L’obiettivo del contributo è quello di verificare in quali condizioni il contatto con realtà più aperte e più evolute, dove vi è un maggiore impegno istituzionale in materia di parità di genere, possa attivare processi di mutamento nei ruoli di genere. Il paper analizza questo tema a partire dall’analisi di interviste biografico-narrative raccolte in Italia nell’ambito del progetto Euroidentities (VII Programma Quadro EU). In particolare, si tratta di interviste a donne e a gay, che hanno avuto esperienze biografiche significative in altri paesi europei, per ragioni di studio, di lavoro o anche perché coinvolti in coppie miste. Il contributo offre una lettura dei processi di mutamento sociale “Bottom-up” e cioè a partire dall’esperienza dei soggetti. Essa intende anche mostrare che la mobilità da contesti comunitari di tipo tradizionale a contesti socio-culturali più evoluti non implica necessariamente la possibilità per le donne di superare il ruolo tradizionale di moglie/madre e per gli omosessuali di liberarsi dello stigma del deviante. Sono infatti necessarie risorse specifiche in termini di capitale culturale e sociale.
Europe and gender: mobility in space, in time and in identities / Spano', Antonella; P., Musella; E., Perone. - (2010). (Intervento presentato al convegno Sociology on the move tenutosi a The Swedesh exhibition and congress centre in Gotteborg nel 11-17 Luglio 2010).
Europe and gender: mobility in space, in time and in identities
SPANO', ANTONELLA;
2010
Abstract
L’obiettivo del contributo è quello di verificare in quali condizioni il contatto con realtà più aperte e più evolute, dove vi è un maggiore impegno istituzionale in materia di parità di genere, possa attivare processi di mutamento nei ruoli di genere. Il paper analizza questo tema a partire dall’analisi di interviste biografico-narrative raccolte in Italia nell’ambito del progetto Euroidentities (VII Programma Quadro EU). In particolare, si tratta di interviste a donne e a gay, che hanno avuto esperienze biografiche significative in altri paesi europei, per ragioni di studio, di lavoro o anche perché coinvolti in coppie miste. Il contributo offre una lettura dei processi di mutamento sociale “Bottom-up” e cioè a partire dall’esperienza dei soggetti. Essa intende anche mostrare che la mobilità da contesti comunitari di tipo tradizionale a contesti socio-culturali più evoluti non implica necessariamente la possibilità per le donne di superare il ruolo tradizionale di moglie/madre e per gli omosessuali di liberarsi dello stigma del deviante. Sono infatti necessarie risorse specifiche in termini di capitale culturale e sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.