Questo contributo è il risultato di alcune osservazioni compiute nell’ambito di un intervento attuato con alcuni allievi della penultima classe di un Liceo “middle-class” della città di Napoli, utilizzando lo psicodramma ad orientamento psicoanalitico per indagare le rappresentazioni del Sé e dell’identità in adolescenza. La letteratura sottolinea la possibilità di avvalersi di questa tecnica nel trattamento con gli adolescenti (Kestemberg, Diatkine, Lebovici; Anzieu) ed interessanti sono gli sviluppi che riguardano oltre il versante psicoterapeutico , l’applicazione dello psicodramma ad altri contesti come ad esempio la scuola . La nostra proposta è quella di utilizzare lo psicodramma (linguaggio di rappresentazione) come strumento di ricerca nell’esplorazione di “rappresentazioni interne”(Sandler) quali ad esempio il vissuto corporeo. L’intervento, in particolare, si colloca in una più ampia linea di ricerca che indaga l’identità di genere e le differenziazioni tra maschile e femminile nel corso dello sviluppo (Nunziante Cesaro). Riportiamo la prima parte di una ricerca in corso che si pone tra l’altro l’obiettivo di un confronto tra differenti gruppi divisi per genere sessuale. Il seguente preliminary report fa riferimento ad un gruppo femminile, di otto partecipanti di età compresa tra i 16-18 anni .Gli incontri, svolti all’interno dell’Università, sono stati previo consenso video-registrati. Un primo elemento emerso è stato la difficoltà di proporre una rappresentazione del vissuto corporeo anche quando con alcuni esercizi se ne sollecitava l’esplorazione in maniera diretta . In molti casi le ragazze si descrivevano con una dispercezione compensatoria ,(le più alte dichiaravano ad esempio che avrebbero desiderato aumentare la propria statura). Ancora più insostenibile è stata la rappresentazione di un corpo sessuato coerentemente con il modello del “breack down evolutivo” dei Laufer . Molti temi proposti hanno riguardato relazioni tra sorelle e tra amiche, nelle quali non sempre si poteva riporre fiducia . Si sono definiti vissuti di inadeguatezza tradotti in termini di invidia e rivalità “tra pari”, nei quali convergevano soprattutto sentimenti riguardanti un proprio fallimento narcisistico. Le tematiche relazionali sono state comunque in tutti gli psicodrammi preponderanti. Si è evidenziata la possibilità di pensare allo psicodramma come ad una sorta di “spazio transizionale”(Winnicott) di esperienza. Come nel gioco, così nel “gioco psicodrammatico” mondo interno e realtà esterna interagiscono senza contraddizioni. Così , in adolescenza, l’uso di queste tecniche consente di catalizzare le risorse personali, e di allargare la “manipolazione del reale” in uno spazio protetto.

Lo psicodramma con gli adolescenti:descrizione di un'esperienza / Margherita, Giorgia. - (1998). (Intervento presentato al convegno 2me Congrès Européen De Psychopathologie de l'enfant et de L'adolescent. Aepea tenutosi a Siviglia nel 15-17-10-1998).

Lo psicodramma con gli adolescenti:descrizione di un'esperienza

MARGHERITA, GIORGIA
1998

Abstract

Questo contributo è il risultato di alcune osservazioni compiute nell’ambito di un intervento attuato con alcuni allievi della penultima classe di un Liceo “middle-class” della città di Napoli, utilizzando lo psicodramma ad orientamento psicoanalitico per indagare le rappresentazioni del Sé e dell’identità in adolescenza. La letteratura sottolinea la possibilità di avvalersi di questa tecnica nel trattamento con gli adolescenti (Kestemberg, Diatkine, Lebovici; Anzieu) ed interessanti sono gli sviluppi che riguardano oltre il versante psicoterapeutico , l’applicazione dello psicodramma ad altri contesti come ad esempio la scuola . La nostra proposta è quella di utilizzare lo psicodramma (linguaggio di rappresentazione) come strumento di ricerca nell’esplorazione di “rappresentazioni interne”(Sandler) quali ad esempio il vissuto corporeo. L’intervento, in particolare, si colloca in una più ampia linea di ricerca che indaga l’identità di genere e le differenziazioni tra maschile e femminile nel corso dello sviluppo (Nunziante Cesaro). Riportiamo la prima parte di una ricerca in corso che si pone tra l’altro l’obiettivo di un confronto tra differenti gruppi divisi per genere sessuale. Il seguente preliminary report fa riferimento ad un gruppo femminile, di otto partecipanti di età compresa tra i 16-18 anni .Gli incontri, svolti all’interno dell’Università, sono stati previo consenso video-registrati. Un primo elemento emerso è stato la difficoltà di proporre una rappresentazione del vissuto corporeo anche quando con alcuni esercizi se ne sollecitava l’esplorazione in maniera diretta . In molti casi le ragazze si descrivevano con una dispercezione compensatoria ,(le più alte dichiaravano ad esempio che avrebbero desiderato aumentare la propria statura). Ancora più insostenibile è stata la rappresentazione di un corpo sessuato coerentemente con il modello del “breack down evolutivo” dei Laufer . Molti temi proposti hanno riguardato relazioni tra sorelle e tra amiche, nelle quali non sempre si poteva riporre fiducia . Si sono definiti vissuti di inadeguatezza tradotti in termini di invidia e rivalità “tra pari”, nei quali convergevano soprattutto sentimenti riguardanti un proprio fallimento narcisistico. Le tematiche relazionali sono state comunque in tutti gli psicodrammi preponderanti. Si è evidenziata la possibilità di pensare allo psicodramma come ad una sorta di “spazio transizionale”(Winnicott) di esperienza. Come nel gioco, così nel “gioco psicodrammatico” mondo interno e realtà esterna interagiscono senza contraddizioni. Così , in adolescenza, l’uso di queste tecniche consente di catalizzare le risorse personali, e di allargare la “manipolazione del reale” in uno spazio protetto.
1998
Lo psicodramma con gli adolescenti:descrizione di un'esperienza / Margherita, Giorgia. - (1998). (Intervento presentato al convegno 2me Congrès Européen De Psychopathologie de l'enfant et de L'adolescent. Aepea tenutosi a Siviglia nel 15-17-10-1998).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/453227
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