Nel contesto contemporaneo si è in presenza della preoccupante convergenza di tre punti di crisi: la crisi energetica, il riscaldamento globale, la crisi economica. All’interno di tale scenario, la priorità dell’azione sul clima del pianeta sta crescendo all’interno dell’agenda politica internazionale, coinvolgendo oltre ai responsabili dei dicasteri dell’ambiente, anche quelli dell’economia, dell’industria, dei trasporti, dell’agricoltura. Si dovrà incidere sempre più sull’attuale modello di produzione/consumo energetico, privilegiando settori chiave come quello delle costruzioni e dei trasporti. Come sarà possibile attuare un’economia globale sostenibile in un periodo di decadenza del regime energetico attuale? Il nucleare, come il petrolio e il gas, sono energie elitarie, non distribuite uniformemente, richiedono investimenti economici e di geopolitica particolarmente costosi. L’azione migliore che si può compiere è diversificare, incentivare e favorire le rinnovabili, agire sull’efficientamento degli edifici, riducendone drasticamente i consumi energetici, agire sulla mobilità sostenibile, ridurre gli sprechi energetici. L’economia verde potrebbe avere una portata innovativa andando oltre i concetti tecnici generalmente correlati allo sviluppo sostenibile (riduzione dell’uso delle risorse, eco-efficienza, uso di fornti energetiche rinnovabili, riduzione delle lavorazioni tossiche, riciclaggio, ecc.). L’economia verde può essere tuttavia attuata solo a partire da una revisione critica delle scale dei valori, rappresentando una nuova visione attenta al rispetto dei diritti civili e umani, fra i quali emerge il diritto a vivere in un ambiente meno inquinato e inquinante. La green economy chiede di pianificare e controllare la qualità e la quantità di merci e servizi nel rispetto della salute e delle risorse naturali. Il New Deal ambientale dell’Amministrazione Obama è un piano di stimolo economico "aggressivo"per i prossimi anni al fine di creare "2,5 milioni di lavoro entro il 2011” basato, tra l' altro, su opere pubbliche e su iniziative nel campo della ricerca e dello sviluppo di fonti d'energia alternative. La bassa capacità di incidenza dell’architettura sulla componente del rendimento energetico risente delle “disattenzioni” del mondo della formazione, delle professioni e della pubblica amministrazione. Le tematiche di carattere energetico e quelle di carattere ambientale e costruttivo ad esse connesse sono purtroppo ancora troppo marginali nell’insegnamento universitario dell’architettura o non sono approfondite con la dovuta competenza, rimanendo spesso su un piano generico o accessorio.

Green economy, costruzioni, ambiente / Losasso, MARIO ROSARIO. - (2010). (Intervento presentato al convegno Energie rinnovabili economia sostenibile e sviluppo: confronto con l'esperienza dell'Amministrazione Obama tenutosi a Unione degli Industriali di Napoli nel 19.05.2010).

Green economy, costruzioni, ambiente

LOSASSO, MARIO ROSARIO
2010

Abstract

Nel contesto contemporaneo si è in presenza della preoccupante convergenza di tre punti di crisi: la crisi energetica, il riscaldamento globale, la crisi economica. All’interno di tale scenario, la priorità dell’azione sul clima del pianeta sta crescendo all’interno dell’agenda politica internazionale, coinvolgendo oltre ai responsabili dei dicasteri dell’ambiente, anche quelli dell’economia, dell’industria, dei trasporti, dell’agricoltura. Si dovrà incidere sempre più sull’attuale modello di produzione/consumo energetico, privilegiando settori chiave come quello delle costruzioni e dei trasporti. Come sarà possibile attuare un’economia globale sostenibile in un periodo di decadenza del regime energetico attuale? Il nucleare, come il petrolio e il gas, sono energie elitarie, non distribuite uniformemente, richiedono investimenti economici e di geopolitica particolarmente costosi. L’azione migliore che si può compiere è diversificare, incentivare e favorire le rinnovabili, agire sull’efficientamento degli edifici, riducendone drasticamente i consumi energetici, agire sulla mobilità sostenibile, ridurre gli sprechi energetici. L’economia verde potrebbe avere una portata innovativa andando oltre i concetti tecnici generalmente correlati allo sviluppo sostenibile (riduzione dell’uso delle risorse, eco-efficienza, uso di fornti energetiche rinnovabili, riduzione delle lavorazioni tossiche, riciclaggio, ecc.). L’economia verde può essere tuttavia attuata solo a partire da una revisione critica delle scale dei valori, rappresentando una nuova visione attenta al rispetto dei diritti civili e umani, fra i quali emerge il diritto a vivere in un ambiente meno inquinato e inquinante. La green economy chiede di pianificare e controllare la qualità e la quantità di merci e servizi nel rispetto della salute e delle risorse naturali. Il New Deal ambientale dell’Amministrazione Obama è un piano di stimolo economico "aggressivo"per i prossimi anni al fine di creare "2,5 milioni di lavoro entro il 2011” basato, tra l' altro, su opere pubbliche e su iniziative nel campo della ricerca e dello sviluppo di fonti d'energia alternative. La bassa capacità di incidenza dell’architettura sulla componente del rendimento energetico risente delle “disattenzioni” del mondo della formazione, delle professioni e della pubblica amministrazione. Le tematiche di carattere energetico e quelle di carattere ambientale e costruttivo ad esse connesse sono purtroppo ancora troppo marginali nell’insegnamento universitario dell’architettura o non sono approfondite con la dovuta competenza, rimanendo spesso su un piano generico o accessorio.
2010
Green economy, costruzioni, ambiente / Losasso, MARIO ROSARIO. - (2010). (Intervento presentato al convegno Energie rinnovabili economia sostenibile e sviluppo: confronto con l'esperienza dell'Amministrazione Obama tenutosi a Unione degli Industriali di Napoli nel 19.05.2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/389534
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