Con l'elaborazione di un Protocollo di valutazione energetico-ambientale, l'Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (Itaca) ha evidenziato la necessità di formulare regole condivise tra le regioni italiane con le quali definire gli indicatori ed i requisiti utili alla predisposizione di progetti con caratteristiche di bioedilizia. L'analisi del Protocollo ITACA, nelle versioni nazionali del 2009 e 2011 e nella versione sintetica recepita dalla Regione Campania evidenzia limiti ed opportunità rispetto alle finalità del Protocollo stesso. Uno dei punti di forza è l'aver raggruppato i criteri e i requisiti in aree di valutazione, corrispondenti al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. La temporalità hic et nunc della valutazione prevista dal Protocollo è uno dei limiti di questo strumento, in quanto la sostenibilità di un intervento edilizio dovrebbe essere valutata durante l'intero ciclo di vita dell'edificio. Rispetto all'aspetto temporale del processo edilizio, il Protocollo Itaca ne fa espressamente riferimento attraverso la definizione della categoria "mantenimento nel tempo delle prestazioni in fase operativa", considerando tale mantenimento un "servizio" da offrire agli utenti. Seppur condividendo e auspicando la concezione della manutenzione come "servizio", soprattutto nel caso di edifici pubblici, si considera quest'ultimo uno dei tanti aspetti e ruoli della manutenzione, intesa altresì come "programma" e "strategia", per mantenere e migliorare le prestazioni dell'edificio, col minimo dispendio di risorse e tempi.

La questione della manutenzione nel Protocollo Itaca: limiti e opportunità / Pinto, MARIA RITA; Parenti, A.. - (2012), pp. 266-273.

La questione della manutenzione nel Protocollo Itaca: limiti e opportunità

PINTO, MARIA RITA;
2012

Abstract

Con l'elaborazione di un Protocollo di valutazione energetico-ambientale, l'Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (Itaca) ha evidenziato la necessità di formulare regole condivise tra le regioni italiane con le quali definire gli indicatori ed i requisiti utili alla predisposizione di progetti con caratteristiche di bioedilizia. L'analisi del Protocollo ITACA, nelle versioni nazionali del 2009 e 2011 e nella versione sintetica recepita dalla Regione Campania evidenzia limiti ed opportunità rispetto alle finalità del Protocollo stesso. Uno dei punti di forza è l'aver raggruppato i criteri e i requisiti in aree di valutazione, corrispondenti al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. La temporalità hic et nunc della valutazione prevista dal Protocollo è uno dei limiti di questo strumento, in quanto la sostenibilità di un intervento edilizio dovrebbe essere valutata durante l'intero ciclo di vita dell'edificio. Rispetto all'aspetto temporale del processo edilizio, il Protocollo Itaca ne fa espressamente riferimento attraverso la definizione della categoria "mantenimento nel tempo delle prestazioni in fase operativa", considerando tale mantenimento un "servizio" da offrire agli utenti. Seppur condividendo e auspicando la concezione della manutenzione come "servizio", soprattutto nel caso di edifici pubblici, si considera quest'ultimo uno dei tanti aspetti e ruoli della manutenzione, intesa altresì come "programma" e "strategia", per mantenere e migliorare le prestazioni dell'edificio, col minimo dispendio di risorse e tempi.
2012
9788860556912
La questione della manutenzione nel Protocollo Itaca: limiti e opportunità / Pinto, MARIA RITA; Parenti, A.. - (2012), pp. 266-273.
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