcano-tettonici. Altri sismi, con persistenza fino a sei mesi, sono registrati tra il 1845 e il 1891; durante questi si sono manifestate più eruzioni sottomarine fino al 1891, con emersione di lave nel 1863. Nella stessa zona è segnalata l’emersione di un’isola anche nel 1632. L’odierno banco è una struttura bifida con sommità a -11 e -12 m, che rappresenta probabili necks, a composizione petrografica alcalin-olivin-basaltica. Le strette relazioni strutturali e magmatologiche tra le lave di Graham e quelle delle isole di Linosa e Pantelleria indicherebbero il perdurare nel Canale di Sicilia, che costituisce il margine settentrionale della placca africana, di una distensione in atto con risalita di magmi subcrostali attraverso fratture a carattere regionale.