La continuità dei trattamenti con farmaci antipsicotici rappresenta un’importante elemento prognostico nell’evoluzione dei disturbi psicotici e segnatamente della schizofrenia. Tuttavia interruzioni e periodi di vacanza terapeutica possono causare modifiche della traiettoria del quadro clinico e determinare “ricadute” con progressivo peggioramento della sintomatologia psicotica. Nonostante la criticità della durata del trattamento e della necessità di continuità del trattamento stesso, l’impatto del trattamento continuativo con farmaci antipsicotici sul sistema nervoso centrale è ad oggi poco noto in particolare per le ricadute sulla risposta al trattamento e la comparsa di resistenza. Meccanismi recettoriali pre e post sinaptici dopaminergici sono probabilmente fondamentali sia nella risposta al trattamento sia nell’insorgenza di progressiva ridotta risposta. Tra i meccanismi molecolari la transizione dei recettori D2R dallo stato a bassa affinità a quello ad alta affinità rappresenta il meccanismo patogenetico più studiato. per spiegare la ridotta risposta al trattamento.

Neurobiologia dei tempi della terapia antipsicotica: impatto molecolare dei trattamenti continuativi e intermittenti / DE BARTOLOMEIS, Andrea. - (2010). (Intervento presentato al convegno Il lato oscuro degli antipsicotici: coinvolgimento dei meccanismi glutammatergici tenutosi a Cagliari nel 18-21 novembre 2010).

Neurobiologia dei tempi della terapia antipsicotica: impatto molecolare dei trattamenti continuativi e intermittenti

DE BARTOLOMEIS, ANDREA
2010

Abstract

La continuità dei trattamenti con farmaci antipsicotici rappresenta un’importante elemento prognostico nell’evoluzione dei disturbi psicotici e segnatamente della schizofrenia. Tuttavia interruzioni e periodi di vacanza terapeutica possono causare modifiche della traiettoria del quadro clinico e determinare “ricadute” con progressivo peggioramento della sintomatologia psicotica. Nonostante la criticità della durata del trattamento e della necessità di continuità del trattamento stesso, l’impatto del trattamento continuativo con farmaci antipsicotici sul sistema nervoso centrale è ad oggi poco noto in particolare per le ricadute sulla risposta al trattamento e la comparsa di resistenza. Meccanismi recettoriali pre e post sinaptici dopaminergici sono probabilmente fondamentali sia nella risposta al trattamento sia nell’insorgenza di progressiva ridotta risposta. Tra i meccanismi molecolari la transizione dei recettori D2R dallo stato a bassa affinità a quello ad alta affinità rappresenta il meccanismo patogenetico più studiato. per spiegare la ridotta risposta al trattamento.
2010
Neurobiologia dei tempi della terapia antipsicotica: impatto molecolare dei trattamenti continuativi e intermittenti / DE BARTOLOMEIS, Andrea. - (2010). (Intervento presentato al convegno Il lato oscuro degli antipsicotici: coinvolgimento dei meccanismi glutammatergici tenutosi a Cagliari nel 18-21 novembre 2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/417501
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