Roberto Pane, allievo di Giovannoni e come tale già predisposto alla vocazione di storico più che di architetto militante, come dimostrano le sue prime significative storie del Rinascimento e del Barocco a Napoli, può dirsi orientato, nella progettazione, più verso la tradizione che verso l’esperienza. Infatti le sue realizzazioni, l’ingresso della galleria della Vittoria e l’edificio della facoltà di economia in via Partenope, denotano evidenti riferimenti ad un Manierismo non tanto napoletano quanto adottato in altre città d’Italia.La produzione architettonica di Roberto Pane fu proficua ed ebbe dei caratteri innovativi pur sempre orientata verso la tradizione, nello specifico per il padiglione della Civiltà Cattolica in Africa preso in esame. Vengono raffrontate le figure professionali di due personaggi - Roberto Pane e Marcello Canino - che rappresentavano, con diverse personalità in perenne contrasto, con orientamenti culturali, didattici ed architettonici molto diversi tra loro il livello più avanzato della cultura architettonica locale . Pane attingeva ai libri di storia dell'architettura, Canino alle riviste illustranti gli edifici in costruzione o da poco realizzati. Nel corso degli anni, l’evoluzione culturale portò Pane a considerare come storica tutta l’architettura del passato ivi compresa la più recente, mentre confermò Canino nell’erronea convinzione che la storia - ovvero la tradizione - si arrestava all’Ottocento e che lo studio dell’architettura contemporanea fosse appannaggio degli insegnanti di progettazione, quale appunto egli era. Va detto però che lo stesso razionalismo, maggiore corrente architettonica nel periodo in esame, non trovò a Napoli la sua migliore espressione.

Roberto Pane architetto alla Mostra d'Oltremare / Castagnaro, Alessandro. - STAMPA. - (2010), pp. 125-130.

Roberto Pane architetto alla Mostra d'Oltremare

CASTAGNARO, ALESSANDRO
2010

Abstract

Roberto Pane, allievo di Giovannoni e come tale già predisposto alla vocazione di storico più che di architetto militante, come dimostrano le sue prime significative storie del Rinascimento e del Barocco a Napoli, può dirsi orientato, nella progettazione, più verso la tradizione che verso l’esperienza. Infatti le sue realizzazioni, l’ingresso della galleria della Vittoria e l’edificio della facoltà di economia in via Partenope, denotano evidenti riferimenti ad un Manierismo non tanto napoletano quanto adottato in altre città d’Italia.La produzione architettonica di Roberto Pane fu proficua ed ebbe dei caratteri innovativi pur sempre orientata verso la tradizione, nello specifico per il padiglione della Civiltà Cattolica in Africa preso in esame. Vengono raffrontate le figure professionali di due personaggi - Roberto Pane e Marcello Canino - che rappresentavano, con diverse personalità in perenne contrasto, con orientamenti culturali, didattici ed architettonici molto diversi tra loro il livello più avanzato della cultura architettonica locale . Pane attingeva ai libri di storia dell'architettura, Canino alle riviste illustranti gli edifici in costruzione o da poco realizzati. Nel corso degli anni, l’evoluzione culturale portò Pane a considerare come storica tutta l’architettura del passato ivi compresa la più recente, mentre confermò Canino nell’erronea convinzione che la storia - ovvero la tradizione - si arrestava all’Ottocento e che lo studio dell’architettura contemporanea fosse appannaggio degli insegnanti di progettazione, quale appunto egli era. Va detto però che lo stesso razionalismo, maggiore corrente architettonica nel periodo in esame, non trovò a Napoli la sua migliore espressione.
2010
9788831706339
Roberto Pane architetto alla Mostra d'Oltremare / Castagnaro, Alessandro. - STAMPA. - (2010), pp. 125-130.
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