I tumori testa-collo: indicazioni diagnostiche con l’ausilio PET-TC

I TUMORI TESTA - COLLO: INDICAZIONI DIAGNOSTICHE CON L’AUSILIO DELLA PET-TC A.M. Di Lullo(1), M. Mesolella*(2), V. Cappello(3), E. Cantone (4), A. Marino(5), N. Accardo (6), M. Cavaliere (7), M. Iengo(8) (1), (2), (3), (4), (5), (6), (7), (8): Dipartimento Assistenziale di Otorinolaringoiatria e Scienze Affini, Direttore Prof. M. Iengo, Facoltà di Medicina e Chirurgia “Federico II” INTRODUZIONE- I tumori Testa-Collo rappresentano il 7% di tutti i tumori maligni e il carcinoma della laringe è il più frequente. La loro evoluzione è caratterizzata da invasione delle strutture adiacenti, metastasi ai linfonodi regionali, a distanza o senza localizzazione primitiva. Ne consegue la necessità per la loro stadiazione di un approccio multidisciplinare che integri indagini cliniche e strumentali come la PET/TC, con le sue immagini multimodali funzionali(PET) e morfologiche(TC). MATERIALI E METODI- Nel nostro studio sono messi a confronto i dati della stadiazione clinica e quelli derivati dalla PET- TC in 13 pazienti di competenza otorinolaringoiatrica (11M e 2F), età media 66 aa, ricoverati presso il nostro DAS per ca squamocellulare del distretto testa-collo. La sede primitiva del tumore era in 6 casi laringe, in 2 orofaringe, in 4 cavo orale ed 1 caso a sede primitiva sconosciuta. Dei 13, 12 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico (7 Pull-trough, 4 Laringectomie Totali ed 1 ricostruttiva) ed 1 trattato con RT/CHT. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a PET-TC: 8 casi prima del trattamento chirurgico (1cordectomia laser a CO2; 2laringectomie totali; 5pull-through), 4 dopo l’intervento (1pull-through; 1laringectomia totale; 1laringectomia ricostruttiva; 1pull-through+CHT), 1 paziente è stato studiato prima e dopo ciclo di radio-chemioterapia. La valutazione dei dati relativi alle immagini acquisite è stata effettuata calcolando lo standardized uptake value (SUV). RISULTATI/CONCLUSIONI- Al follow-up dopo 6-12 mesi abbiamo riscontrato 2 casi di recidiva tra i pz operati (1Pull-through e 1LT). Tra i pz stadiati con PET-TC prima dell’intervento abbiamo evidenziato un F-, non avendo la PET-TC identificato, poiché mascherati da un grande tumore primitivo, 2 piccoli linfonodi metastatizzati evidenziati poi all’esame istologico; inoltre non abbiamo rilevato metastasi a distanza in un pz con 2 noduli polmonari ma SUV=0 e abbiamo identificato la sede primitiva occulta di tumore in un pz con linfadenopatie LC alla TC. In 4 casi abbiamo valutato la presenza di recidive o tumore residuo locoregionale dopo intervento rilevando casi con aree di diffusa disomogeneità tessutale cui non corrispondeva patologico accumulo del tracciante e casi con aree di intensa e disomogenea captazione del tracciante (SUV=8) nei quali una successiva biopsia ha mostrato una semplice granulazione (F+). In 1 caso la PET-TC è stata eseguita in un pz con tumore laringeo inoperabile (T3N2M1) prima e dopo RT/CHT mostrando netta diminuzione del SUV a livello laringeo e non significativo accumulo a livello del parenchima polmonare e cutaneo, sedi di metastasi. La sensibilità e la specificità della PET-TC nel nostro studio sono state del 92%, con un F+ ed un F-. La nostra esperienza ribadisce l’utilità della PET-TC nella valutazione dei pz con tumori testa-collo in quanto combina i dettagli anatomici della TC con quelli metabolici della PET in una singola immagine, incrementando l’accuratezza della stadiazione iniziale.