Negli ultimi decenni del XVIII secolo il nesso tra la cultura dei Lumi e l’emergere di un nuovo lessico politico appare un dato estremamente significativo anche per la realtà napoletana dove, nel confronto con l’antica tradizione giusnaturalistica e con quanto scaturiva dagli avvenimenti politici coevi (a partire dalla rivoluzione americana), furono gettate le basi per la rielaborazione di concetti di lunga tradizione e attribuzione di significati nuovi a parole antiche. Approfondendo l’analisi delle connessioni tra cultura, economia e morale, attraverso l’esame delle edizioni napoletane degli scritti di Melon, Pufendorf, Carli e Schmidt d’Avenstein – stimolate direttamente o indirettamente da Antonio Genovesi – e delle opere di autori locali come Francescantonio Grimaldi, , si è inteso focalizzare l’attenzione sulla fondamentale questione dell’eguaglianza e delle implicazioni di questa con il tema della proprietà e degli auspicati o negati limiti all’appropriazione, aspetto, quest’ultimo, assolutamente centrale nella concreta dinamica socio-economica del Mezzogiorno tardo settecentesco.
«Uguaglianza» e «proprietà»: il nuovo lessico politico nel tardo Illuminismo napoletano / Matarazzo, Pasquale. - (2011), pp. 109-137.
«Uguaglianza» e «proprietà»: il nuovo lessico politico nel tardo Illuminismo napoletano.
MATARAZZO, PASQUALE
2011
Abstract
Negli ultimi decenni del XVIII secolo il nesso tra la cultura dei Lumi e l’emergere di un nuovo lessico politico appare un dato estremamente significativo anche per la realtà napoletana dove, nel confronto con l’antica tradizione giusnaturalistica e con quanto scaturiva dagli avvenimenti politici coevi (a partire dalla rivoluzione americana), furono gettate le basi per la rielaborazione di concetti di lunga tradizione e attribuzione di significati nuovi a parole antiche. Approfondendo l’analisi delle connessioni tra cultura, economia e morale, attraverso l’esame delle edizioni napoletane degli scritti di Melon, Pufendorf, Carli e Schmidt d’Avenstein – stimolate direttamente o indirettamente da Antonio Genovesi – e delle opere di autori locali come Francescantonio Grimaldi, , si è inteso focalizzare l’attenzione sulla fondamentale questione dell’eguaglianza e delle implicazioni di questa con il tema della proprietà e degli auspicati o negati limiti all’appropriazione, aspetto, quest’ultimo, assolutamente centrale nella concreta dinamica socio-economica del Mezzogiorno tardo settecentesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.