Neisseria meningitidis (meningococco) è un microrganismo in grado di colonizzare transitoriamente il nasofaringe umano, e, di causare meningite e sepsi particolarmente nei bambini e negli adolescenti. Le strategie del sistema sanitario pubblico per il controllo della meningite meningococcica includono una rapida identificazione del focolaio epidemico, la caratterizzazione del sierogruppo del ceppo batterico coinvolto ed, infine, vaccinazione. Cinque sierogruppi (A, B, C, Y e W135) sono i maggiori responsabili di malattia in tutto il mondo. Ad oggi esistono vaccini disponibili che proteggono contro i sierogruppi A, C, Y, e W135, mentre non sono disponibili vaccini efficaci contro il sierogruppo B, la più comune causa di meningite meningococcica in Europa. Una diagnosi precoce ed un corretto approccio terapeutico sono pertanto indispensabili per prevenire epidemie o morte causate dal meningococco di sierogruppo B, ma il tasso di mortalità nelle infezioni trattate è comunque superiore al 15%. Lo studio della patogenesi della meningite meningococcica e lo sviluppo di terapie immunizzanti sono stati ostacolati dalla mancanza di validi e riproducibili modelli di infezione animale. Nel precedente progetto Prin è stato messo a punto un modello di meningite meningococcica in vivo utilizzando topi outbred infettati per via intracranica, tale sistema sperimentale mima la patogenesi della malattia così come descritta nell’uomo. L’efficacia e l’utilità del modello murino è stata testata analizzando nuovi determinanti di virulenza del meningococco. In particolare, è stata valutata la virulenza di ceppi isogenici di meningococco difettivi in un sistema di trasporto di tipo ABC per l’L-glutammato, essenziale per la crescita/sopravvivenza in un modello di infezione in vitro. I mutanti GltT-difettivi presentano una virulenza attenuata se confrontati con il ceppo selvatico, suggerendo che l’uptake dell’L-glutammato è cruciale per lo sviluppo di meningite meningococcica nel modello murino. Nel precedente progetto Prin, inoltre, l’Unità di Ricerca di Lecce ha dimostrato il ruolo centrale del sistema TPS, two partner secrection (HrpB-HrpA), nella fuoriuscita dei meningococchi dal fagosoma di cellule epiteliali e nella moltiplicazione intra-citoplasmatica del batterio. Sulla base dei dati ottenuti, l’obiettivo generale del presente progetto sarà la valutazione di nuovi potenziali target per lo sviluppo di vaccini. Sarà valutato il ruolo del sistema di secrezione a due componenti HrpB-HrpA nel modello murino di meningite meningococcica. Inoltre, sarà valutato il potenziale immunogeno sia delle lisine che delle componenti proteiche del trasportatore GltT. Lo svolgimento del progetto prevede diverse fasi: i) studio del ruolo delle lisine HrpB-HrpA in un modello murino di meningite meningococcica; ii) analisi della variazione antigenica dei loci codificanti le lisine HrpA in isolati clinici di N. meningitidis; iii) produzione di sieri specifici diretti contro le lisine HrpA e le diverse componenti proteiche del trasportatore GltT pel l’L-glutammato; iv) valutazione dell’attività battericida dei sieri anti-HrpA e anti-GltT in saggi di infezione in vitro.

Analisi del ruolo delle lisine meningococciche e del trasportatore GltT per l'L-glutammato come possibili target per lo sviluppo di nuovi vaccini / Salvatore, Paola. - (2010).

Analisi del ruolo delle lisine meningococciche e del trasportatore GltT per l'L-glutammato come possibili target per lo sviluppo di nuovi vaccini.

SALVATORE, PAOLA
2010

Abstract

Neisseria meningitidis (meningococco) è un microrganismo in grado di colonizzare transitoriamente il nasofaringe umano, e, di causare meningite e sepsi particolarmente nei bambini e negli adolescenti. Le strategie del sistema sanitario pubblico per il controllo della meningite meningococcica includono una rapida identificazione del focolaio epidemico, la caratterizzazione del sierogruppo del ceppo batterico coinvolto ed, infine, vaccinazione. Cinque sierogruppi (A, B, C, Y e W135) sono i maggiori responsabili di malattia in tutto il mondo. Ad oggi esistono vaccini disponibili che proteggono contro i sierogruppi A, C, Y, e W135, mentre non sono disponibili vaccini efficaci contro il sierogruppo B, la più comune causa di meningite meningococcica in Europa. Una diagnosi precoce ed un corretto approccio terapeutico sono pertanto indispensabili per prevenire epidemie o morte causate dal meningococco di sierogruppo B, ma il tasso di mortalità nelle infezioni trattate è comunque superiore al 15%. Lo studio della patogenesi della meningite meningococcica e lo sviluppo di terapie immunizzanti sono stati ostacolati dalla mancanza di validi e riproducibili modelli di infezione animale. Nel precedente progetto Prin è stato messo a punto un modello di meningite meningococcica in vivo utilizzando topi outbred infettati per via intracranica, tale sistema sperimentale mima la patogenesi della malattia così come descritta nell’uomo. L’efficacia e l’utilità del modello murino è stata testata analizzando nuovi determinanti di virulenza del meningococco. In particolare, è stata valutata la virulenza di ceppi isogenici di meningococco difettivi in un sistema di trasporto di tipo ABC per l’L-glutammato, essenziale per la crescita/sopravvivenza in un modello di infezione in vitro. I mutanti GltT-difettivi presentano una virulenza attenuata se confrontati con il ceppo selvatico, suggerendo che l’uptake dell’L-glutammato è cruciale per lo sviluppo di meningite meningococcica nel modello murino. Nel precedente progetto Prin, inoltre, l’Unità di Ricerca di Lecce ha dimostrato il ruolo centrale del sistema TPS, two partner secrection (HrpB-HrpA), nella fuoriuscita dei meningococchi dal fagosoma di cellule epiteliali e nella moltiplicazione intra-citoplasmatica del batterio. Sulla base dei dati ottenuti, l’obiettivo generale del presente progetto sarà la valutazione di nuovi potenziali target per lo sviluppo di vaccini. Sarà valutato il ruolo del sistema di secrezione a due componenti HrpB-HrpA nel modello murino di meningite meningococcica. Inoltre, sarà valutato il potenziale immunogeno sia delle lisine che delle componenti proteiche del trasportatore GltT. Lo svolgimento del progetto prevede diverse fasi: i) studio del ruolo delle lisine HrpB-HrpA in un modello murino di meningite meningococcica; ii) analisi della variazione antigenica dei loci codificanti le lisine HrpA in isolati clinici di N. meningitidis; iii) produzione di sieri specifici diretti contro le lisine HrpA e le diverse componenti proteiche del trasportatore GltT pel l’L-glutammato; iv) valutazione dell’attività battericida dei sieri anti-HrpA e anti-GltT in saggi di infezione in vitro.
2010
Analisi del ruolo delle lisine meningococciche e del trasportatore GltT per l'L-glutammato come possibili target per lo sviluppo di nuovi vaccini / Salvatore, Paola. - (2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/422334
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