Il contributo illustra lo scenario di cambiamento che interessa da circa un decennio la cultura e la prassi della manutenzione ridefinendo funzioni, competenze e strumenti. Al paradigma della manutenzione come riparazione va sostituendosi una visione culturale che interpreta la manutenzione come attività programmatoria, esercitata ai fini preventivi e correttivi, basata su una capacità revisionale e organizzativa In questo quadro, la manutenzione programmata ribalta l'approccio tradizionale dell'intervento eseguito a danno avvenuto, ossia ex-post, a favore di una logica di prevenzione e cura ex-ante. Si consegue attraverso una serie di azioni ed un costante monitoraggio in grado di favorire diagnosi precoci ed interventi tempestivi a fronte dei fattori di rischio. L'obiettivo della sostenibilità coinvolge, oggi, anche il settore della manutenzione, dove le azioni sono mirate a mantenere costante nel tempo il valore del capitale ambientale, urbano ed edilizio disponibile. In questo caso, progettare interventi sostenibili significa fornire soluzioni differenti a seconda delle molteplici variabili che caratterizzano la specificità dell'edificio in relazione all'età, al valore culturale, al grado di conservazione, alla tipologia, alle caratteristiche strutturali, alla distribuzione interna, al modo di utilizzo ed alle attività svolte. Le attività di manutenzione provocano una riduzione dei guasti, e quindi dei tempi improduttivi (intesi di non utilizzo o mal funzionamento), una diminuzione di incidenti, dovuti alle disfunzioni nel funzionamento, ed una riduzione dei costi di manutenzione futura. La conservazione di un bene crea, quindi, una sorta di processo di produzione circolare ad alto livello di sostenibilità.

La cultura della manutenzione programmata nel settore delle costruzioni / Pinto, MARIA RITA. - (2012), pp. 33-46.

La cultura della manutenzione programmata nel settore delle costruzioni

PINTO, MARIA RITA
2012

Abstract

Il contributo illustra lo scenario di cambiamento che interessa da circa un decennio la cultura e la prassi della manutenzione ridefinendo funzioni, competenze e strumenti. Al paradigma della manutenzione come riparazione va sostituendosi una visione culturale che interpreta la manutenzione come attività programmatoria, esercitata ai fini preventivi e correttivi, basata su una capacità revisionale e organizzativa In questo quadro, la manutenzione programmata ribalta l'approccio tradizionale dell'intervento eseguito a danno avvenuto, ossia ex-post, a favore di una logica di prevenzione e cura ex-ante. Si consegue attraverso una serie di azioni ed un costante monitoraggio in grado di favorire diagnosi precoci ed interventi tempestivi a fronte dei fattori di rischio. L'obiettivo della sostenibilità coinvolge, oggi, anche il settore della manutenzione, dove le azioni sono mirate a mantenere costante nel tempo il valore del capitale ambientale, urbano ed edilizio disponibile. In questo caso, progettare interventi sostenibili significa fornire soluzioni differenti a seconda delle molteplici variabili che caratterizzano la specificità dell'edificio in relazione all'età, al valore culturale, al grado di conservazione, alla tipologia, alle caratteristiche strutturali, alla distribuzione interna, al modo di utilizzo ed alle attività svolte. Le attività di manutenzione provocano una riduzione dei guasti, e quindi dei tempi improduttivi (intesi di non utilizzo o mal funzionamento), una diminuzione di incidenti, dovuti alle disfunzioni nel funzionamento, ed una riduzione dei costi di manutenzione futura. La conservazione di un bene crea, quindi, una sorta di processo di produzione circolare ad alto livello di sostenibilità.
2012
9788860556912
La cultura della manutenzione programmata nel settore delle costruzioni / Pinto, MARIA RITA. - (2012), pp. 33-46.
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