Obiettivo di questa relazione di apertura della XLVII Riunione Scientitica della SIEDS è fornire un dettagliato quadro di riferimento relativamente alle migrazioni internazionali che hanno interessato il continente europeo nell'ultimo decennio. La prospettiva utilizzata è quella della comparazione internazionale distinguendo tra vecchi e nuovi paesi di accoglimento dell'Europa occidentale (paesi dell'Ue a 15 più Norvegia e Svizzera). Particolare attenzione è rivolta ai flussi migratori aventi origine nei paesi dell'Europa centrale e orientale, sottolineando il peso assunto dagli spostamenti est-sud ed est-nord, che spesso si realizzano all'interno dei confini dell'Unione. Particolare attenzione è rivolta quindi ai paesi di accoglimento dell'Europa meridionale (Italia, Spagna, Grecia e Portogallo) e dell'Europa settentrionale (soprattutto, Regno Unito e Irlanda) che negli ultimi anni sono diventati i principali poli di attrazione dei flussi provenienti dall'Europa centro-orientale e dai paesi meno sviluppati del pianeta. Un'analisi dettagliata delle statistiche disponibili e dei loro limiti di attendibilità e comparabilità consente di tracciare un quadro realistico delle tendenze recenti, permettendo di evidenziare gli elementi di continuità e quelli di discontinuità rispetto alle migrazioni internazionali del passato.
Le migrazioni internazionali in Europa nel primo decennio del XXI secolo / Strozza, Salvatore. - (2010). (Intervento presentato al convegno Un mondo in movimento: approccio multidisciplinare ai fenomeni migratori - XLVII Riunione Scientifica della Società Italiana di Economia Demografia e Statistica (SIEDS) tenutosi a Milano - Università degli studi di Milano Bicocca nel 27-29 maggio 2010).
Le migrazioni internazionali in Europa nel primo decennio del XXI secolo
STROZZA, SALVATORE
2010
Abstract
Obiettivo di questa relazione di apertura della XLVII Riunione Scientitica della SIEDS è fornire un dettagliato quadro di riferimento relativamente alle migrazioni internazionali che hanno interessato il continente europeo nell'ultimo decennio. La prospettiva utilizzata è quella della comparazione internazionale distinguendo tra vecchi e nuovi paesi di accoglimento dell'Europa occidentale (paesi dell'Ue a 15 più Norvegia e Svizzera). Particolare attenzione è rivolta ai flussi migratori aventi origine nei paesi dell'Europa centrale e orientale, sottolineando il peso assunto dagli spostamenti est-sud ed est-nord, che spesso si realizzano all'interno dei confini dell'Unione. Particolare attenzione è rivolta quindi ai paesi di accoglimento dell'Europa meridionale (Italia, Spagna, Grecia e Portogallo) e dell'Europa settentrionale (soprattutto, Regno Unito e Irlanda) che negli ultimi anni sono diventati i principali poli di attrazione dei flussi provenienti dall'Europa centro-orientale e dai paesi meno sviluppati del pianeta. Un'analisi dettagliata delle statistiche disponibili e dei loro limiti di attendibilità e comparabilità consente di tracciare un quadro realistico delle tendenze recenti, permettendo di evidenziare gli elementi di continuità e quelli di discontinuità rispetto alle migrazioni internazionali del passato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.