Napoli ha rappresentato con la sua storia millenaria un esempio di città tra le più indagate e illustrate al mondo. Cartografie, vedute, rilievi topografici hanno documentato con sapienza le trasformazioni e i significati che di volta in volta consolidavano e al tempo stesso rinnovavano la scena urbana della più importante città del Mezzogiorno d’Italia. Negli ultimi decenni tuttavia le nuove leggi urbanistiche fino al piano casa e i progetti di infrastrutturazione e di programmazione europea per migliorare la qualità della vita della città e del centro storico non hanno restituito un progetto unitario di metropoli euro-mediterranea così come teorizzato nei primi anni ’80 ed ancora oggi inseguito con la possibilità di ospitare eventi internazionali come il Forum delle Culture, le regate dell’American’s Cup o il World Urban Forum. L’unico comune denominatore del ciclo di vita urbana di Napoli, dal secondo dopoguerra ad oggi, e al tempo stesso luogo comune, è il riproporsi sistematico della teoria dell’esigenza di soddisfare il crescente e mai risolto fabbisogno abitativo. Congestione e densità sono gli aspetti complementari attuali del riproporsi della conflittualità post terremoto degli anni ’80 tra sovraurbanizzazione e sottosviluppo. La ricorrenza del Bicentenario della Scuola di Ingegneria di Napoli costituisce un’occasione fondamentale per rilanciare la cooperazione scientifica ed istituzionale con l’obiettivo di codificare il progetto della Regione Metropolitana Campana ed il disegno della sua trasformazione. Tale trasformazione potrà rappresentare un’eventuale visione del futuro della città di Napoli così come in passato la cartografia documentava la conoscenza del territorio e ne suggeriva direttrici e principi di sviluppo. L’armatura urbana composta da Napoli e dalle cento città medie della Campania diviene il vero Grande Progetto del POR FESR 2007/2013. Solo l’impegno dell’intera comunità scientifica e professionale della città potrà impedire di giungere in ritardo ad un traguardo così importante dal punto di vista strategico per Napoli. In caso contrario significherà vanificare del tutto gli investimenti comunitari promessi e le risorse economiche che l’Europa ci suggeriva di destinare al rinnovamento delle città campane, ma soprattutto sarà un’opportunità sprecata di sperimentazione progettuale di trasformazione ed innovazione urbana.

Il disegno delle trasformazioni di Napoli negli ultimi decenni / Buondonno, Emma. - (2011). (Intervento presentato al convegno GIORNATE DI STUDIO tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Ingegneria nel 1-2 dicembre 2011).

Il disegno delle trasformazioni di Napoli negli ultimi decenni

BUONDONNO, EMMA
2011

Abstract

Napoli ha rappresentato con la sua storia millenaria un esempio di città tra le più indagate e illustrate al mondo. Cartografie, vedute, rilievi topografici hanno documentato con sapienza le trasformazioni e i significati che di volta in volta consolidavano e al tempo stesso rinnovavano la scena urbana della più importante città del Mezzogiorno d’Italia. Negli ultimi decenni tuttavia le nuove leggi urbanistiche fino al piano casa e i progetti di infrastrutturazione e di programmazione europea per migliorare la qualità della vita della città e del centro storico non hanno restituito un progetto unitario di metropoli euro-mediterranea così come teorizzato nei primi anni ’80 ed ancora oggi inseguito con la possibilità di ospitare eventi internazionali come il Forum delle Culture, le regate dell’American’s Cup o il World Urban Forum. L’unico comune denominatore del ciclo di vita urbana di Napoli, dal secondo dopoguerra ad oggi, e al tempo stesso luogo comune, è il riproporsi sistematico della teoria dell’esigenza di soddisfare il crescente e mai risolto fabbisogno abitativo. Congestione e densità sono gli aspetti complementari attuali del riproporsi della conflittualità post terremoto degli anni ’80 tra sovraurbanizzazione e sottosviluppo. La ricorrenza del Bicentenario della Scuola di Ingegneria di Napoli costituisce un’occasione fondamentale per rilanciare la cooperazione scientifica ed istituzionale con l’obiettivo di codificare il progetto della Regione Metropolitana Campana ed il disegno della sua trasformazione. Tale trasformazione potrà rappresentare un’eventuale visione del futuro della città di Napoli così come in passato la cartografia documentava la conoscenza del territorio e ne suggeriva direttrici e principi di sviluppo. L’armatura urbana composta da Napoli e dalle cento città medie della Campania diviene il vero Grande Progetto del POR FESR 2007/2013. Solo l’impegno dell’intera comunità scientifica e professionale della città potrà impedire di giungere in ritardo ad un traguardo così importante dal punto di vista strategico per Napoli. In caso contrario significherà vanificare del tutto gli investimenti comunitari promessi e le risorse economiche che l’Europa ci suggeriva di destinare al rinnovamento delle città campane, ma soprattutto sarà un’opportunità sprecata di sperimentazione progettuale di trasformazione ed innovazione urbana.
2011
Il disegno delle trasformazioni di Napoli negli ultimi decenni / Buondonno, Emma. - (2011). (Intervento presentato al convegno GIORNATE DI STUDIO tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Ingegneria nel 1-2 dicembre 2011).
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