Nell’anno accademico 2009/2010, nell’ambito del Laboratorio di Composizione Architettonica 3, del Corso di Laurea di Scienze dell’Architettura e del Laboratorio di Composizione Architettonica 3 del Corso di Laurea in Arredamento, Interno Architettonico e Design, svolti presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è posta l’attenzione sulla questione dei Centri Storici, in particolare sulla Città Stratificata di Ercolano. Ercolano si sviluppa storicamente lungo le basse pendici del Vesuvio, fino alla costa, nell’area attraversata dalla via Antiniana: alla sua stratificazione storica si associano valori paesistici ed ambientali che vanno salvaguardati nel pieno rispetto delle dinamiche evolutive connesse al vulcanismo. La sua collocazione rispetto a Napoli e al Vesuvio consente di individuarla come la principale porta di accesso al parco nazionale del Vesuvio Per Ercolano è necessario prevedere interventi finalizzati alla realizzazione del sistema integrato dei trasporti, al risanamento ambientale, alla tutela della stratificazione storica. Nell’ottica di un complessivo riequilibrio urbano, altri interventi dovranno riguardare la dotazione di attrezzature e servizi necessari per la popolazione residente e per lo sviluppo del settore turistico-culturale. Nella consapevolezza di tale condizione, gli studi universitari affrontano il tema dell’intervento in aree degradate all’interno della città storica affinché la composizione architettonica appropriata, anche di un singolo edificio e degli spazi contigui nelle relazioni con preesistenze naturali ed artificiali, possa assumere un ruolo decisivo nei processi di recupero urbano, capace di produrre effetti determinanti nel miglioramento dell’habitat. Nella città stratificata, il cuore della città, si trovano, oltre alla maggioranza della popolazione, anche tutti i luoghi di delizia della Città. Delle 122 ville vesuviane che appartengono all’Ente Ville Vesuviane, istituito nel 1976, comprese nei territori dei Comuni di Napoli, S. Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco, sul territorio ercolanese ne ricadono 22, dislocate in gran numero sul Miglio D’oro, un tempo Via Regia delle Calabrie. L’attenzione è posta sulla riqualificazione di una delle Ville del territorio ercolanese, Villa Giulio de la Ville.   Perchè la “Città dei Bambini e delle Bambine” Per la riqualificazione di Villa Giulio de la Ville si è pensato di progettare una “Città dei Bambini e delle Bambine”. Questa tipologia nasce dalla duplice esigenza di fornire un tipo di attrezzatura di cui il territorio ercolanese è attualmente sprovvisto, ed allo stesso tempo di far rivivere una delle zone più antiche e prestigiose della città. L’obiettivo è quello di creare un polo di attrazione ricreativo ed educativo per i piccoli della città, per dare la possibilità di un centro di opportunità ai bambini, e poter riqualificare una zona altrimenti degradata e destinata ad un abbandono infinito. All'interno di questa vera e propria piccola città, il bambino è seguito durante la sua formazione in modo da proiettare tutto questo verso l'esterno ossia nella Città, rendendola di conseguenza migliore, educando persone del domani più consapevoli delle grandi risorse che possiedono. L’obiettivo è quello di offrire dei servizi, affinchè gli abitanti trovino soddisfazione e senso di appartenenza al proprio territorio, imparando a rispettare il proprio passato, migliorando il presente e ottimizzando il futuro.

La “citta’ dei bambini e delle bambine” in villa Giulio de la Ville ad Ercolano / Buondonno, Emma. - (2011). (Intervento presentato al convegno INCONTRO TRA INNOVAZIONE, TECNOLOGIA E TRADIZIONE AMBIENTALE HABITAGE tenutosi a Villa Campolieto, Ercolano nel 24 Settembre 2011).

La “citta’ dei bambini e delle bambine” in villa Giulio de la Ville ad Ercolano

BUONDONNO, EMMA
2011

Abstract

Nell’anno accademico 2009/2010, nell’ambito del Laboratorio di Composizione Architettonica 3, del Corso di Laurea di Scienze dell’Architettura e del Laboratorio di Composizione Architettonica 3 del Corso di Laurea in Arredamento, Interno Architettonico e Design, svolti presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è posta l’attenzione sulla questione dei Centri Storici, in particolare sulla Città Stratificata di Ercolano. Ercolano si sviluppa storicamente lungo le basse pendici del Vesuvio, fino alla costa, nell’area attraversata dalla via Antiniana: alla sua stratificazione storica si associano valori paesistici ed ambientali che vanno salvaguardati nel pieno rispetto delle dinamiche evolutive connesse al vulcanismo. La sua collocazione rispetto a Napoli e al Vesuvio consente di individuarla come la principale porta di accesso al parco nazionale del Vesuvio Per Ercolano è necessario prevedere interventi finalizzati alla realizzazione del sistema integrato dei trasporti, al risanamento ambientale, alla tutela della stratificazione storica. Nell’ottica di un complessivo riequilibrio urbano, altri interventi dovranno riguardare la dotazione di attrezzature e servizi necessari per la popolazione residente e per lo sviluppo del settore turistico-culturale. Nella consapevolezza di tale condizione, gli studi universitari affrontano il tema dell’intervento in aree degradate all’interno della città storica affinché la composizione architettonica appropriata, anche di un singolo edificio e degli spazi contigui nelle relazioni con preesistenze naturali ed artificiali, possa assumere un ruolo decisivo nei processi di recupero urbano, capace di produrre effetti determinanti nel miglioramento dell’habitat. Nella città stratificata, il cuore della città, si trovano, oltre alla maggioranza della popolazione, anche tutti i luoghi di delizia della Città. Delle 122 ville vesuviane che appartengono all’Ente Ville Vesuviane, istituito nel 1976, comprese nei territori dei Comuni di Napoli, S. Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco, sul territorio ercolanese ne ricadono 22, dislocate in gran numero sul Miglio D’oro, un tempo Via Regia delle Calabrie. L’attenzione è posta sulla riqualificazione di una delle Ville del territorio ercolanese, Villa Giulio de la Ville.   Perchè la “Città dei Bambini e delle Bambine” Per la riqualificazione di Villa Giulio de la Ville si è pensato di progettare una “Città dei Bambini e delle Bambine”. Questa tipologia nasce dalla duplice esigenza di fornire un tipo di attrezzatura di cui il territorio ercolanese è attualmente sprovvisto, ed allo stesso tempo di far rivivere una delle zone più antiche e prestigiose della città. L’obiettivo è quello di creare un polo di attrazione ricreativo ed educativo per i piccoli della città, per dare la possibilità di un centro di opportunità ai bambini, e poter riqualificare una zona altrimenti degradata e destinata ad un abbandono infinito. All'interno di questa vera e propria piccola città, il bambino è seguito durante la sua formazione in modo da proiettare tutto questo verso l'esterno ossia nella Città, rendendola di conseguenza migliore, educando persone del domani più consapevoli delle grandi risorse che possiedono. L’obiettivo è quello di offrire dei servizi, affinchè gli abitanti trovino soddisfazione e senso di appartenenza al proprio territorio, imparando a rispettare il proprio passato, migliorando il presente e ottimizzando il futuro.
2011
La “citta’ dei bambini e delle bambine” in villa Giulio de la Ville ad Ercolano / Buondonno, Emma. - (2011). (Intervento presentato al convegno INCONTRO TRA INNOVAZIONE, TECNOLOGIA E TRADIZIONE AMBIENTALE HABITAGE tenutosi a Villa Campolieto, Ercolano nel 24 Settembre 2011).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/418178
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