Il saggio – che costituisce l’esito di parte delle ricerche svolte nell’ambito del PRIN 2007 – affronta, sulla base di una consistente documentazione inedita, le vicende dei danni bellici e della ricostruzione in Puglia, approfondendo specificamente il caso di Bari. Inquadrata nel contesto storico più generale del Sud della penisola, la vicenda barese viene indagata a partire dalle incursioni aeree e dai relativi danni, finora poco noti, per approfondire alcuni casi di restauro, con l’obiettivo di individuare meglio la continuità con la prassi restaurativa degli anni ’30 e quella successiva degli anni ’50, cui si devono gli interventi più consistenti sul romanico pugliese. Soffermandosi su alcuni eventi più gravi e significativi, tra cui il bombardamento del 2 dicembre 1943 e lo scoppio della nave Henderson nell’aprile 1945, il saggio fornisce una prima e inedita quantificazione dei danni alla città vecchia e ai principali monumenti baresi, per poi analizzare le vicende dei restauri al castello Svevo, alla cattedrale e alla basilica di San Nicola. Questi ultimi evidenziano, in particolare, la citata continuità con la prassi degli interventi d’anteguerra, insieme con una più spregiudicata volontà di far riemergere il passato romanico a discapito di altre fasi storiche dei monumenti, che vedrà il soprintendente Franco Schettini (1907-1947) distinguersi come il principale protagonista della successiva e controversa stagione del restauro in Puglia.

Danni bellici, restauri e ricostruzioni in Puglia: il caso di Bari, 1940-55 / Pane, Andrea. - (2011), pp. 434-444.

Danni bellici, restauri e ricostruzioni in Puglia: il caso di Bari, 1940-55

PANE, ANDREA
2011

Abstract

Il saggio – che costituisce l’esito di parte delle ricerche svolte nell’ambito del PRIN 2007 – affronta, sulla base di una consistente documentazione inedita, le vicende dei danni bellici e della ricostruzione in Puglia, approfondendo specificamente il caso di Bari. Inquadrata nel contesto storico più generale del Sud della penisola, la vicenda barese viene indagata a partire dalle incursioni aeree e dai relativi danni, finora poco noti, per approfondire alcuni casi di restauro, con l’obiettivo di individuare meglio la continuità con la prassi restaurativa degli anni ’30 e quella successiva degli anni ’50, cui si devono gli interventi più consistenti sul romanico pugliese. Soffermandosi su alcuni eventi più gravi e significativi, tra cui il bombardamento del 2 dicembre 1943 e lo scoppio della nave Henderson nell’aprile 1945, il saggio fornisce una prima e inedita quantificazione dei danni alla città vecchia e ai principali monumenti baresi, per poi analizzare le vicende dei restauri al castello Svevo, alla cattedrale e alla basilica di San Nicola. Questi ultimi evidenziano, in particolare, la citata continuità con la prassi degli interventi d’anteguerra, insieme con una più spregiudicata volontà di far riemergere il passato romanico a discapito di altre fasi storiche dei monumenti, che vedrà il soprintendente Franco Schettini (1907-1947) distinguersi come il principale protagonista della successiva e controversa stagione del restauro in Puglia.
2011
9788831710749
Danni bellici, restauri e ricostruzioni in Puglia: il caso di Bari, 1940-55 / Pane, Andrea. - (2011), pp. 434-444.
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