Il lavoro di ricerca di Saveria Arma si incentra sull’audiodescrizione, una tecnica volta a rendere accessibili prodotti audiovisivi e multimediali di diversa natura a un’utenza con difficoltà visive o con cecità parziale o totale. Per le sue implicazioni di natura linguistica, semiotica e traduttiva, l’audiodescrizione sta rapidamente diventando una disciplina d’interesse accademico, oltre che professionale. Ciò è testimoniato dal fatto che, soprattutto negli ultimi anni, l’aumento di lavori accademici riguardanti l’audiodescrizione sta aprendo la strada allo sviluppo di un mercato ricco di nuove opportunità. Nell’affrontare uno studio accademico in questo campo ancora poco esplorato, la candidata parte dai risultati raggiunti nel quadro del progetto TIWO (Television in Words), uno studio britannico che ha messo in evidenza alcune prime importanti scoperte sulla lingua dell’audiodescrizione, definita per la prima volta e a pieno titolo come lingua per scopi speciali poiché caratterizzata dalla ricorrenza di pattern linguistici distintivi. Partendo da questi presupposti, la candidata affronta in modo originale un aspetto particolare e ancora inesplorato della lingua dell’audiodescrizione - l’aggettivazione filmica. Partendo dunque dal concetto di aggettivo come ‘dettaglio visivo’ dell’oggetto filmico da trasporre o trascrivere attraverso una parafrasi verbale, il lavoro analizza le forme e le funzioni degli aggettivi usati dall’audiodescrizione adottando un approccio qualitativo e quantitativo. Nella prima parte del suo lavoro, la candidata illustra in modo esaustivo la storia dell’attività di audiodescrizione nei vari paesi europei e negli Stati Uniti, riassumendo i filoni di ricerca seguiti da studiosi e professionisti e presentando anche alcune riflessioni relative ai relativi sviluppi tecnici e tecnologici. Il secondo capitolo mette in evidenza dati e stime relativi alla cecità e descrive il modo in cui le persone affette da cecità più o meno grave percepiscono il mondo esterno, anche attraverso una riconversione delle funzioni cerebrali tradizionalmente deputate alla vista. Il terzo capitolo discute la posizione dell’audiodescrizione nell’ambito della traduzione, dei Translation Studies e della traduzione audiovisiva, soffermandosi sulla Skopos Theorie e sull’approccio linguistico-funzionale per un’analisi della natura degli atti linguistici che caratterizzano l’audiodescrizione. Il quarto capitolo si sofferma invece sulle componenti tecnologiche, acustiche, visive, fonetiche e sintattiche dell’oggetto ‘film’. Il capitolo si conclude con un’apertura verso una visione ‘narratologica’ dell’audiodescrizione, capace di integrare in tutto o in parte le funzioni narrative e per questo anche più soggettive che le tecniche filmiche rivestono. Il quinto capitolo presenta i risultati dell’analisi di un corpus di 69 script di film audio descritti attraverso un’analisi corpus-based condotta con l’uso dei software AntConc e CQP. Quest’ultimo capitolo discute la posizione della lingua dell’audiodescrizione lungo una linea che va dalla lingua parlata a quella scritta e mette poi in evidenza alcune importanti caratteristiche del processo di aggettivazione nell’audiodescrizione, con particolare riferimento ad aspetti quali: categorie semantiche di appartenenza, vaghezza, uso di similitudini e meccanismi di comparazione.

"The Language of filmic Audio Description: a Corpus-Based Analysis of Adjectives". Tesi di Dottorato in "English for Special Purposes" di Saveria Arma / Caliendo, Giuditta. - (2012).

"The Language of filmic Audio Description: a Corpus-Based Analysis of Adjectives". Tesi di Dottorato in "English for Special Purposes" di Saveria Arma

CALIENDO, GIUDITTA
2012

Abstract

Il lavoro di ricerca di Saveria Arma si incentra sull’audiodescrizione, una tecnica volta a rendere accessibili prodotti audiovisivi e multimediali di diversa natura a un’utenza con difficoltà visive o con cecità parziale o totale. Per le sue implicazioni di natura linguistica, semiotica e traduttiva, l’audiodescrizione sta rapidamente diventando una disciplina d’interesse accademico, oltre che professionale. Ciò è testimoniato dal fatto che, soprattutto negli ultimi anni, l’aumento di lavori accademici riguardanti l’audiodescrizione sta aprendo la strada allo sviluppo di un mercato ricco di nuove opportunità. Nell’affrontare uno studio accademico in questo campo ancora poco esplorato, la candidata parte dai risultati raggiunti nel quadro del progetto TIWO (Television in Words), uno studio britannico che ha messo in evidenza alcune prime importanti scoperte sulla lingua dell’audiodescrizione, definita per la prima volta e a pieno titolo come lingua per scopi speciali poiché caratterizzata dalla ricorrenza di pattern linguistici distintivi. Partendo da questi presupposti, la candidata affronta in modo originale un aspetto particolare e ancora inesplorato della lingua dell’audiodescrizione - l’aggettivazione filmica. Partendo dunque dal concetto di aggettivo come ‘dettaglio visivo’ dell’oggetto filmico da trasporre o trascrivere attraverso una parafrasi verbale, il lavoro analizza le forme e le funzioni degli aggettivi usati dall’audiodescrizione adottando un approccio qualitativo e quantitativo. Nella prima parte del suo lavoro, la candidata illustra in modo esaustivo la storia dell’attività di audiodescrizione nei vari paesi europei e negli Stati Uniti, riassumendo i filoni di ricerca seguiti da studiosi e professionisti e presentando anche alcune riflessioni relative ai relativi sviluppi tecnici e tecnologici. Il secondo capitolo mette in evidenza dati e stime relativi alla cecità e descrive il modo in cui le persone affette da cecità più o meno grave percepiscono il mondo esterno, anche attraverso una riconversione delle funzioni cerebrali tradizionalmente deputate alla vista. Il terzo capitolo discute la posizione dell’audiodescrizione nell’ambito della traduzione, dei Translation Studies e della traduzione audiovisiva, soffermandosi sulla Skopos Theorie e sull’approccio linguistico-funzionale per un’analisi della natura degli atti linguistici che caratterizzano l’audiodescrizione. Il quarto capitolo si sofferma invece sulle componenti tecnologiche, acustiche, visive, fonetiche e sintattiche dell’oggetto ‘film’. Il capitolo si conclude con un’apertura verso una visione ‘narratologica’ dell’audiodescrizione, capace di integrare in tutto o in parte le funzioni narrative e per questo anche più soggettive che le tecniche filmiche rivestono. Il quinto capitolo presenta i risultati dell’analisi di un corpus di 69 script di film audio descritti attraverso un’analisi corpus-based condotta con l’uso dei software AntConc e CQP. Quest’ultimo capitolo discute la posizione della lingua dell’audiodescrizione lungo una linea che va dalla lingua parlata a quella scritta e mette poi in evidenza alcune importanti caratteristiche del processo di aggettivazione nell’audiodescrizione, con particolare riferimento ad aspetti quali: categorie semantiche di appartenenza, vaghezza, uso di similitudini e meccanismi di comparazione.
2012
"The Language of filmic Audio Description: a Corpus-Based Analysis of Adjectives". Tesi di Dottorato in "English for Special Purposes" di Saveria Arma / Caliendo, Giuditta. - (2012).
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