Gli oscillatori di Bernoulli sono entità di tipo classico sottomesse ad un forzamento che proviene dal vuoto quantistico. Tenuto conto del principio di indeterrninazione inteso "classicamente" come una superoscillazione parametrica locale, l’equazione del moto assume la forma di un teorema generalizzalo di Kapitza, nel quale alcune incognite possono determinarsi facendo l'ipotesi di doppia soluzione - ovvero che il teorema descriva i campi di velocità Euleriani sia di singola particella che di insieme microcanonico. I campi sono definiti, al variare dei punti di arresto, in tutto lo spazio disponibile alla funzione d’onda, e le corrispondenti densità di tipo classico possono sommarsi con semplici funzioni di distribuzione risultando nella appropriata densità quantistica.
Fisica degli “oscillatori di Bernoulli ” (II) / Mastrocinque, Giuseppe. - (2002). (Intervento presentato al convegno LXXXVIII Congresso Società Italiana di Fisica Sez. VI - ALGHERO 2002 tenutosi a ALGHERO nel Ottobre 2002).
Fisica degli “oscillatori di Bernoulli ” (II)
MASTROCINQUE, GIUSEPPE
2002
Abstract
Gli oscillatori di Bernoulli sono entità di tipo classico sottomesse ad un forzamento che proviene dal vuoto quantistico. Tenuto conto del principio di indeterrninazione inteso "classicamente" come una superoscillazione parametrica locale, l’equazione del moto assume la forma di un teorema generalizzalo di Kapitza, nel quale alcune incognite possono determinarsi facendo l'ipotesi di doppia soluzione - ovvero che il teorema descriva i campi di velocità Euleriani sia di singola particella che di insieme microcanonico. I campi sono definiti, al variare dei punti di arresto, in tutto lo spazio disponibile alla funzione d’onda, e le corrispondenti densità di tipo classico possono sommarsi con semplici funzioni di distribuzione risultando nella appropriata densità quantistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.