Premessa L’applicazione della tecnologia GIS nell’ambito dell’archeologia ha avuto inizio nel 1996, nell’ambito del progetto Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI), diretto da Riccardo Francovich e Marco Valenti del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena. Fino ad allora si era sempre privilegiata la gestione del dato alfanumerico (gli archivi), considerando come accessoria la parte grafica (il rilievo di scavo) che trova posto essenzialmente in programmi CAD. La digitalizzazione dei dati in forme grafiche non prevedeva la creazione di una pianta composita, bensì di piante di fase o di periodo; che raccoglievano non tutti i dati ma solo quelli selezionati e già interpretati. Con la sperimentazione di Valenti abbiamo la totale apertura alla “soluzione GIS” da allora impiegata nella gestione della documentazione di scavo, affermatasi in maniera sempre più forte, fino a diventare oggi uno strumento di lavoro fondamentale nell’archeologia. La sua capacità di formare una banca dati integrata e facilmente consultabile, svincolata da qualsiasi processo interpretativo preliminare, ha rappresentato nel mondo della archeologia una concreta risposta ad uno dei problemi più ricorrenti e pressanti nell’ambito delle applicazioni informatiche in tale disciplina: la difficoltà di relazionare ed integrare il dato alfanumerico con quello grafico (inteso sia in formato vettoriale sia raster). Meno diffuso è ancora oggi, tuttavia, l’utilizzo del sistema GIS nell’ambito del Restauro Architettonico, dove permane ancora un certo scetticismo da parte dei maestri di questa arte all’apertura della disciplina all’integrazione con altre scienze ed in particolar modo con quelle informatiche. Pochi sono stati fino ad oggi, in Italia, le applicazioni del sistema GIS nell’ambito di progetti di restauro edile e/o urbano. Casi esemplificativi sono Ma se l’evoluzione dell’uomo si è manifestata nell’antichità in maniera stratigrafica così avviene tutt’ora ed il nostro modo di studiare il passato antico non dovrebbe essere poi tanto diverso dal modo di approcciare un passato non ancora così tanto passato, ancora non seppellito, visibile ma spesso mutato nel suo originale aspetto e portatore, in queste sue mutazioni, di tutta una storia che non ci è lecito trascurare, non ci è lecito rimuovere o modificare senza averne prima riportato traccia in maniera indelebile e oggettiva. In questa direzione si muove il nostro studio, che prendendo spunto dall’applicazione del GIS in archeologia, si propone di analizzare con un metodo “stratigrafico” l’evoluzione architettonico – urbanistica di una particolare area del Centro Storico di Napoli e da questa analisi partire per proporre concreti indirizzi di progetto per il restauro e la valorizzazione della stessa. Bibliografia M. Migani, G. Salerno, Manuale ArcGIS: Guida pratica all'utilizzo della release 9.x con esercizi svolti, 2009, pp. 276. ISBN: 9788877587992. A. Minghetti, P. Africani, E. Ferrari, L. Lorenzini, E. Paselli, Classificazione e conservazione del patrimonio edilizio: integrazione e consultazione di banche dati tramite tecnologie GIS, Atti 12a Conferenza Nazionale ASITA, L’Aquila, 2008. T. Ormsby, E. Napoleon, R. Burke, C. Groessl, L. Bowden, Getting to know ArcGIS Desktop, 2nd Edition, 2010, pp. 604. ISBN: 9781589482609. S. Sessa (a cura di), GIS DAY 2009: Il GIS per la gestione e il governo del territorio, Aracne Editrice, Roma, Vol. 285, 2010, pp. 267. ISBN: 9788854833328. M. Zeiler, Modeling your world: the ESRI guide to geodatabase concepts, 2010, pp. 308. ISBN: 9781589482784. F. Di Martino, S. Sessa, Le funzionalità ArcMap, ArcCatalog e ArcToolbox del tool ESRI/ArcGIS, Aracne Editrice, Roma, Vol. 343, 2011, pp. 385. ISBN: 9788854837638. F. Di Martino, S. Sessa, B. Cardone, Le funzionalità del TOOL ESRI/ARCVIEW, Aracne Editrice, Roma, Vol. 343, 2011, pp.136. ISBN:9788854841307 http://www.cartadelrischio.it/

UN GIS PER IL CENTRO STORICO DI NAPOLI / M., Barone; B., Cardone; E., Colangelo; P., Serrapica; Sessa, Salvatore. - (2011). (Intervento presentato al convegno 15a CONFERENZA ASITA 2011 tenutosi a REGGIA DI COLORNO (PARMA) nel 15-18 novembre 2011).

