L'intervento documenta una attività di ricerca che mira a individuare e studiare i casi nei quali alla strada sia attribuibile il valore di bene culturale, un valore che può e deve riconoscersi ai tracciati quando sia possibile leggere in essi una relazione con le tradizioni architettoniche o con la sedimentazione storica dei luoghi che attraversano: in tal senso la strada è letta non tanto e non solo come opera di ingegneria ma come Architettura. Obiettivo della ricerca è la costruzione di un Atlante delle strade italiane che costituiscono ancora una lezione dalla quale apprendere e per le quali la descrizione dei caratteri possa costituire una traccia per qualsiasi nuovo intervento. L’inerzia della geografia, dei fatti naturali, della forma immanente della terra si relaziona e si modifica dialetticamente con i paradigmi ideali delle strutture d’ordine che presiedono alle costruzioni artificiali che a loro volta si declinano, si adattano alle particolarità dei siti. L’obiettivo generale dell’ordinamento del territorio è proprio quello di attuare - mediante alcune trasformazioni fisiche a carattere generale e strutturale e a carattere locale - il passaggio non solo semantico ma reale, concreto tra i siti ed i luoghi, in vista dell’abitare. La coerenza tra la descrizione del territorio e la sua infrastrutturazione garantisce alla costruzione umana una sua consistenza e una sua permanenza. L’Atlante è costituito da due Sezioni. La prima è quella delle Grandi Strade Territoriali: quelle che affondano le loro radici e sono inscritte nella grande costruzione infrastrutturale del territorio di età romana (strade consolari e sistema centuriale) e che oggi ricalcano, in parte o in tutto, i grandi tracciati dell’antichità. La seconda sezione è quella delle Strade ‘costruite con’ il Paesaggio: quelle strade nelle quali una particolare morfologia di un territorio determina la forma ed il tracciato della strada. Queste strade possono diventare ‘oggetto’ di fruizione estetica in quanto spesso caratterizzate da soluzioni eccezionali lungo i tracciati stradali ma sono anche, in un certo senso, ‘soggetto’, forse inedito, di fruizione estetica in quanto, dal loro tracciato si determinano modalità di visione del paesaggio prima sconosciute.

La strada e l'architettura / Visconti, Federica. - (2010). (Intervento presentato al convegno abitare il futuro tenutosi a napoli, dipartimneto di progettazione urbana e di urbanistica, università degli studi di napoli federico II nel 13-14 dicembre 2010).

La strada e l'architettura

VISCONTI, FEDERICA
2010

Abstract

L'intervento documenta una attività di ricerca che mira a individuare e studiare i casi nei quali alla strada sia attribuibile il valore di bene culturale, un valore che può e deve riconoscersi ai tracciati quando sia possibile leggere in essi una relazione con le tradizioni architettoniche o con la sedimentazione storica dei luoghi che attraversano: in tal senso la strada è letta non tanto e non solo come opera di ingegneria ma come Architettura. Obiettivo della ricerca è la costruzione di un Atlante delle strade italiane che costituiscono ancora una lezione dalla quale apprendere e per le quali la descrizione dei caratteri possa costituire una traccia per qualsiasi nuovo intervento. L’inerzia della geografia, dei fatti naturali, della forma immanente della terra si relaziona e si modifica dialetticamente con i paradigmi ideali delle strutture d’ordine che presiedono alle costruzioni artificiali che a loro volta si declinano, si adattano alle particolarità dei siti. L’obiettivo generale dell’ordinamento del territorio è proprio quello di attuare - mediante alcune trasformazioni fisiche a carattere generale e strutturale e a carattere locale - il passaggio non solo semantico ma reale, concreto tra i siti ed i luoghi, in vista dell’abitare. La coerenza tra la descrizione del territorio e la sua infrastrutturazione garantisce alla costruzione umana una sua consistenza e una sua permanenza. L’Atlante è costituito da due Sezioni. La prima è quella delle Grandi Strade Territoriali: quelle che affondano le loro radici e sono inscritte nella grande costruzione infrastrutturale del territorio di età romana (strade consolari e sistema centuriale) e che oggi ricalcano, in parte o in tutto, i grandi tracciati dell’antichità. La seconda sezione è quella delle Strade ‘costruite con’ il Paesaggio: quelle strade nelle quali una particolare morfologia di un territorio determina la forma ed il tracciato della strada. Queste strade possono diventare ‘oggetto’ di fruizione estetica in quanto spesso caratterizzate da soluzioni eccezionali lungo i tracciati stradali ma sono anche, in un certo senso, ‘soggetto’, forse inedito, di fruizione estetica in quanto, dal loro tracciato si determinano modalità di visione del paesaggio prima sconosciute.
2010
La strada e l'architettura / Visconti, Federica. - (2010). (Intervento presentato al convegno abitare il futuro tenutosi a napoli, dipartimneto di progettazione urbana e di urbanistica, università degli studi di napoli federico II nel 13-14 dicembre 2010).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/390012
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact