Le emergenze naturali ed artificiali, ultime testimonianze di straordinari contesti paesaggistici non più esistenti nella loro integrità, ma per fortuna ancora non del tutto compromessi, possono essere tutelate e valorizzate mediante la redazione di opportuni strumenti di salvaguardia e di pianificazione-programmazione. La metodologia proposta consente di verificare la compatibilità tra progetto e contesto in funzione dal punto di vista dell’osservatore, in funzione di tre diversi piani di lettura del paesaggio basati su tre diversi quadri prospettici: complessivo-lontano, settoriale-intermedio e particolare-vicino3, attribuendo alla prospettiva valore normativo che salvaguarda l’unità paesaggistica e detta regole per l’intervento progettuale, assumendo quindi per l’architetto – progettista funzione di ulteriore strumento espressivo.
La prospettiva come strumento di controllo del progetto di recupero ambientale / Grimellini, Claudio. - STAMPA. - (2011), pp. 17-26.
La prospettiva come strumento di controllo del progetto di recupero ambientale
GRIMELLINI, CLAUDIO
2011
Abstract
Le emergenze naturali ed artificiali, ultime testimonianze di straordinari contesti paesaggistici non più esistenti nella loro integrità, ma per fortuna ancora non del tutto compromessi, possono essere tutelate e valorizzate mediante la redazione di opportuni strumenti di salvaguardia e di pianificazione-programmazione. La metodologia proposta consente di verificare la compatibilità tra progetto e contesto in funzione dal punto di vista dell’osservatore, in funzione di tre diversi piani di lettura del paesaggio basati su tre diversi quadri prospettici: complessivo-lontano, settoriale-intermedio e particolare-vicino3, attribuendo alla prospettiva valore normativo che salvaguarda l’unità paesaggistica e detta regole per l’intervento progettuale, assumendo quindi per l’architetto – progettista funzione di ulteriore strumento espressivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.