Il progetto di ricerca intende affrontare in modo sperimentale il tema del miglioramento dell’accessibilità del sito archeologico di Pompei. Tale miglioramento verrà inteso nel senso ampio di adeguamento, non solo all’istanza del superamento delle barriere architettoniche e percettive, ma anche a quella più generale della valorizzazione del sito, con il miglioramento dei servizi per la sicurezza, il comfort, e per una percezione consapevole e informata dell’area archeologica pompeiana, tra le più visitate al mondo. Obiettivo della ricerca sarà – dopo un’attenta fase di analisi critica della letteratura e della normativa sul tema in Italia e all’estero e una ricognizione sul campo che restituirà lo stato dei luoghi e ne evidenzierà le criticità – arrivare a formulare delle linee metodologiche di intervento per il miglioramento dell’accessibilità e della valorizzazione del sito, che possano costituire delle Buone pratiche di riferimento anche per casi analoghi in Italia e all’estero. La composizione del gruppo di ricerca e la selezione delle competenze individuate – tra docenti e ricercatori afferenti al polo delle Scienze e tecnologie – sono strettamente connesse al tema di ricerca proposto, che richiede, peraltro, un’ampia interdisciplinarietà. Esse partono da una componente di Restauro architettonico (ICAR 19), dal momento che il tema dell’accessibilità del patrimonio storico è da ritenersi uno degli aspetti del più ampio progetto di restauro e valorizzazione, ma includono in modo significativo gli apporti della Storia dell’Architettura (ICAR 18), che aiuterà a leggere la struttura urbana e architettonica della città antica e a motivare le scelte e i criteri per l’intervento; della Progettazione architettonica e urbana (ICAR 14) e del Design (ICAR 16), per quanto attiene lo studio degli inserimenti contemporanei per l’adeguamento, che rispondano alle istanze di compatibilità e reversibilità necessarie per la conservazione della fragile materia antica della Pompei archeologica, ma che tengano alta la qualità progettuale degli esiti. All’interno del quadro delle competenze coinvolte un ruolo importante avrà anche l’Ingegneria dei materiali (ING-IND 22 e 23) e quella strutturale (ICAR 09), in modo da affrontare in via sperimentale lo studio del comportamento dei materiali e delle strutture antiche e garantire la sicurezza statica e la compatibilità materica delle nuove soluzioni proposte. La storia dei restauri condotti a Pompei nell’ultimo secolo ha, infatti, dimostrato che l’accostamento di materiali 21 incompatibili o non sufficientemente sperimentati alla “prova del tempo” ha costituito una delle principali fonti di degrado dei resti archeologici, o, addirittura, dei crolli, verificatisi recentemente, di intere parti di antiche Domus. Gli aspetti legati alla valutazione economica degli adeguamenti e alla valutazione del miglioramento dovuto alla più generale valorizzazione del sito verranno presi in considerazione nella ricerca, dagli esperti di economia dei beni culturali coinvolti nel gruppo di ricerca. Fondamentale per lo svolgimento della ricerca sarà, inoltre, la collaborazione con gli Istituti di Tutela che si occupano istituzionalmente della conservazione del sito archeologico (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, la Direzione Regionale per i beni culturali della Campania, la Soprintendenza archeologica di Pompei, etc.), i cui funzionari potranno essere coinvolti, con le loro specifiche competenze ed esperienze sul sito, in qualità di esperti esterni.

Pompei accessibile: Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico / Picone, Renata. - (2011). (Intervento presentato al convegno Pompei accessibile: Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico nel giugno 2011).

Pompei accessibile: Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico

PICONE, RENATA
2011

Abstract

Il progetto di ricerca intende affrontare in modo sperimentale il tema del miglioramento dell’accessibilità del sito archeologico di Pompei. Tale miglioramento verrà inteso nel senso ampio di adeguamento, non solo all’istanza del superamento delle barriere architettoniche e percettive, ma anche a quella più generale della valorizzazione del sito, con il miglioramento dei servizi per la sicurezza, il comfort, e per una percezione consapevole e informata dell’area archeologica pompeiana, tra le più visitate al mondo. Obiettivo della ricerca sarà – dopo un’attenta fase di analisi critica della letteratura e della normativa sul tema in Italia e all’estero e una ricognizione sul campo che restituirà lo stato dei luoghi e ne evidenzierà le criticità – arrivare a formulare delle linee metodologiche di intervento per il miglioramento dell’accessibilità e della valorizzazione del sito, che possano costituire delle Buone pratiche di riferimento anche per casi analoghi in Italia e all’estero. La composizione del gruppo di ricerca e la selezione delle competenze individuate – tra docenti e ricercatori afferenti al polo delle Scienze e tecnologie – sono strettamente connesse al tema di ricerca proposto, che richiede, peraltro, un’ampia interdisciplinarietà. Esse partono da una componente di Restauro architettonico (ICAR 19), dal momento che il tema dell’accessibilità del patrimonio storico è da ritenersi uno degli aspetti del più ampio progetto di restauro e valorizzazione, ma includono in modo significativo gli apporti della Storia dell’Architettura (ICAR 18), che aiuterà a leggere la struttura urbana e architettonica della città antica e a motivare le scelte e i criteri per l’intervento; della Progettazione architettonica e urbana (ICAR 14) e del Design (ICAR 16), per quanto attiene lo studio degli inserimenti contemporanei per l’adeguamento, che rispondano alle istanze di compatibilità e reversibilità necessarie per la conservazione della fragile materia antica della Pompei archeologica, ma che tengano alta la qualità progettuale degli esiti. All’interno del quadro delle competenze coinvolte un ruolo importante avrà anche l’Ingegneria dei materiali (ING-IND 22 e 23) e quella strutturale (ICAR 09), in modo da affrontare in via sperimentale lo studio del comportamento dei materiali e delle strutture antiche e garantire la sicurezza statica e la compatibilità materica delle nuove soluzioni proposte. La storia dei restauri condotti a Pompei nell’ultimo secolo ha, infatti, dimostrato che l’accostamento di materiali 21 incompatibili o non sufficientemente sperimentati alla “prova del tempo” ha costituito una delle principali fonti di degrado dei resti archeologici, o, addirittura, dei crolli, verificatisi recentemente, di intere parti di antiche Domus. Gli aspetti legati alla valutazione economica degli adeguamenti e alla valutazione del miglioramento dovuto alla più generale valorizzazione del sito verranno presi in considerazione nella ricerca, dagli esperti di economia dei beni culturali coinvolti nel gruppo di ricerca. Fondamentale per lo svolgimento della ricerca sarà, inoltre, la collaborazione con gli Istituti di Tutela che si occupano istituzionalmente della conservazione del sito archeologico (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, la Direzione Regionale per i beni culturali della Campania, la Soprintendenza archeologica di Pompei, etc.), i cui funzionari potranno essere coinvolti, con le loro specifiche competenze ed esperienze sul sito, in qualità di esperti esterni.
2011
Pompei accessibile: Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico / Picone, Renata. - (2011). (Intervento presentato al convegno Pompei accessibile: Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico nel giugno 2011).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/404418
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