QVQC, acronimo di Quali velocità, quale città, designa un progetto a cui hanno partecipato una serie di soggetti che, in ambito nazionale, si sono costituiti in un GIS (gruppo interdisciplinare di studio) per aprire un confronto tra conoscenze, competenze e saperi diversi, sulle trasformazioni indotte dai sistemi per la mobilità e il trasporto, sul territorio italiano. Il confronto, che ha coinvolto il gruppo FS, ha preso in esame il programma AV/AC con l???obiettivo di indagare il territorio che l???Alta Velocità attraversa per ricondurre il quadro d???insieme delle scelte trasportistiche e della rete ferroviaria, alla realtà anche minuta e di pregio, dei territori attraversati, integrando sia le diverse scale fisico spaziali dei fenomeni (dall???area vasta a quella dell???architettura dei luoghi), che le diverse competenze e i diversi soggetti che concorrono a governare e a definire i processi di trasformazione o che ne subiscono gli effetti. Nell???ambito del progetto QVQC, nel triennio 2008-2011, si sono svolti seminari, incontri, giornate di lavoro, in buona parte raccolti in un report di oltre 780 pagine, edito dal CIFI, con diverse sezioni, in cui sono presenti tre contributi scientifici di Valeria Pezza, riguardanti il rapporto tra reti infrastrutturali ed architettura della città. In particolare, lo scritto Le aree ferroviarie dismesse come occasione per comprendere la città metropolitana prima della metropolitana, raccoglie le riflessioni esposte nel seminario nazionale Urban Promo del 6 novembre 2009, a Venezia, sul tema dell???intervento nelle aree ferroviarie dismesse. Tali aree sono quasi sempre descritte come luoghi di fratture, ferite, di squarci aperti nei tessuti insediativi, che richiedono progetti in grado di ricucire, riammagliare, riparare topografie sconnesse. Lo studio presentato indaga sulla natura di queste fratture, mettendo a confronto i modi del rapporto infrastrutture e città, nel territorio storico (della città metropolitana) e in quello moderno (quello della metropolitana), e dimostrando che la logica della completa autonomia e libertà da vincoli, usata nelle moderne reti su ferro e poi su gomma, non poteva che provocare quelle ferite, cesure e squarci con cui le aree dismesse fs oggi si presentano e vengono descritte. Gli strumenti e i principi della scuola di progettazione architettonica fondata sullo studio dell'architettura della città si sono rivelati particolarmente efficaci nella comprensione dei meccanismi che presiedono la mancata relazione tra le infrastrutture moderne e l'assetto del territorio e gli effetti inevitabili per la sostenibilità. Soprattutto il confronto tra l'esperienza storica e quella contemporanea della costruzione di città e territorio, rende chiare le insufficienze che hanno provocato, e continueranno a provocare se non corrette, gli squilibri e il degrado territoriale che si associano a strategie infrastrutturali anche molto importanti.

Le aree ferroviarie dismesse come occasione per comprendere la città metropolitana prima della metropolitana / Pezza, Valeria. - (2011), pp. 463-468.

Le aree ferroviarie dismesse come occasione per comprendere la città metropolitana prima della metropolitana

PEZZA, VALERIA
2011

Abstract

QVQC, acronimo di Quali velocità, quale città, designa un progetto a cui hanno partecipato una serie di soggetti che, in ambito nazionale, si sono costituiti in un GIS (gruppo interdisciplinare di studio) per aprire un confronto tra conoscenze, competenze e saperi diversi, sulle trasformazioni indotte dai sistemi per la mobilità e il trasporto, sul territorio italiano. Il confronto, che ha coinvolto il gruppo FS, ha preso in esame il programma AV/AC con l???obiettivo di indagare il territorio che l???Alta Velocità attraversa per ricondurre il quadro d???insieme delle scelte trasportistiche e della rete ferroviaria, alla realtà anche minuta e di pregio, dei territori attraversati, integrando sia le diverse scale fisico spaziali dei fenomeni (dall???area vasta a quella dell???architettura dei luoghi), che le diverse competenze e i diversi soggetti che concorrono a governare e a definire i processi di trasformazione o che ne subiscono gli effetti. Nell???ambito del progetto QVQC, nel triennio 2008-2011, si sono svolti seminari, incontri, giornate di lavoro, in buona parte raccolti in un report di oltre 780 pagine, edito dal CIFI, con diverse sezioni, in cui sono presenti tre contributi scientifici di Valeria Pezza, riguardanti il rapporto tra reti infrastrutturali ed architettura della città. In particolare, lo scritto Le aree ferroviarie dismesse come occasione per comprendere la città metropolitana prima della metropolitana, raccoglie le riflessioni esposte nel seminario nazionale Urban Promo del 6 novembre 2009, a Venezia, sul tema dell???intervento nelle aree ferroviarie dismesse. Tali aree sono quasi sempre descritte come luoghi di fratture, ferite, di squarci aperti nei tessuti insediativi, che richiedono progetti in grado di ricucire, riammagliare, riparare topografie sconnesse. Lo studio presentato indaga sulla natura di queste fratture, mettendo a confronto i modi del rapporto infrastrutture e città, nel territorio storico (della città metropolitana) e in quello moderno (quello della metropolitana), e dimostrando che la logica della completa autonomia e libertà da vincoli, usata nelle moderne reti su ferro e poi su gomma, non poteva che provocare quelle ferite, cesure e squarci con cui le aree dismesse fs oggi si presentano e vengono descritte. Gli strumenti e i principi della scuola di progettazione architettonica fondata sullo studio dell'architettura della città si sono rivelati particolarmente efficaci nella comprensione dei meccanismi che presiedono la mancata relazione tra le infrastrutture moderne e l'assetto del territorio e gli effetti inevitabili per la sostenibilità. Soprattutto il confronto tra l'esperienza storica e quella contemporanea della costruzione di città e territorio, rende chiare le insufficienze che hanno provocato, e continueranno a provocare se non corrette, gli squilibri e il degrado territoriale che si associano a strategie infrastrutturali anche molto importanti.
2011
9788895634098
Le aree ferroviarie dismesse come occasione per comprendere la città metropolitana prima della metropolitana / Pezza, Valeria. - (2011), pp. 463-468.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/418269
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