Il gruppo agronomico dell’UO Napoli-Portici valuterà mensilmente il contenuto in azoto totale del suolo e il suo relativo frazionamento (organico, nitrico e ammoniacale) a tre diversi livelli di profondità (0-30, 30-60, 60-90 cm). Inoltre, effettuerà una caratterizzazione del terreno ad inizio e fine progetto ed, infine, procederà alla valutazione del contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) sia della biomassa interrata, sia della coltura principale (bacche e parte vegetativa) a cadenza trisettimanale in coincidenza dei rilievi biometrici, nonché effettuerà alla raccolta una valutazione della resa e sue componenti e delle caratteristiche qualitative del prodotto. Il piano sperimentale prevedrà, quindi, il confronto tra : – 3 coltivazioni invernali secondarie: non inerbito, inerbimento con graminacea (orzo o loiessa), coltivato con brassicaea (cavolfiore); – 2 tipologie di interramento: non interrato (mulching), interramento con fresa. Si utilizzerà uno schema a parcella suddivisa con 3 ripetizioni, con la tipologia di interramento nella parcella principale. Schematicamente, i rilievi effettuati saranno: A) Terreno: – ogni mese per 12 mesi: umidità e contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3, N-NH4) a tre profondità (0-30, 30-60, 60-90 cm) – ad inizio e fine progetto: caratterizzazione del terreno con % di S.O. B) Coltivazioni invernali secondarie: a fine coltura (sfalcio o raccolta): contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) C) Pomodoro: – ogni 3 settimane: analisi di crescita, analisi fisiologiche e contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) su bacche e parte vegetativa – alla raccolta: resa e sue componenti, caratteristiche qualitative
Strumenti e strategie innovative per la progettazione di sistemi colturali per le Zone Vulnerabili da Nitrati italiane / Mori, Mauro. - (2007). (Intervento presentato al convegno Tecniche agronomiche innovative per la prevenzione dell'inquinamento da nitrati in una Zone Vulnerabili da Nitrati della Campania nel 2007).
Strumenti e strategie innovative per la progettazione di sistemi colturali per le Zone Vulnerabili da Nitrati italiane
MORI, MAURO
2007
Abstract
Il gruppo agronomico dell’UO Napoli-Portici valuterà mensilmente il contenuto in azoto totale del suolo e il suo relativo frazionamento (organico, nitrico e ammoniacale) a tre diversi livelli di profondità (0-30, 30-60, 60-90 cm). Inoltre, effettuerà una caratterizzazione del terreno ad inizio e fine progetto ed, infine, procederà alla valutazione del contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) sia della biomassa interrata, sia della coltura principale (bacche e parte vegetativa) a cadenza trisettimanale in coincidenza dei rilievi biometrici, nonché effettuerà alla raccolta una valutazione della resa e sue componenti e delle caratteristiche qualitative del prodotto. Il piano sperimentale prevedrà, quindi, il confronto tra : – 3 coltivazioni invernali secondarie: non inerbito, inerbimento con graminacea (orzo o loiessa), coltivato con brassicaea (cavolfiore); – 2 tipologie di interramento: non interrato (mulching), interramento con fresa. Si utilizzerà uno schema a parcella suddivisa con 3 ripetizioni, con la tipologia di interramento nella parcella principale. Schematicamente, i rilievi effettuati saranno: A) Terreno: – ogni mese per 12 mesi: umidità e contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3, N-NH4) a tre profondità (0-30, 30-60, 60-90 cm) – ad inizio e fine progetto: caratterizzazione del terreno con % di S.O. B) Coltivazioni invernali secondarie: a fine coltura (sfalcio o raccolta): contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) C) Pomodoro: – ogni 3 settimane: analisi di crescita, analisi fisiologiche e contenuto in N (N-Kijeldhal, N-NO3) su bacche e parte vegetativa – alla raccolta: resa e sue componenti, caratteristiche qualitativeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.