La processione del 2 giugno commemorava la presa di Napoli da parte di Alfonso il Magnanimo, avvenuta nel 1442 dopo sette anni di guerra contro Renato d’Angiò. La processione, che come confermano nuove attestazioni documentarie ebbe luogo regolarmente in età aragonese, si ispirò a modelli iberici, ebbe un carattere prevalentemente militare al tempo di Alfonso, cortigiano al tempo del figlio Ferrante. Essa partiva dall’interno della città si chiudeva con una celebrazione liturgica nella chiesa di S. Maria della Pace in Campovecchio, nella pianura a oriente di Napoli, dove il Magnanimo era accampato. Particolare attenzione è data alle suggestioni di cui si caricò Campovecchio nei giorni stessi dell’assedio e all'importanza economica dell'intera area, occupata materialmente e simbolicamente dalla Corona. Viene contestata la tradizionale identificazione della chiesa, fondata dallo stesso Magnanimo e scomparsa già a metà Cinquecento, con quella omonima che ancora oggi si trova all’interno dell’ospedale cittadino dell’Annunziata.

La processione del 2 giugno nella Napoli aragonese / Senatore, Francesco. - (2009). (Intervento presentato al convegno Immagini, culti, liturgie: le connotazioni politiche del messaggio religioso/Images, cultes, liturgies: les connotations politiques du message religieux tenutosi a Milano, università Cattolica nel 1-3 ottobre 2009).

La processione del 2 giugno nella Napoli aragonese

SENATORE, FRANCESCO
2009

Abstract

La processione del 2 giugno commemorava la presa di Napoli da parte di Alfonso il Magnanimo, avvenuta nel 1442 dopo sette anni di guerra contro Renato d’Angiò. La processione, che come confermano nuove attestazioni documentarie ebbe luogo regolarmente in età aragonese, si ispirò a modelli iberici, ebbe un carattere prevalentemente militare al tempo di Alfonso, cortigiano al tempo del figlio Ferrante. Essa partiva dall’interno della città si chiudeva con una celebrazione liturgica nella chiesa di S. Maria della Pace in Campovecchio, nella pianura a oriente di Napoli, dove il Magnanimo era accampato. Particolare attenzione è data alle suggestioni di cui si caricò Campovecchio nei giorni stessi dell’assedio e all'importanza economica dell'intera area, occupata materialmente e simbolicamente dalla Corona. Viene contestata la tradizionale identificazione della chiesa, fondata dallo stesso Magnanimo e scomparsa già a metà Cinquecento, con quella omonima che ancora oggi si trova all’interno dell’ospedale cittadino dell’Annunziata.
2009
La processione del 2 giugno nella Napoli aragonese / Senatore, Francesco. - (2009). (Intervento presentato al convegno Immagini, culti, liturgie: le connotazioni politiche del messaggio religioso/Images, cultes, liturgies: les connotations politiques du message religieux tenutosi a Milano, università Cattolica nel 1-3 ottobre 2009).
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