Il contributo indaga le possibilità offerte dalla modellazione tridimensionale del territorio e degli insediamenti in ambiente GIS per lo sviluppo e l’implementazione di scenari di eventi-impatti-danni connessi al verificarsi di eventi naturali ed al loro impatto sui sistemi urbani. L’implementazione di tali strumenti risulta rivestire un ruolo centrale per diverse ragioni: la possibilità di accadimento di fenomeni naturali fortemente dipendenti dalla morfologia del territorio e degli insediamenti, la necessità di controllare e prevedere, per quanto possibile, eventi simultanei e concatenati la cui variabilità spazio-temporale riveste un ruolo centrale non soltanto nella valutazione del rischio ma, soprattutto, nella definizione di strategie urbanistiche per la prevenzione, mitigazione e gestione ottimale dell’emergenza. Il contributo, a partire da un approfondimento iniziale delle tecniche di scenario e delle tecniche di modellazione tridimensionale in ambiente GIS, propone un caso di studio incentrato sul Comune di Siano, in provincia di Salerno, localizzato in un’area di fondovalle e soggetto a rilevanti eventi idrogeologici che innescano situazioni di crisi con fenomeni di colate di fango, analoghe a quelle verificatesi nel maggio del 1998. Inoltre, nel territorio comunale è localizzato, lungo l’unica via di accesso al centro edificato e ai piedi di un versante, un deposito di gas liquefatti classificato come impianto a rischio di incidente rilevante (art. 8 del D. Lgs. 334/99). In particolare, per il caso studio si è proceduto sia alla modellazione tridimensionale del territorio, con particolare attenzione alla morfologia dei displuvi, dei tagli dei versanti, ai muri di sostegno, alle strade lungo i versanti, che a quella dell’edificato. Tale modello ha costituito la base per l’implementazione dello scenario di evento concatenato innescato dalla colata di fango e impattante l’area in cui è localizzato l’impianto a rischio.
La modellazione di scenari in ambiente GIS a supporto della mitigazione in chiave urbanistica del rischio e della gestione dell’emergenza: un caso di studio / Galderisi, Adriana; Ceudech, Andrea. - (2009). (Intervento presentato al convegno Conferenza Nazionale di Informatica e Pianificazione Territoriale INPUT08 tenutosi a Lecco nel 4-6 marzo 2009).
La modellazione di scenari in ambiente GIS a supporto della mitigazione in chiave urbanistica del rischio e della gestione dell’emergenza: un caso di studio.
GALDERISI, ADRIANA;CEUDECH, ANDREA
2009
Abstract
Il contributo indaga le possibilità offerte dalla modellazione tridimensionale del territorio e degli insediamenti in ambiente GIS per lo sviluppo e l’implementazione di scenari di eventi-impatti-danni connessi al verificarsi di eventi naturali ed al loro impatto sui sistemi urbani. L’implementazione di tali strumenti risulta rivestire un ruolo centrale per diverse ragioni: la possibilità di accadimento di fenomeni naturali fortemente dipendenti dalla morfologia del territorio e degli insediamenti, la necessità di controllare e prevedere, per quanto possibile, eventi simultanei e concatenati la cui variabilità spazio-temporale riveste un ruolo centrale non soltanto nella valutazione del rischio ma, soprattutto, nella definizione di strategie urbanistiche per la prevenzione, mitigazione e gestione ottimale dell’emergenza. Il contributo, a partire da un approfondimento iniziale delle tecniche di scenario e delle tecniche di modellazione tridimensionale in ambiente GIS, propone un caso di studio incentrato sul Comune di Siano, in provincia di Salerno, localizzato in un’area di fondovalle e soggetto a rilevanti eventi idrogeologici che innescano situazioni di crisi con fenomeni di colate di fango, analoghe a quelle verificatesi nel maggio del 1998. Inoltre, nel territorio comunale è localizzato, lungo l’unica via di accesso al centro edificato e ai piedi di un versante, un deposito di gas liquefatti classificato come impianto a rischio di incidente rilevante (art. 8 del D. Lgs. 334/99). In particolare, per il caso studio si è proceduto sia alla modellazione tridimensionale del territorio, con particolare attenzione alla morfologia dei displuvi, dei tagli dei versanti, ai muri di sostegno, alle strade lungo i versanti, che a quella dell’edificato. Tale modello ha costituito la base per l’implementazione dello scenario di evento concatenato innescato dalla colata di fango e impattante l’area in cui è localizzato l’impianto a rischio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.