Negli Stati costituzionali del secondo ‘900, il sistema dei “diritti fondamentali” – all’indomani delle positivizzazioni internazionali e costituzionali fiorite dopo la sconfitta dei totalitarismi – posto al vertice della gerarchia delle fonti, ha assunto il ruolo di inviolabile presupposto del riconoscimento della dignità individuale e sociale degli esseri umani. Ma proprio per il loro forte ruolo simbolico di mediazione delle relazioni di riconoscimento sociale e intersoggetivo e di orientamento della prassi comune, la loro implementazione interpretativa nel sistema di ogni società ‘aperta’ dipende da concrete aspettative di giustizia derivate da pratiche sociali di misconoscimento dei gruppi minoritari e quindi dalla risposta ‘integratrice’ del sistema in sede legislativa o (più spesso) giurisdizionale, con le tecniche di bilanciamento dei principi ad opera delle Corti Costituzionali. Nel saggio si intende quindi evidenziare come a) nella cornice costituzionale di ogni società democratica, la ‘lotta per il diritti’ non deve essere strategia conservativa di status ma lotta per l’eguaglianza e la parità di trattamento di soggetti discriminati; b) affinché i diritti fondamentali costituiscano il fondamento morale della democrazia bisogna prepararsi a fornire argomentazioni sulla loro validità in base a ragioni giustificabili dal punto di vista di tutti gli esseri umani (Habermas, Benhabib).
Giustizia sociale e misconoscimento / Savona, PIER FRANCESCO. - STAMPA. - Collana "LOGON DIDONAI" diretta da A. Abignente, F. Ciaramelli, U. Pomarici - Saggi, 2:(2010), pp. 223-256.
Giustizia sociale e misconoscimento
SAVONA, PIER FRANCESCO
2010
Abstract
Negli Stati costituzionali del secondo ‘900, il sistema dei “diritti fondamentali” – all’indomani delle positivizzazioni internazionali e costituzionali fiorite dopo la sconfitta dei totalitarismi – posto al vertice della gerarchia delle fonti, ha assunto il ruolo di inviolabile presupposto del riconoscimento della dignità individuale e sociale degli esseri umani. Ma proprio per il loro forte ruolo simbolico di mediazione delle relazioni di riconoscimento sociale e intersoggetivo e di orientamento della prassi comune, la loro implementazione interpretativa nel sistema di ogni società ‘aperta’ dipende da concrete aspettative di giustizia derivate da pratiche sociali di misconoscimento dei gruppi minoritari e quindi dalla risposta ‘integratrice’ del sistema in sede legislativa o (più spesso) giurisdizionale, con le tecniche di bilanciamento dei principi ad opera delle Corti Costituzionali. Nel saggio si intende quindi evidenziare come a) nella cornice costituzionale di ogni società democratica, la ‘lotta per il diritti’ non deve essere strategia conservativa di status ma lotta per l’eguaglianza e la parità di trattamento di soggetti discriminati; b) affinché i diritti fondamentali costituiscano il fondamento morale della democrazia bisogna prepararsi a fornire argomentazioni sulla loro validità in base a ragioni giustificabili dal punto di vista di tutti gli esseri umani (Habermas, Benhabib).File | Dimensione | Formato | |
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