Il progetto intende esplorare il tema della violenza a livello culturale, comunitario, individuale e relazionale per individuare le dimensioni e i fattori che agiscono per la promozione di costruzione di benessere e di risposte di cambiamento alle situazioni che veicolano atti di violenza di genere. A tal fine, vengono raccolte informazioni prodotte sia da vittime di violenza – individuate tra donne, migranti e omosessuali, sia da attori sociali che agiscono nella prevenzione e nel trattamento della violenza; vengono inoltre intervistati adolescenti che non hanno dichiarata esperienza di violenza per analizzarne vissuti, rappresentazioni e percezioni rispetto alla violenza di genere e rispetto alle relazioni con il gruppo dei pari, con la famiglia e nel rapporto tra uomo–donna. Il ricorso al modello SPEC: Strenghts, Prevention, Empowerment, Community Change di Prilleltensky (2008) colloca la ricerca in un panorama internazionale innovativo e di qualità che cerca di coniugare l’interazione tra molteplici fattori (individuali, relazionali, organizzativi e sociali) con specifiche dimensioni: oppressione sociale, giustizia, e processi di liberazione (Prilleltensky, 2008).
Progetto Faro- Violenza sulle donne / Arcidiacono, Caterina. - (2010). (Intervento presentato al convegno Violenza sulla persona,fattori di forzae sicurezza per il cambiamento sociale nel giugno 2010).
Progetto Faro- Violenza sulle donne
ARCIDIACONO, CATERINA
2010
Abstract
Il progetto intende esplorare il tema della violenza a livello culturale, comunitario, individuale e relazionale per individuare le dimensioni e i fattori che agiscono per la promozione di costruzione di benessere e di risposte di cambiamento alle situazioni che veicolano atti di violenza di genere. A tal fine, vengono raccolte informazioni prodotte sia da vittime di violenza – individuate tra donne, migranti e omosessuali, sia da attori sociali che agiscono nella prevenzione e nel trattamento della violenza; vengono inoltre intervistati adolescenti che non hanno dichiarata esperienza di violenza per analizzarne vissuti, rappresentazioni e percezioni rispetto alla violenza di genere e rispetto alle relazioni con il gruppo dei pari, con la famiglia e nel rapporto tra uomo–donna. Il ricorso al modello SPEC: Strenghts, Prevention, Empowerment, Community Change di Prilleltensky (2008) colloca la ricerca in un panorama internazionale innovativo e di qualità che cerca di coniugare l’interazione tra molteplici fattori (individuali, relazionali, organizzativi e sociali) con specifiche dimensioni: oppressione sociale, giustizia, e processi di liberazione (Prilleltensky, 2008).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.