L’industria della pasta dell’Unione Europea ha acquisito nel tempo, nella filiera del grano duro, un ruolo sempre più preciso. Nel corso degli anni la produzione, i consumi interni e le esportazioni hanno fatto registrare una crescita costante, contribuendo non solo a sostenere la dinamica della filiera, ma stimolandone anche lo sviluppo in termini sia qualitativi che quantitativi. L’Italia è considerata la patria della pasta, essendone da sempre il principale produttore, soprattutto di quella di semola di grano duro. Il mercato è però abbastanza frammentato, con un’azienda leader che copre oltre un terzo delle vendite in volume e diversi altri produttori nazionali, tutti al di sotto del 6%. Tra questi rientrano anche i pastifici artigianali che, oltre ad essere presenti commercialmente nelle aree locali di appartenenza, si inseriscono sui mercati internazionali sfruttando il traino dell’italianità ed artigianalità del loro prodotto. L’ampliamento dello scenario competitivo internazionale ha reso necessaria l’elaborazione di nuove regole per la produzione di paste anche di grano tenero, meno costose, da affiancare alla produzione di qualità. Questo permetterà ai produttori italiani di poter offrire al consumatore estero più prodotti con diversi rapporti tra qualità e prezzo, e recuperare competitività dal punto di vista dei costi, nei confronti dei produttori stranieri.

Gli antichi pastai campani tra tradizione e globalizzazione dei mercati / DE CLEMENTE, ISABELLA MARIA. - STAMPA. - 3:(2003), pp. 227-232.

Gli antichi pastai campani tra tradizione e globalizzazione dei mercati

DE CLEMENTE, ISABELLA MARIA
2003

Abstract

L’industria della pasta dell’Unione Europea ha acquisito nel tempo, nella filiera del grano duro, un ruolo sempre più preciso. Nel corso degli anni la produzione, i consumi interni e le esportazioni hanno fatto registrare una crescita costante, contribuendo non solo a sostenere la dinamica della filiera, ma stimolandone anche lo sviluppo in termini sia qualitativi che quantitativi. L’Italia è considerata la patria della pasta, essendone da sempre il principale produttore, soprattutto di quella di semola di grano duro. Il mercato è però abbastanza frammentato, con un’azienda leader che copre oltre un terzo delle vendite in volume e diversi altri produttori nazionali, tutti al di sotto del 6%. Tra questi rientrano anche i pastifici artigianali che, oltre ad essere presenti commercialmente nelle aree locali di appartenenza, si inseriscono sui mercati internazionali sfruttando il traino dell’italianità ed artigianalità del loro prodotto. L’ampliamento dello scenario competitivo internazionale ha reso necessaria l’elaborazione di nuove regole per la produzione di paste anche di grano tenero, meno costose, da affiancare alla produzione di qualità. Questo permetterà ai produttori italiani di poter offrire al consumatore estero più prodotti con diversi rapporti tra qualità e prezzo, e recuperare competitività dal punto di vista dei costi, nei confronti dei produttori stranieri.
2003
Gli antichi pastai campani tra tradizione e globalizzazione dei mercati / DE CLEMENTE, ISABELLA MARIA. - STAMPA. - 3:(2003), pp. 227-232.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/466513
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