Questo scritto è il resoconto del risultato di una ricerca sul possibile recupero degli ultimi edifici delle Vele di Scampia oggi ancora esistenti e della individuazione dei principi operativi per una metodologia volta ad attivarne il processo di riqualificazione. Il tema che la ricerca pone all’attenzione non è il recupero del singolo manufatto edilizio, ne la tabula rasa con la demolizione delle ultime Vele ancora in piedi, ma è la costruzione fisica di un sistema di nuove relazioni funzionali, spaziali, sociali che nel loro insieme recuperano gli edifici e li unificano con i frammenti edilizi, le diversità funzionali, e le marginalità sociali oggi esistenti su questo territorio. Il riuso è una pratica edilizia ed urbana antica che trova esempi nella storia della città dalle trasformazioni del Palazzo di Diocleziano a Spalato fino ai recenti Gasometri trasformati in abitazioni a Vienna. Il riuso come strategia di recupero ambientale si basa sull’analisi ed utilizzo di alcune caratteristiche significative alcune di queste già presenti nell’area oggetto della ricerca. Sostenibilità. Il riuso, quindi, come ricerca ma anche come proposta concreta di riconfigurazione delle periferie urbane, perché è una azione più sostenibile rispetto alla demolizione e ricostruzione. Recuperare i singoli edifici delle Vele perchè diventino elementi fondativi di un nuovo isolato urbano sostenibile. Densità. Contro la città della dispersione e del consumo dei terreni e delle risorse l’idea sostenibile per la città contemporanea è la città compatta ad alta densità. Le vele sono edifici ad alta densità che interpretano il principio di concentrare e non disperdere. Tracciato. Il ridisegno del lotto per trasformarlo in isolato avviene attraverso l’introduzione di un nuovo tracciato urbano formato dalle trame delle giaciture esistenti delle Vele unite alle direttrici insediative del nuovo tessuto urbano che viene esteso fino ai confini del lotto. Spazi intermedi e senso di appartenenza. Il nuovo tracciato da vita ad una molteplicità di spazi urbani tipici della cultura ed ambiente mediterraneo: corti, percorsi pedonali, strade, slarghi, portici, tetti giardino, ricostruendo senso di identità ed appartenenza al luogo. Trasformazione della tipologia e delle funzioni. La macrostruttura urbana delle Vele viene trasformata: da edificio a doppio corpo diventa un insieme di edifici in linea affiancandosi l’uno all’altro formano un sistema di corti interne intorno alle quali si aggregano dei veri e propri condomini. Ri-progettare quindi non come azione di riserva ma come possibilità e pratica alternativa agli eccessi ed agli sprechi del nuovo. Una opportunità epocale come sostiene Jeremy Rifkin parlando del riuso dei vecchi manufatti che costituiranno i più importanti luoghi del vivere contemporaneo e di produzione di energia.

Proposta di recupero delle Vele: soluzione A / Szaniszlo', Gabriele. - STAMPA. - (2010), pp. 85-99.

Proposta di recupero delle Vele: soluzione A

SZANISZLO', GABRIELE
2010

Abstract

Questo scritto è il resoconto del risultato di una ricerca sul possibile recupero degli ultimi edifici delle Vele di Scampia oggi ancora esistenti e della individuazione dei principi operativi per una metodologia volta ad attivarne il processo di riqualificazione. Il tema che la ricerca pone all’attenzione non è il recupero del singolo manufatto edilizio, ne la tabula rasa con la demolizione delle ultime Vele ancora in piedi, ma è la costruzione fisica di un sistema di nuove relazioni funzionali, spaziali, sociali che nel loro insieme recuperano gli edifici e li unificano con i frammenti edilizi, le diversità funzionali, e le marginalità sociali oggi esistenti su questo territorio. Il riuso è una pratica edilizia ed urbana antica che trova esempi nella storia della città dalle trasformazioni del Palazzo di Diocleziano a Spalato fino ai recenti Gasometri trasformati in abitazioni a Vienna. Il riuso come strategia di recupero ambientale si basa sull’analisi ed utilizzo di alcune caratteristiche significative alcune di queste già presenti nell’area oggetto della ricerca. Sostenibilità. Il riuso, quindi, come ricerca ma anche come proposta concreta di riconfigurazione delle periferie urbane, perché è una azione più sostenibile rispetto alla demolizione e ricostruzione. Recuperare i singoli edifici delle Vele perchè diventino elementi fondativi di un nuovo isolato urbano sostenibile. Densità. Contro la città della dispersione e del consumo dei terreni e delle risorse l’idea sostenibile per la città contemporanea è la città compatta ad alta densità. Le vele sono edifici ad alta densità che interpretano il principio di concentrare e non disperdere. Tracciato. Il ridisegno del lotto per trasformarlo in isolato avviene attraverso l’introduzione di un nuovo tracciato urbano formato dalle trame delle giaciture esistenti delle Vele unite alle direttrici insediative del nuovo tessuto urbano che viene esteso fino ai confini del lotto. Spazi intermedi e senso di appartenenza. Il nuovo tracciato da vita ad una molteplicità di spazi urbani tipici della cultura ed ambiente mediterraneo: corti, percorsi pedonali, strade, slarghi, portici, tetti giardino, ricostruendo senso di identità ed appartenenza al luogo. Trasformazione della tipologia e delle funzioni. La macrostruttura urbana delle Vele viene trasformata: da edificio a doppio corpo diventa un insieme di edifici in linea affiancandosi l’uno all’altro formano un sistema di corti interne intorno alle quali si aggregano dei veri e propri condomini. Ri-progettare quindi non come azione di riserva ma come possibilità e pratica alternativa agli eccessi ed agli sprechi del nuovo. Una opportunità epocale come sostiene Jeremy Rifkin parlando del riuso dei vecchi manufatti che costituiranno i più importanti luoghi del vivere contemporaneo e di produzione di energia.
2010
9788874315079
Proposta di recupero delle Vele: soluzione A / Szaniszlo', Gabriele. - STAMPA. - (2010), pp. 85-99.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/398536
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