UN GIS PER IL CENTRO STORICO DI NAPOLI

B. Cardone;SESSA, SALVATORE
2011

Abstract

Premessa L’applicazione della tecnologia GIS nell’ambito dell’archeologia ha avuto inizio nel 1996, nell’ambito del progetto Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI), diretto da Riccardo Francovich e Marco Valenti del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena. Fino ad allora si era sempre privilegiata la gestione del dato alfanumerico (gli archivi), considerando come accessoria la parte grafica (il rilievo di scavo) che trova posto essenzialmente in programmi CAD. La digitalizzazione dei dati in forme grafiche non prevedeva la creazione di una pianta composita, bensì di piante di fase o di periodo; che raccoglievano non tutti i dati ma solo quelli selezionati e già interpretati. Con la sperimentazione di Valenti abbiamo la totale apertura alla “soluzione GIS” da allora impiegata nella gestione della documentazione di scavo, affermatasi in maniera sempre più forte, fino a diventare oggi uno strumento di lavoro fondamentale nell’archeologia. La sua capacità di formare una banca dati integrata e facilmente consultabile, svincolata da qualsiasi processo interpretativo preliminare, ha rappresentato nel mondo della archeologia una concreta risposta ad uno dei problemi più ricorrenti e pressanti nell’ambito delle applicazioni informatiche in tale disciplina: la difficoltà di relazionare ed integrare il dato alfanumerico con quello grafico (inteso sia in formato vettoriale sia raster). Meno diffuso è ancora oggi, tuttavia, l’utilizzo del sistema GIS nell’ambito del Restauro Architettonico, dove permane ancora un certo scetticismo da parte dei maestri di questa arte all’apertura della disciplina all’integrazione con altre scienze ed in particolar modo con quelle informatiche. Pochi sono stati fino ad oggi, in Italia, le applicazioni del sistema GIS nell’ambito di progetti di restauro edile e/o urbano. Casi esemplificativi sono Ma se l’evoluzione dell’uomo si è manifestata nell’antichità in maniera stratigrafica così avviene tutt’ora ed il nostro modo di studiare il passato antico non dovrebbe essere poi tanto diverso dal modo di approcciare un passato non ancora così tanto passato, ancora non seppellito, visibile ma spesso mutato nel suo originale aspetto e portatore, in queste sue mutazioni, di tutta una storia che non ci è lecito trascurare, non ci è lecito rimuovere o modificare senza averne prima riportato traccia in maniera indelebile e oggettiva. In questa direzione si muove il nostro studio, che prendendo spunto dall’applicazione del GIS in archeologia, si propone di analizzare con un metodo “stratigrafico” l’evoluzione architettonico – urbanistica di una particolare area del Centro Storico di Napoli e da questa analisi partire per proporre concreti indirizzi di progetto per il restauro e la valorizzazione della stessa. Bibliografia M. Migani, G. Salerno, Manuale ArcGIS: Guida pratica all'utilizzo della release 9.x con esercizi svolti, 2009, pp. 276. ISBN: 9788877587992. A. Minghetti, P. Africani, E. Ferrari, L. Lorenzini, E. Paselli, Classificazione e conservazione del patrimonio edilizio: integrazione e consultazione di banche dati tramite tecnologie GIS, Atti 12a Conferenza Nazionale ASITA, L’Aquila, 2008. T. Ormsby, E. Napoleon, R. Burke, C. Groessl, L. Bowden, Getting to know ArcGIS Desktop, 2nd Edition, 2010, pp. 604. ISBN: 9781589482609. S. Sessa (a cura di), GIS DAY 2009: Il GIS per la gestione e il governo del territorio, Aracne Editrice, Roma, Vol. 285, 2010, pp. 267. ISBN: 9788854833328. M. Zeiler, Modeling your world: the ESRI guide to geodatabase concepts, 2010, pp. 308. ISBN: 9781589482784. F. Di Martino, S. Sessa, Le funzionalità ArcMap, ArcCatalog e ArcToolbox del tool ESRI/ArcGIS, Aracne Editrice, Roma, Vol. 343, 2011, pp. 385. ISBN: 9788854837638. F. Di Martino, S. Sessa, B. Cardone, Le funzionalità del TOOL ESRI/ARCVIEW, Aracne Editrice, Roma, Vol. 343, 2011, pp.136. ISBN:9788854841307 http://www.cartadelrischio.it/
2011
UN GIS PER IL CENTRO STORICO DI NAPOLI / M., Barone; B., Cardone; E., Colangelo; P., Serrapica; Sessa, Salvatore. - (2011). (Intervento presentato al convegno 15a CONFERENZA ASITA 2011 tenutosi a REGGIA DI COLORNO (PARMA) nel 15-18 novembre 2011).
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