Francesco De Fusco potrebbe essere considerato storiograficamente un autore legato solo agli stilemi eclettici del tardo Ottocento, ma la sua opera è più interessante di quanto sia stato considerato fino ad oggi, per le opere non estranee all'eclettismo, ma principalmente perché nell’età matura sperimenta un’architettura neoeclettica fusa con l’’altra modernità’, quella orientata al razional-funzionalismo. L’intervento mira a porre in risalto i caratteri di modernità e di neoeclettismo nell’opera di Francesco De Fusco, ingegnere proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo di Enrico Alvino, collaboratore di Giuseppe Pisanti e di Silvio Castrucci. In particolare viene esaminato il complesso del centro annonario di Bari, realizzato tra il 1929 ed il ’30 con ampliamenti e completamenti delle opere sino al 1933, in seguito all’istituzione dell’Ente Fiera del Levante decretata nel 1926. Il progetto, redatto da Cesare Corradini, vanta notevole qualità architettonica, pur se si evidenziano elementi di contrasto tra le soluzioni di facciate mute e gli edifici estremamente funzionali, tuttavia rappresentano una testimonianza in una fase di transizione dell’architettura italiana. In questo contesto Francesco De Fusco, autore del Mercato del Pesce e de il Frigorifero, realizza il Macello che diventa espressione emblematica di retorica celebrativa ma usa anche stilemi locali con temi e modelli ispirati ora al romanico ora all’accademismo di fine Ottocento.
Un autore inedito per l'"altra modernità". L'opera di Francesco De Fusco per il centro annonario di Bari / Castagnaro, Alessandro. - STAMPA. - unico:(2010), pp. 578-585.
Un autore inedito per l'"altra modernità". L'opera di Francesco De Fusco per il centro annonario di Bari.
CASTAGNARO, ALESSANDRO
2010
Abstract
Francesco De Fusco potrebbe essere considerato storiograficamente un autore legato solo agli stilemi eclettici del tardo Ottocento, ma la sua opera è più interessante di quanto sia stato considerato fino ad oggi, per le opere non estranee all'eclettismo, ma principalmente perché nell’età matura sperimenta un’architettura neoeclettica fusa con l’’altra modernità’, quella orientata al razional-funzionalismo. L’intervento mira a porre in risalto i caratteri di modernità e di neoeclettismo nell’opera di Francesco De Fusco, ingegnere proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo di Enrico Alvino, collaboratore di Giuseppe Pisanti e di Silvio Castrucci. In particolare viene esaminato il complesso del centro annonario di Bari, realizzato tra il 1929 ed il ’30 con ampliamenti e completamenti delle opere sino al 1933, in seguito all’istituzione dell’Ente Fiera del Levante decretata nel 1926. Il progetto, redatto da Cesare Corradini, vanta notevole qualità architettonica, pur se si evidenziano elementi di contrasto tra le soluzioni di facciate mute e gli edifici estremamente funzionali, tuttavia rappresentano una testimonianza in una fase di transizione dell’architettura italiana. In questo contesto Francesco De Fusco, autore del Mercato del Pesce e de il Frigorifero, realizza il Macello che diventa espressione emblematica di retorica celebrativa ma usa anche stilemi locali con temi e modelli ispirati ora al romanico ora all’accademismo di fine Ottocento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


