Cosa significa oggi parlare di opzione urbana nel progetto di architettura: questo il tema del testo. Il testo parte da una anlaisi delle tavole di Urbino, Berlino e Baltimora - “tavole della Città Ideale” - per sostenere che le architetture in esse rappresentate appartengono ad uno stile classico, inteso come quello nel quale ci sono regole, metrica e misure oggettivamente riconosciute, intelligibili e condivise capaci di generare una immagine di città irreale quanto plausibile. Ci si chiede allora se costruire oggi una ‘città plausibile’ sarebbe possibile ancora componendo le architetture che affollano le riviste e si vanno costruendo nelle nostre città. La risposta è negativa a meno che non si torni a lavorare su un' architettura che non è scultura, non è come le altre arti, meno che mai come la pubblicità produttrice di immagini. L’architettura - lo ha detto bene Gregory Lukacs - è un arte creatrice di un mondo reale e adeguato, costruito per la vita dell’uomo come membro di una collettività sociale. E il ‘luogo’ per eccellenza della vita dell’uomo è la città. Ecco allora che parlare di architettura non può prescindere dal parlare di città: la città che diventa al tempo stesso il luogo destinato ad accogliere i progetti di architettura e il luogo dal quale i progetti di architettura devono nascere, non solo relazionandosi al contesto fisico ma anche traendo dalla Città - intesa come trattato di architettura e manuale delle soluzioni progettuali disponibili - i materiali per un progetto che non ambisce all’invenzione ma ‘si accontenta’ di citare, tradurre, re-interpretare - al limite copiare - quelle soluzioni che la storia della città ha dimostrato essere adeguate ai temi della vita dell’uomo e che conservano un sostanziale carattere di permanenza.

Architettura e città / Visconti, Federica. - STAMPA. - (2009), pp. 27-29.

Architettura e città

VISCONTI, FEDERICA
2009

Abstract

Cosa significa oggi parlare di opzione urbana nel progetto di architettura: questo il tema del testo. Il testo parte da una anlaisi delle tavole di Urbino, Berlino e Baltimora - “tavole della Città Ideale” - per sostenere che le architetture in esse rappresentate appartengono ad uno stile classico, inteso come quello nel quale ci sono regole, metrica e misure oggettivamente riconosciute, intelligibili e condivise capaci di generare una immagine di città irreale quanto plausibile. Ci si chiede allora se costruire oggi una ‘città plausibile’ sarebbe possibile ancora componendo le architetture che affollano le riviste e si vanno costruendo nelle nostre città. La risposta è negativa a meno che non si torni a lavorare su un' architettura che non è scultura, non è come le altre arti, meno che mai come la pubblicità produttrice di immagini. L’architettura - lo ha detto bene Gregory Lukacs - è un arte creatrice di un mondo reale e adeguato, costruito per la vita dell’uomo come membro di una collettività sociale. E il ‘luogo’ per eccellenza della vita dell’uomo è la città. Ecco allora che parlare di architettura non può prescindere dal parlare di città: la città che diventa al tempo stesso il luogo destinato ad accogliere i progetti di architettura e il luogo dal quale i progetti di architettura devono nascere, non solo relazionandosi al contesto fisico ma anche traendo dalla Città - intesa come trattato di architettura e manuale delle soluzioni progettuali disponibili - i materiali per un progetto che non ambisce all’invenzione ma ‘si accontenta’ di citare, tradurre, re-interpretare - al limite copiare - quelle soluzioni che la storia della città ha dimostrato essere adeguate ai temi della vita dell’uomo e che conservano un sostanziale carattere di permanenza.
2009
8861309399
Architettura e città / Visconti, Federica. - STAMPA. - (2009), pp. 27-29.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/438212
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact