La ricerca è mirata a sviluppare un metodo per eseguire la valutazione olistica del comfort, che sia atto a prendere in considerazione i numerosi agenti - stressori, fisici e psicologici - che agiscono sulle persone. Il metodo è basato su due principi innovativi: il primo scaturisce dall'osservazione che, com'è noto, il comfort è uno stato mentale, ed è quindi frutto di un complesso equilibrio che si evolve nel tempo e nello spazio a causa delle varie sensazioni, sia di carattere fisico che psicologico. In questo lavoro vengono perciò analizzati i tre tipi di comfort a mediatore energetico (visivo, uditivo e igrotermico), che vengono poi interfacciati con le caratteristiche demografiche e psicologiche dell'utenza, allo scopo di ottenere una stima del benessere che consideri il maggior numero di fattori. Il secondo principio parte dalla considerazione che spesso i metodi e i programmi per la valutazione del comfort necessitano di grandi quantità di parametri in ingresso, il cui prelievo è complicato, tanto per la capacità tecnica e di settore che il valutatore deve possedere, quanto per l'inaccessibilità del dato stesso, e che tale prelievo dilata notevolmente i tempi di implementazione, rendendo a volte inefficace l'intero protocollo; ciò appare soprattutto controproducente quando il metodo viene usato durante la fase di progettazione preliminare, in cui non sono a disposizione tempi e risorse economiche sufficienti ad intraprendere analisi specialistiche. Eseguendo una stima olistica, è invece possibile ridurre il numero delle variabili, in quanto si può sfruttare la spiccata ridondanza dei parametri. Un approccio integrale consente così di sviluppare metodi e strumenti in grado di ridurre quantità e qualità dei dati richiesti, semplificando ed abbreviando notevolmente le procedure di valutazione. Viene dunque in questa tesi sviluppato il metodo di verifica della bio-compatibilità quale agile sussidio al lavoro dell'Architetto: le condizioni ambientali al contorno che influenzano gli utenti nella percezione del comfort sono infatti strettamente dipendenti dagli elementi tecnici che definiscono lo spazio costruito, e quindi dai materiali che li compongono, dai loro sistemi di assemblaggio, dalla loro forma e posizione relativa. La scelta tra le diverse soluzioni progettuali deve quindi essere supportata da strumenti in grado di eseguire valutazioni complesse, che consentano da un lato di ottenere stime relative ai livelli prestazionali afferenti alla bio compatibilità, ma che dall'altro sappiano orientare la progettazione verso scelte eco-sostenibili, non solo attraverso l'impiego di sistemi passivi, ma anche e soprattutto grazie all'uso di strategie generali di pianificazione (forma, orientamento, distribuzione delle funzioni).

Metodi di verifica della Biocompatibilità nel progetto di Architettura. Un approccio integrale al Comfort / Francese, Dora; Bellia, Laura. - (2011).

Metodi di verifica della Biocompatibilità nel progetto di Architettura. Un approccio integrale al Comfort

FRANCESE, DORA;BELLIA, LAURA
2011

Abstract

La ricerca è mirata a sviluppare un metodo per eseguire la valutazione olistica del comfort, che sia atto a prendere in considerazione i numerosi agenti - stressori, fisici e psicologici - che agiscono sulle persone. Il metodo è basato su due principi innovativi: il primo scaturisce dall'osservazione che, com'è noto, il comfort è uno stato mentale, ed è quindi frutto di un complesso equilibrio che si evolve nel tempo e nello spazio a causa delle varie sensazioni, sia di carattere fisico che psicologico. In questo lavoro vengono perciò analizzati i tre tipi di comfort a mediatore energetico (visivo, uditivo e igrotermico), che vengono poi interfacciati con le caratteristiche demografiche e psicologiche dell'utenza, allo scopo di ottenere una stima del benessere che consideri il maggior numero di fattori. Il secondo principio parte dalla considerazione che spesso i metodi e i programmi per la valutazione del comfort necessitano di grandi quantità di parametri in ingresso, il cui prelievo è complicato, tanto per la capacità tecnica e di settore che il valutatore deve possedere, quanto per l'inaccessibilità del dato stesso, e che tale prelievo dilata notevolmente i tempi di implementazione, rendendo a volte inefficace l'intero protocollo; ciò appare soprattutto controproducente quando il metodo viene usato durante la fase di progettazione preliminare, in cui non sono a disposizione tempi e risorse economiche sufficienti ad intraprendere analisi specialistiche. Eseguendo una stima olistica, è invece possibile ridurre il numero delle variabili, in quanto si può sfruttare la spiccata ridondanza dei parametri. Un approccio integrale consente così di sviluppare metodi e strumenti in grado di ridurre quantità e qualità dei dati richiesti, semplificando ed abbreviando notevolmente le procedure di valutazione. Viene dunque in questa tesi sviluppato il metodo di verifica della bio-compatibilità quale agile sussidio al lavoro dell'Architetto: le condizioni ambientali al contorno che influenzano gli utenti nella percezione del comfort sono infatti strettamente dipendenti dagli elementi tecnici che definiscono lo spazio costruito, e quindi dai materiali che li compongono, dai loro sistemi di assemblaggio, dalla loro forma e posizione relativa. La scelta tra le diverse soluzioni progettuali deve quindi essere supportata da strumenti in grado di eseguire valutazioni complesse, che consentano da un lato di ottenere stime relative ai livelli prestazionali afferenti alla bio compatibilità, ma che dall'altro sappiano orientare la progettazione verso scelte eco-sostenibili, non solo attraverso l'impiego di sistemi passivi, ma anche e soprattutto grazie all'uso di strategie generali di pianificazione (forma, orientamento, distribuzione delle funzioni).
2011
Metodi di verifica della Biocompatibilità nel progetto di Architettura. Un approccio integrale al Comfort / Francese, Dora; Bellia, Laura. - (2011).
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