L’obiettivo del lavoro è analizzare la coerenza tematica e la coesione discorsiva di 80 testi narrativi in italiano lingua materna, prodotti da adulti e bambini italofoni di 4, 7 e 10 anni (20 soggetti per gruppo). Nella fattispecie, si confronteranno le diverse modalità in cui adulti e bambini riproducono, a seconda della diversa fascia di età, lo stimolo narrativo proposto, la cui peculiarità è di implicare un flusso di informazioni non prototipico, ovvero restrizioni referenziali diversificate: contrasti di entità e polarità, mantenimento dello stesso predicato, slittamenti temporali ecc.. Il supporto impiegato corrisponde al cortometraggio The Finite Story, di Dimroth (2006) (cfr. § 1), ed è già stato testato in diverse lingue, sia romanze che germaniche (cfr. Dimroth et al., 2010; Giuliano, 2010), ma esclusivamente su soggetti adulti. Avendo tali studi soffermato l’attenzione sulla maniera in cui i soggetti coinvolti stabilivano i legami anaforici nelle varie configurazioni informative proposte dal cortometraggio, la nostra analisi ricalcherà tale obiettivo, proponendolo nella prospettiva di un confronto tra adulti e bambini di madrelingua italiana. In tal modo, si potrà identificare la distanza vs vicinanza del bambino italofono, nelle tre fasce di età considerate, dalle/alle produzioni adulte, valutando la capacità, potenzialmente crescente, del bambino di impiegare strumenti di coesione anaforica sempre più specifici rispetto alle caratteristiche tipologiche della lingua italiana. Le produzioni adulte studiate dagli autori di cui sopra hanno, infatti, dimostrato le peculiarità più o meno forti con cui parlanti adulti di lingue tipologicamente diverse (italiano, francese, tedesco, inglese, olandese) selezionano i domini semantici e gli strumenti linguistici con cui marcare la coesione testuale nell’ambito del testo narrativo in oggetto. E’ possibile ipotizzare che queste stesse peculiarità possano essere state solo relativamente apprese da soggetti molto giovani, il cui sviluppo cognitivo oltre che linguistico è ancora in progress.

Continuità referenziali e contrasti nel testo narrativo: bambini e adulti italofoni a confronto / Giuliano, Patrizia. - STAMPA. - (2012), pp. 207-228. (Intervento presentato al convegno Competenze e formazione linguistiche. In memoria di Monica Berretta tenutosi a Università degli Studi di Bergamo nel 9-11 giugno 2011).

Continuità referenziali e contrasti nel testo narrativo: bambini e adulti italofoni a confronto

GIULIANO, PATRIZIA
2012

Abstract

L’obiettivo del lavoro è analizzare la coerenza tematica e la coesione discorsiva di 80 testi narrativi in italiano lingua materna, prodotti da adulti e bambini italofoni di 4, 7 e 10 anni (20 soggetti per gruppo). Nella fattispecie, si confronteranno le diverse modalità in cui adulti e bambini riproducono, a seconda della diversa fascia di età, lo stimolo narrativo proposto, la cui peculiarità è di implicare un flusso di informazioni non prototipico, ovvero restrizioni referenziali diversificate: contrasti di entità e polarità, mantenimento dello stesso predicato, slittamenti temporali ecc.. Il supporto impiegato corrisponde al cortometraggio The Finite Story, di Dimroth (2006) (cfr. § 1), ed è già stato testato in diverse lingue, sia romanze che germaniche (cfr. Dimroth et al., 2010; Giuliano, 2010), ma esclusivamente su soggetti adulti. Avendo tali studi soffermato l’attenzione sulla maniera in cui i soggetti coinvolti stabilivano i legami anaforici nelle varie configurazioni informative proposte dal cortometraggio, la nostra analisi ricalcherà tale obiettivo, proponendolo nella prospettiva di un confronto tra adulti e bambini di madrelingua italiana. In tal modo, si potrà identificare la distanza vs vicinanza del bambino italofono, nelle tre fasce di età considerate, dalle/alle produzioni adulte, valutando la capacità, potenzialmente crescente, del bambino di impiegare strumenti di coesione anaforica sempre più specifici rispetto alle caratteristiche tipologiche della lingua italiana. Le produzioni adulte studiate dagli autori di cui sopra hanno, infatti, dimostrato le peculiarità più o meno forti con cui parlanti adulti di lingue tipologicamente diverse (italiano, francese, tedesco, inglese, olandese) selezionano i domini semantici e gli strumenti linguistici con cui marcare la coesione testuale nell’ambito del testo narrativo in oggetto. E’ possibile ipotizzare che queste stesse peculiarità possano essere state solo relativamente apprese da soggetti molto giovani, il cui sviluppo cognitivo oltre che linguistico è ancora in progress.
2012
9788855704533
Continuità referenziali e contrasti nel testo narrativo: bambini e adulti italofoni a confronto / Giuliano, Patrizia. - STAMPA. - (2012), pp. 207-228. (Intervento presentato al convegno Competenze e formazione linguistiche. In memoria di Monica Berretta tenutosi a Università degli Studi di Bergamo nel 9-11 giugno 2011).
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