La prospezione geoelettrica classica di tipo SEV si basa sul presupposto che il sottosuolo sia caratterizzato da una stratificazione piano-parallela, con strati lateralmente omogenei ed isotropi. Considerare strutture del sottosuolo solo piano-parallele costituisce però un vincolo alquanto limitativo: è infatti evidente che le strutture presenti nel sottosuolo sono spesso più complesse e ne consegue un’ambiguità di risposta. L’ambiguità in tal caso si riferisce al rilevamento di dati il cui diagramma di resistività simula curve riferibili a situazioni del sottosuolo a struttura piano-parallela in presenza di strutture più complesse; in altre parole, i valori di resistività apparente che si registrano in alcuni casi di strutture con variazioni laterali di resistività, faranno assumere alla curva risultante un aspetto non distinguibile da quello che si otterrebbe per una stratificazione regolare piano-parallela. L’entità degli errori commessi nell’interpretazione dati sarà dipendente dal grado di scostamento della reale struttura del sottosuolo dalla condizione di piano-parallelismo. In conclusione, il SEV, pur conservando una discreta validità di informazione anche in presenza di strutture complesse, consegue la massima efficacia solo in situazioni di stratigrafia piano-parallela. Tuttavia, anche per effetto di equivalenza e/o di soppressione, non é la tecnica più idonea ad evidenziare i dettagli del sottosuolo; ne metterà in risalto soltanto gli strati più importanti per spessore e/o per contrasto di resistività, inglobando gli altri in un’unica formazione. In ogni caso indagini basate su uno o pochi SEV, sono prive di significato. L’indagine va correttamente programmata secondo quanto suggerito in § 1.4.1, avendo cura di rilevare i dati in modo corretto e senza trascurarne l’obiettivo e, specialmente, tutte le possibili informazioni di carattere tecnico che possono reperirsi, effettuando, ove possibile, sondaggi di taratura in corrispondenza di perforazioni di stratigrafia certa. Da quanto detto, e da numerosi esempi noti in letteratura (vedi anche § 1.5.10, ed e.g., Mundry, 1984), appare evidente l’importanza di interpretare i dati relativi a situazioni reali in termini bidimensionali. Durante gli ultimi trent’anni sono messe a punto diverse tecniche di acquisizione bidimensionale dei dati di resistività apparente (§ 3.4.2) e sviluppati metodi di modellazione 2D del sottosuolo (§ 3.4.3). Attraverso tali metodi è possibile analizzare la risposta elettrica teorica di tipiche strutture non piano-parallele, quali faglie, strutture inclinate, corpi anomali e irregolarità topografiche (§ 3.4.4). L’interpretazione dei dati può essere in tal caso effettuata sia attraverso metodi diretti di tipo trial and error, nei quali il modello del sottosuolo viene dedotto dal confronto tra la pseudosezione ottenuta sperimentalmente e quella relativa a modelli sintetici, sia attraverso metodi di inversione bidimensionali (§ 3.4.5).

Tomografia Elettrica di Resistività / Paoletti, Valeria. - STAMPA. - (2012), pp. 247-266.

Tomografia Elettrica di Resistività

PAOLETTI, VALERIA
2012

Abstract

La prospezione geoelettrica classica di tipo SEV si basa sul presupposto che il sottosuolo sia caratterizzato da una stratificazione piano-parallela, con strati lateralmente omogenei ed isotropi. Considerare strutture del sottosuolo solo piano-parallele costituisce però un vincolo alquanto limitativo: è infatti evidente che le strutture presenti nel sottosuolo sono spesso più complesse e ne consegue un’ambiguità di risposta. L’ambiguità in tal caso si riferisce al rilevamento di dati il cui diagramma di resistività simula curve riferibili a situazioni del sottosuolo a struttura piano-parallela in presenza di strutture più complesse; in altre parole, i valori di resistività apparente che si registrano in alcuni casi di strutture con variazioni laterali di resistività, faranno assumere alla curva risultante un aspetto non distinguibile da quello che si otterrebbe per una stratificazione regolare piano-parallela. L’entità degli errori commessi nell’interpretazione dati sarà dipendente dal grado di scostamento della reale struttura del sottosuolo dalla condizione di piano-parallelismo. In conclusione, il SEV, pur conservando una discreta validità di informazione anche in presenza di strutture complesse, consegue la massima efficacia solo in situazioni di stratigrafia piano-parallela. Tuttavia, anche per effetto di equivalenza e/o di soppressione, non é la tecnica più idonea ad evidenziare i dettagli del sottosuolo; ne metterà in risalto soltanto gli strati più importanti per spessore e/o per contrasto di resistività, inglobando gli altri in un’unica formazione. In ogni caso indagini basate su uno o pochi SEV, sono prive di significato. L’indagine va correttamente programmata secondo quanto suggerito in § 1.4.1, avendo cura di rilevare i dati in modo corretto e senza trascurarne l’obiettivo e, specialmente, tutte le possibili informazioni di carattere tecnico che possono reperirsi, effettuando, ove possibile, sondaggi di taratura in corrispondenza di perforazioni di stratigrafia certa. Da quanto detto, e da numerosi esempi noti in letteratura (vedi anche § 1.5.10, ed e.g., Mundry, 1984), appare evidente l’importanza di interpretare i dati relativi a situazioni reali in termini bidimensionali. Durante gli ultimi trent’anni sono messe a punto diverse tecniche di acquisizione bidimensionale dei dati di resistività apparente (§ 3.4.2) e sviluppati metodi di modellazione 2D del sottosuolo (§ 3.4.3). Attraverso tali metodi è possibile analizzare la risposta elettrica teorica di tipiche strutture non piano-parallele, quali faglie, strutture inclinate, corpi anomali e irregolarità topografiche (§ 3.4.4). L’interpretazione dei dati può essere in tal caso effettuata sia attraverso metodi diretti di tipo trial and error, nei quali il modello del sottosuolo viene dedotto dal confronto tra la pseudosezione ottenuta sperimentalmente e quella relativa a modelli sintetici, sia attraverso metodi di inversione bidimensionali (§ 3.4.5).
2012
9788820756482
Tomografia Elettrica di Resistività / Paoletti, Valeria. - STAMPA. - (2012), pp. 247-266.
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