L’idea liberale “classica” del rapporto rappresentativo tra elettore di cui è indifferente - tra l’altro - il genere e l’etnia ed eletto in assemblee rappresentative di diverso livello istituzionale e territoriale (giacché “ogni parlamentare rappresenta la Nazione senza vincoli di mandato”, ex art. 67 della Costituzione italiana, secondo peraltro un principio generale accolto da tutti gli ordinamenti democratici simili al nostro) è oggi “sfidata” dal rilievo del fattore di genere (azioni positive a tutela della rappresentanza femminile, in particolare cc. dd. “quote rosa”) ed etnico (dibattito sull’allargamento della cittadinanza secondo il principio dello jus soli, invece che quello da noi vigente dello jus sanguinis, elezione di rappresentanti degli immigrati extracomunitarî in consigli di enti locali, con voto consultivo. Il contributo esamina criticamente le diverse posizioni, anche comunitarie, argomentate dalla dottrina e presenti in giurisprudenza, indica difficoltà e problemi, prospetta infine possibili soluzioni della problematica.
La rappresentanza sfidata: il modello liberale tra quote di genere e rilievo del fattore etnico / Prisco, Salvatore. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 251-264.
La rappresentanza sfidata: il modello liberale tra quote di genere e rilievo del fattore etnico
PRISCO, SALVATORE
2006
Abstract
L’idea liberale “classica” del rapporto rappresentativo tra elettore di cui è indifferente - tra l’altro - il genere e l’etnia ed eletto in assemblee rappresentative di diverso livello istituzionale e territoriale (giacché “ogni parlamentare rappresenta la Nazione senza vincoli di mandato”, ex art. 67 della Costituzione italiana, secondo peraltro un principio generale accolto da tutti gli ordinamenti democratici simili al nostro) è oggi “sfidata” dal rilievo del fattore di genere (azioni positive a tutela della rappresentanza femminile, in particolare cc. dd. “quote rosa”) ed etnico (dibattito sull’allargamento della cittadinanza secondo il principio dello jus soli, invece che quello da noi vigente dello jus sanguinis, elezione di rappresentanti degli immigrati extracomunitarî in consigli di enti locali, con voto consultivo. Il contributo esamina criticamente le diverse posizioni, anche comunitarie, argomentate dalla dottrina e presenti in giurisprudenza, indica difficoltà e problemi, prospetta infine possibili soluzioni della problematica.File | Dimensione | Formato | |
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