La ricerca applicata in campo edilizio si configura oggi come una delle strade da percorrere al fine di far crescere le conoscenze e le competenze nel settore delle costruzioni - fra i più importanti sul piano della produzione del PIL nazionale e regionale - che, a fronte della recente crisi economica, ha subito drastiche contrazioni in termini di produttività e di investimenti. Le opportunità di rilancio del settore possono nascere a partire da una riconsiderazione degli scenari di sviluppo economico in cui sia possibile trasformare alcuni assetti ritenuti consolidati che, secondo numerosi studiosi, non sono più in grado di fornire un adeguato sostegno a fronte dei rapidi cambiamenti in atto. L’obiettivo della ricerca promossa dall’Unità di Ricerca del DPUU, Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica - all’interno della quale si è collocato il contributo del DETEC, Dipartimento di Energetica, Termofluidodinamica Applicata e Condizionamenti Ambientali, per quanto attiene le tematiche del fabbisogno energetico degli edifici in riferimento alle zone climatiche della Campania - è quello di definire indirizzi per le azioni di retrofit tecnologico ed energetico degli edifici esistenti. La finalità è quella di orientare gli attori del processo edilizio (progettisti, industrie, imprese di costruzione, rivenditori, installatori, quadri tecnici delle P.A., utenti) verso azioni sostenibili, capaci di qualificare gli interventi in termini di applicazione di competenze attuabili alla scala locale e capaci di introdurre modalità di controllo dell’impatto dei processi, di governare la partecipazione e la condivisione delle scelte valorizzando le risorse regionali. Il settore edile in Campania, infatti, è ancora caratterizzato da una scarsa qualificazione sia in termini di tecnologie che di procedure di sicurezza, e questo riduce le capacità da parte delle imprese di aprirsi ai nuovi sbocchi che il mercato richiede. Una innovativa politica industriale per il settore delle costruzioni dovrà, pertanto, promuovere un insieme di azioni tese a favorire una maggiore selezione delle imprese sulla base della loro qualità, inducendo efficienza e imprenditorialità anche nelle controparti, a partire dalla Pubblica amministrazione, al fine di promuovere un insieme di azioni volte a sostenere e qualificare il settore.
Green Economy e riqualificazione sostenibile. Scenari di crisi e nuovi driver per il settore delle costruzioni / Losasso, MARIO ROSARIO. - (2012), pp. 13-17.
Green Economy e riqualificazione sostenibile. Scenari di crisi e nuovi driver per il settore delle costruzioni
LOSASSO, MARIO ROSARIO
2012
Abstract
La ricerca applicata in campo edilizio si configura oggi come una delle strade da percorrere al fine di far crescere le conoscenze e le competenze nel settore delle costruzioni - fra i più importanti sul piano della produzione del PIL nazionale e regionale - che, a fronte della recente crisi economica, ha subito drastiche contrazioni in termini di produttività e di investimenti. Le opportunità di rilancio del settore possono nascere a partire da una riconsiderazione degli scenari di sviluppo economico in cui sia possibile trasformare alcuni assetti ritenuti consolidati che, secondo numerosi studiosi, non sono più in grado di fornire un adeguato sostegno a fronte dei rapidi cambiamenti in atto. L’obiettivo della ricerca promossa dall’Unità di Ricerca del DPUU, Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica - all’interno della quale si è collocato il contributo del DETEC, Dipartimento di Energetica, Termofluidodinamica Applicata e Condizionamenti Ambientali, per quanto attiene le tematiche del fabbisogno energetico degli edifici in riferimento alle zone climatiche della Campania - è quello di definire indirizzi per le azioni di retrofit tecnologico ed energetico degli edifici esistenti. La finalità è quella di orientare gli attori del processo edilizio (progettisti, industrie, imprese di costruzione, rivenditori, installatori, quadri tecnici delle P.A., utenti) verso azioni sostenibili, capaci di qualificare gli interventi in termini di applicazione di competenze attuabili alla scala locale e capaci di introdurre modalità di controllo dell’impatto dei processi, di governare la partecipazione e la condivisione delle scelte valorizzando le risorse regionali. Il settore edile in Campania, infatti, è ancora caratterizzato da una scarsa qualificazione sia in termini di tecnologie che di procedure di sicurezza, e questo riduce le capacità da parte delle imprese di aprirsi ai nuovi sbocchi che il mercato richiede. Una innovativa politica industriale per il settore delle costruzioni dovrà, pertanto, promuovere un insieme di azioni tese a favorire una maggiore selezione delle imprese sulla base della loro qualità, inducendo efficienza e imprenditorialità anche nelle controparti, a partire dalla Pubblica amministrazione, al fine di promuovere un insieme di azioni volte a sostenere e qualificare il settore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


