La scenografia teatrale si prefigge, infatti, di creare l’illusione prospettica di una determinata ambientazione, modellando sul palcoscenico uno spazio a tre dimensioni la cui profondità appaia generalmente assai maggiore di quella effettiva. Punto di partenza del progetto di scena è il bozzetto, realizzato come un dipinto prospettico, con una sapiente composizione di forme, luci e colori. L’impostazione del teatro all’italiana si basa su una visione frontale della scena che, incorniciata dal sipario, appaia allo spettatore come un quadro prospettico, a tre dimensioni, posizionato al di là del sipario. L’immagine piana del bozzetto, supposto come un ideale piano verticale coincidente con il boccascena, viene offerta allo spettatore mediante l’opportuna deformazione prospettica degli elementi plastici, situati nello spazio del palcoscenico, in modo che l’immagine apparente di ciascuno si mostri, all’occhio dell’osservatore privilegiato, perfettamente coincidente con i punti e con le linee corrispondenti del bozzetto bidimensionale. Lo strumento geometrico più idoneo a controllare la complessità dello spazio scenico è la prospettiva solida accelerata, che realizza la convergenza degli elementi architettonici verso il fondo del palcoscenico.

La prospettiva illusoria delle scene teatrali / Pagliano, Alessandra. - (2011).

La prospettiva illusoria delle scene teatrali

PAGLIANO, ALESSANDRA
2011

Abstract

La scenografia teatrale si prefigge, infatti, di creare l’illusione prospettica di una determinata ambientazione, modellando sul palcoscenico uno spazio a tre dimensioni la cui profondità appaia generalmente assai maggiore di quella effettiva. Punto di partenza del progetto di scena è il bozzetto, realizzato come un dipinto prospettico, con una sapiente composizione di forme, luci e colori. L’impostazione del teatro all’italiana si basa su una visione frontale della scena che, incorniciata dal sipario, appaia allo spettatore come un quadro prospettico, a tre dimensioni, posizionato al di là del sipario. L’immagine piana del bozzetto, supposto come un ideale piano verticale coincidente con il boccascena, viene offerta allo spettatore mediante l’opportuna deformazione prospettica degli elementi plastici, situati nello spazio del palcoscenico, in modo che l’immagine apparente di ciascuno si mostri, all’occhio dell’osservatore privilegiato, perfettamente coincidente con i punti e con le linee corrispondenti del bozzetto bidimensionale. Lo strumento geometrico più idoneo a controllare la complessità dello spazio scenico è la prospettiva solida accelerata, che realizza la convergenza degli elementi architettonici verso il fondo del palcoscenico.
2011
La prospettiva illusoria delle scene teatrali / Pagliano, Alessandra. - (2011).
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