«Le visite del fuoco». Gli scritti sul Vesuvio

Gli scritti sul Vesuvio nel XVIII secolo documentano il progressivo accentuarsi di interessi naturalistici e scientifici, accompagnati da riflessioni sul territorio e sui suoi abitanti. Contemporaneamente le scoperte archeologiche, con l’esperienza del Grand Tour, risultano straordinarie casse di risonanza per determinare la fortuna internazionale dell’area vesuviana, costituendo un fenomeno di particolare rilievo nella storia dell’arte e dell’editoria settecentesche. Scienziati ed antiquari non potevano non esaltarsi per un paese, vero laboratorio di scienza naturale e museo inesauribile di testimonianze della vita quotidiana dell’antichità. Ma sul calare del secolo dei lumi i fenomeni geofisici, come eruzioni e terremoti, suggerivano anche riflessioni di natura filosofica, morale e politica che oggi documentano quanta parte abbia avuto a Napoli l’emarginazione degli intellettuali nella nascita del clima rivoluzionario.