La psicologia dello sport è un’area della psicologia in cui confluiscono numerose discipline e che trova le sue radici sia nelle scienze dello sport e del movimento e sia nella psicologia stessa. Costituisce una giovane disciplina che si presenta come una specifica area teorico-applicativa della psicologia di cui ha fatto propri modelli teorici e strumenti e interessa un vasto dominio di indagine e di applicazione. Trae ispirazione e si avvale dei contributi di diverse aree della Psicologia, delle Scienze Motorie e della Sociologia, Medicina, Pedagogia, adattandoli allo specifico campo applicativo. L’interesse per il rapporto mente-corpo nello sport affonda le proprie radici in un lontano passato.La psicologia dello sport articola il suo intervento attraverso 4 settori: la ricerca, l’applicazione, la didattica, la diffusione. Per quanto riguarda lo sport ad alto livello, ambito in cui l’obiettivo principale è l’ottimizzazione della performance, lo psicologo dello sport si trova a lavorare con il singolo atleta e/o con la squadra, su dimensioni quali: concentrazione, attenzione, motivazione, gestione delle emozioni, della vittoria e della sconfitta, attivazione. L’altro campo di applicazione della psicologia dello sport assume l’attività fisica quale veicolo di benessere fisico, psicologico e sociale. Una buona pratica sportiva si accompagna a livelli di benessere psico-fisico soddisfacenti, costituisce una valida azione preventiva nei confronti di numerose patologie e, in particolare, nell’ambito dell’età evolutiva, rappresenta una determinante esperienza di crescita individuale e di socializzazione, favorendo la risoluzione dei principali compiti di sviluppo dell’adolescenza legati alla definizione dell’identità e alla ridefinizione delle relazioni, attraverso il potenziamento delle proprie rappresentazioni di sé, l’autostima, la fiducia e, in ultima analisi, un significativo rapporto con il mondo esterno. Trasversalmente il ruolo dello psicologo dello sport è centrale nella prevenzione del drop out sportivo.

Ruolo e funzioni dello psicologo sportivo. Il drop out / SCOTTO DI LUZIO, Silvia. - (2010). (Intervento presentato al convegno Time Out: la psicologia entra in campo Aspetti teorico pratici di psicologia dello sport tenutosi a Palabarbuto, Napoli nel 16 novembre).

Ruolo e funzioni dello psicologo sportivo. Il drop out

SCOTTO DI LUZIO, SILVIA
2010

Abstract

La psicologia dello sport è un’area della psicologia in cui confluiscono numerose discipline e che trova le sue radici sia nelle scienze dello sport e del movimento e sia nella psicologia stessa. Costituisce una giovane disciplina che si presenta come una specifica area teorico-applicativa della psicologia di cui ha fatto propri modelli teorici e strumenti e interessa un vasto dominio di indagine e di applicazione. Trae ispirazione e si avvale dei contributi di diverse aree della Psicologia, delle Scienze Motorie e della Sociologia, Medicina, Pedagogia, adattandoli allo specifico campo applicativo. L’interesse per il rapporto mente-corpo nello sport affonda le proprie radici in un lontano passato.La psicologia dello sport articola il suo intervento attraverso 4 settori: la ricerca, l’applicazione, la didattica, la diffusione. Per quanto riguarda lo sport ad alto livello, ambito in cui l’obiettivo principale è l’ottimizzazione della performance, lo psicologo dello sport si trova a lavorare con il singolo atleta e/o con la squadra, su dimensioni quali: concentrazione, attenzione, motivazione, gestione delle emozioni, della vittoria e della sconfitta, attivazione. L’altro campo di applicazione della psicologia dello sport assume l’attività fisica quale veicolo di benessere fisico, psicologico e sociale. Una buona pratica sportiva si accompagna a livelli di benessere psico-fisico soddisfacenti, costituisce una valida azione preventiva nei confronti di numerose patologie e, in particolare, nell’ambito dell’età evolutiva, rappresenta una determinante esperienza di crescita individuale e di socializzazione, favorendo la risoluzione dei principali compiti di sviluppo dell’adolescenza legati alla definizione dell’identità e alla ridefinizione delle relazioni, attraverso il potenziamento delle proprie rappresentazioni di sé, l’autostima, la fiducia e, in ultima analisi, un significativo rapporto con il mondo esterno. Trasversalmente il ruolo dello psicologo dello sport è centrale nella prevenzione del drop out sportivo.
2010
Ruolo e funzioni dello psicologo sportivo. Il drop out / SCOTTO DI LUZIO, Silvia. - (2010). (Intervento presentato al convegno Time Out: la psicologia entra in campo Aspetti teorico pratici di psicologia dello sport tenutosi a Palabarbuto, Napoli nel 16 novembre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/393934
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