Oggetto del contributo è l’individuazione di obiettivi formativi correttamente inseriti e armonizzati con le altre discipline dei percorsi di studi afferenti alle Facoltà di Scienze Politiche. Finalità generale di qualsiasi mediazione linguistica in un contesto formativo adulto è lo sviluppo di una competenza sia linguistica e metalinguistica che comunicativa, intendendo la prima come l’abilità di controllare le strutture della lingua target ragionando criticamente su di essa e la seconda come la capacità di usare la lingua appresa in diversi contesti comunicativi. Una mediazione di questo tipo viene resa possibile dal ricorso ad approcci cognitivi/deduttivi che derivano dai modelli cognitivisti e dalla linguistica pragmatica, soprattutto in riferimento agli strumenti offerti dall’analisi del discorso. I percorsi formativi universitari mediano competrenze utili ad una futura immissione nel mondo del lavoro: anche i corsi di lingua dovrebbero attenersi a questo obiettivo e porsi conseguentemente come finalità formativa la mediazione di linguaggi specialistici, cioè di quelle competenze linguistiche teoriche e pratiche che permettano di interagire in forma scritta ed orale in modo corretto ed appropriato in ben precise situazioni operative. Il focus formativo dei percorsi di studio afferenti alle facoltà di Scienze Politiche è una formazione interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e storico , si rivela, quindi opportuno focalizzare la mediazione linguistica sulla recezione e produzione di testi scritti e orali attingendo come tipologia ed argomenti affrontati a quelli maggiormente peculiari del corso di laurea e più consoni al livello di preconoscenze linguistiche in ingresso. Si realizza in questo modo una interrelazione fra l'apprendimento linguistico e le competenze specificamente curriculari degli apprendenti, che facilita l'apprendimento e promuove anche l'acquisizione di competenze specifiche interculturali. Si stabilisce in tal modo una stretta interrelazione fra materie che sembrerebbero ad una analisi superficiale essere distanti fra loro, favorendo realmente una formazione multidisciplinare. Sarebbe auspicabile una più stretta collaborazione con i docenti delle altre discipline dalla quale potrebbe nascere, per quanto riguarda soprattutto il percorso di laurea magistrale, un corso CLIL (Content and Language Integrated Learning) nel quale si potrebbero affrontare particolari contenuti disciplinari grazie ad un approccio testuale in lingua straniera implementando in tal modo una competenza (pluri)linguistica di tipo specialistico.

Lingue e linguaggi nei percorsi di studio di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali / Bandini, Amelia. - STAMPA. - (2011), pp. 289-294.

Lingue e linguaggi nei percorsi di studio di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali

BANDINI, AMELIA
2011

Abstract

Oggetto del contributo è l’individuazione di obiettivi formativi correttamente inseriti e armonizzati con le altre discipline dei percorsi di studi afferenti alle Facoltà di Scienze Politiche. Finalità generale di qualsiasi mediazione linguistica in un contesto formativo adulto è lo sviluppo di una competenza sia linguistica e metalinguistica che comunicativa, intendendo la prima come l’abilità di controllare le strutture della lingua target ragionando criticamente su di essa e la seconda come la capacità di usare la lingua appresa in diversi contesti comunicativi. Una mediazione di questo tipo viene resa possibile dal ricorso ad approcci cognitivi/deduttivi che derivano dai modelli cognitivisti e dalla linguistica pragmatica, soprattutto in riferimento agli strumenti offerti dall’analisi del discorso. I percorsi formativi universitari mediano competrenze utili ad una futura immissione nel mondo del lavoro: anche i corsi di lingua dovrebbero attenersi a questo obiettivo e porsi conseguentemente come finalità formativa la mediazione di linguaggi specialistici, cioè di quelle competenze linguistiche teoriche e pratiche che permettano di interagire in forma scritta ed orale in modo corretto ed appropriato in ben precise situazioni operative. Il focus formativo dei percorsi di studio afferenti alle facoltà di Scienze Politiche è una formazione interdisciplinare nei settori giuridico, economico, politologico, sociale e storico , si rivela, quindi opportuno focalizzare la mediazione linguistica sulla recezione e produzione di testi scritti e orali attingendo come tipologia ed argomenti affrontati a quelli maggiormente peculiari del corso di laurea e più consoni al livello di preconoscenze linguistiche in ingresso. Si realizza in questo modo una interrelazione fra l'apprendimento linguistico e le competenze specificamente curriculari degli apprendenti, che facilita l'apprendimento e promuove anche l'acquisizione di competenze specifiche interculturali. Si stabilisce in tal modo una stretta interrelazione fra materie che sembrerebbero ad una analisi superficiale essere distanti fra loro, favorendo realmente una formazione multidisciplinare. Sarebbe auspicabile una più stretta collaborazione con i docenti delle altre discipline dalla quale potrebbe nascere, per quanto riguarda soprattutto il percorso di laurea magistrale, un corso CLIL (Content and Language Integrated Learning) nel quale si potrebbero affrontare particolari contenuti disciplinari grazie ad un approccio testuale in lingua straniera implementando in tal modo una competenza (pluri)linguistica di tipo specialistico.
2011
9788834826898
Lingue e linguaggi nei percorsi di studio di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali / Bandini, Amelia. - STAMPA. - (2011), pp. 289-294.
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