Prima mostra monografica dedicata a Carlo Verdecchia (1905-1984), pittore d'origine abruzzese fra i protagonisti del panorama culturale napoletano del secolo XX. Negli anni Trenta e Quaranta fu interprete, insieme con i maggiori artisti della scena napoletana, di quella particolare declinazione dell'orientamento generato dal gruppo "Novecento", che ebbe largo seguito a Napoli come in altre città italiane, assumendo, per molti versi, il carattere di vero e proprio linguaggio stilistico nazionale. In seguito al secondo conflitto mondiale, Verdecchia, nella ricerca di una personale espressione, giunge a una rilettura della natura attraverso una analisi introspettiva, tanto del paesaggio quanto del mondo contadino, che lo conduce a esiti altamente lirici e a una pittura complessa, non estranea da riferimenti provenienti dall'osservazione degli artisti d'oltralpe. Con la scoperta e la meditazione della pittura di Cézanne, Verdecchia dà inizio a una nuova osservazione del reale che lo porta a concepire veri e propri filoni di indagine, appuntando di preferenza la propria attenzione su figure familiari, come l'anziana governante che diviene musa ispiratrice di tante nuove rappresentazioni. Il linguaggio fortemente espressivo, mutuato dalla conoscenza della pittura tedesca e francese, è spesso affiancato all'uso di una materia cromatica grassa e pesante in composizioni mai scontate. Con opere del genere, l'artista prese parte alle maggiori esposizioni del tempo, dalle Sindacali, locali e nazionali, alle Quadriennali, fino alle Biennali di Venezia e alle altre esposizioni proposte nelle maggiori capitali all'estero. Questo saggio fa parte del catalogo della mostra "Carlo Verdecchia (1905-1984)", curato dalla scrivente insieme con la stessa esposizione, inaugurata al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti) il 24 luglio 2010. Riunendo una novantina di opere e altri contributi riferiti al pittore, il volume assume il valore di un'opera monografica.
"Da solo ho lavorato il mio campo". Natura solenne ed elegiaca nella pittura di Carlo Verdecchia / Valente, Isabella. - STAMPA. - (2010), pp. 10-25.
"Da solo ho lavorato il mio campo". Natura solenne ed elegiaca nella pittura di Carlo Verdecchia
VALENTE, ISABELLA
2010
Abstract
Prima mostra monografica dedicata a Carlo Verdecchia (1905-1984), pittore d'origine abruzzese fra i protagonisti del panorama culturale napoletano del secolo XX. Negli anni Trenta e Quaranta fu interprete, insieme con i maggiori artisti della scena napoletana, di quella particolare declinazione dell'orientamento generato dal gruppo "Novecento", che ebbe largo seguito a Napoli come in altre città italiane, assumendo, per molti versi, il carattere di vero e proprio linguaggio stilistico nazionale. In seguito al secondo conflitto mondiale, Verdecchia, nella ricerca di una personale espressione, giunge a una rilettura della natura attraverso una analisi introspettiva, tanto del paesaggio quanto del mondo contadino, che lo conduce a esiti altamente lirici e a una pittura complessa, non estranea da riferimenti provenienti dall'osservazione degli artisti d'oltralpe. Con la scoperta e la meditazione della pittura di Cézanne, Verdecchia dà inizio a una nuova osservazione del reale che lo porta a concepire veri e propri filoni di indagine, appuntando di preferenza la propria attenzione su figure familiari, come l'anziana governante che diviene musa ispiratrice di tante nuove rappresentazioni. Il linguaggio fortemente espressivo, mutuato dalla conoscenza della pittura tedesca e francese, è spesso affiancato all'uso di una materia cromatica grassa e pesante in composizioni mai scontate. Con opere del genere, l'artista prese parte alle maggiori esposizioni del tempo, dalle Sindacali, locali e nazionali, alle Quadriennali, fino alle Biennali di Venezia e alle altre esposizioni proposte nelle maggiori capitali all'estero. Questo saggio fa parte del catalogo della mostra "Carlo Verdecchia (1905-1984)", curato dalla scrivente insieme con la stessa esposizione, inaugurata al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti) il 24 luglio 2010. Riunendo una novantina di opere e altri contributi riferiti al pittore, il volume assume il valore di un'opera monografica.File | Dimensione | Formato | |
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