Le neoplasie epatiche primitive e secondarie hanno una rilevante importanza sociale per l’incidenza, le difficoltà di trattamento e la prognosi infausta nelle forme più avanzate. Negli ultimi anni come in tutti i settori della medicina anche in chirurgia epatica si è assistito ad un sensibile progresso tecnologico che ha modificato l’approccio del chirurgo. In questo settore si è assistito ad un sensibile miglioramento delle metodiche di imaging pre-operatorie ed intra-operatorie, allo sviluppo della chirurgia laparoscopica ed all’introduzione di alcune tecniche complementari o alternative alla chirurgia ( RF, alcolizzazione e altre ), che hanno ampliato il numero di pazienti trattabili e migliorato i risultati oncologici. Scopo dello studio presente è stato quello di valutare l’impatto di queste tecnologie sul comportamento chirurgico ed in particolare come l’associazione tra ecografia intra-operatoria e RF possa ottimizzare l’applicazione di questa recente metodica. Si sono esaminati i principi fisici e le possibilità di applicazione clinica attuali della termoablazione (ARF). Si sono valutate inoltre le informazioni fornite dall’ecografia intra-operatoria (EIO) in corso di laparoscopia e laparotomia. L’EIO facilita l’operatore nel documentare le lesioni e effettuare resezioni “ecoguidate”, valutando i rapporti topografici delle lesioni con vasi e dotti biliari principali. In tal senso si inserisce anche l’applicazione dell’EIO in sinergia con l’ARF. L’ausilio delle informazioni EIO in corso di ARF testimoniano in tempo reale la corretta esecuzione e l’efficacia di questo trattamento. Prescindendo dalla valutazione oncologica dell’ARF,i nostri dati (relativi a 16 pazienti trattati negli ultimi 2 anni) anche se numericamente contenuti, sono incoraggianti e ci spingono a proseguire in tal senso, confermando quanto riportato in letteratura relativamente alla sicurezza, alla facile esecuzione ed alla necessità di utilizzare sempre l’ecografia accanto allo strumentario per ARF. Ulteriori progressi sono auspicabili con il perfezionamento dell’ARF e con l’uso routinario dei mezzi di contrasto ultrasonografici che renderanno questa metodica ancora più sensibile ed affidabile.

Trattamento delle neoplasie epatiche con termoablazione: valutazione ecografica intra-operatoria / Renda, Andrea. - (2006).

Trattamento delle neoplasie epatiche con termoablazione: valutazione ecografica intra-operatoria

RENDA, ANDREA
2006

Abstract

Le neoplasie epatiche primitive e secondarie hanno una rilevante importanza sociale per l’incidenza, le difficoltà di trattamento e la prognosi infausta nelle forme più avanzate. Negli ultimi anni come in tutti i settori della medicina anche in chirurgia epatica si è assistito ad un sensibile progresso tecnologico che ha modificato l’approccio del chirurgo. In questo settore si è assistito ad un sensibile miglioramento delle metodiche di imaging pre-operatorie ed intra-operatorie, allo sviluppo della chirurgia laparoscopica ed all’introduzione di alcune tecniche complementari o alternative alla chirurgia ( RF, alcolizzazione e altre ), che hanno ampliato il numero di pazienti trattabili e migliorato i risultati oncologici. Scopo dello studio presente è stato quello di valutare l’impatto di queste tecnologie sul comportamento chirurgico ed in particolare come l’associazione tra ecografia intra-operatoria e RF possa ottimizzare l’applicazione di questa recente metodica. Si sono esaminati i principi fisici e le possibilità di applicazione clinica attuali della termoablazione (ARF). Si sono valutate inoltre le informazioni fornite dall’ecografia intra-operatoria (EIO) in corso di laparoscopia e laparotomia. L’EIO facilita l’operatore nel documentare le lesioni e effettuare resezioni “ecoguidate”, valutando i rapporti topografici delle lesioni con vasi e dotti biliari principali. In tal senso si inserisce anche l’applicazione dell’EIO in sinergia con l’ARF. L’ausilio delle informazioni EIO in corso di ARF testimoniano in tempo reale la corretta esecuzione e l’efficacia di questo trattamento. Prescindendo dalla valutazione oncologica dell’ARF,i nostri dati (relativi a 16 pazienti trattati negli ultimi 2 anni) anche se numericamente contenuti, sono incoraggianti e ci spingono a proseguire in tal senso, confermando quanto riportato in letteratura relativamente alla sicurezza, alla facile esecuzione ed alla necessità di utilizzare sempre l’ecografia accanto allo strumentario per ARF. Ulteriori progressi sono auspicabili con il perfezionamento dell’ARF e con l’uso routinario dei mezzi di contrasto ultrasonografici che renderanno questa metodica ancora più sensibile ed affidabile.
2006
Trattamento delle neoplasie epatiche con termoablazione: valutazione ecografica intra-operatoria / Renda, Andrea. - (2006).
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