Caratterizzato da una profonda discordanza tra le caratteristiche anatomiche del sesso ed il vissuto soggettivo di appartenenza al corrispondente genere sessuale, Il Disturbo dell'Identità di Genere (DIG) trova oggi una propria elettiva modalità di trattamento attraverso gli interventi endocrinologici e chirurgici volti ad "adeguare" le caratteristiche morfologiche del corpo all'Identità di Genere. È stata ripetutamente segnalata in letteratura la frequente assenza di una autonoma domanda di interrogazione psicologica intorno alla propria vicenda clinica ed esistenziale, risultando le consultazioni psicologiche finalizzate esclusivamente alla verifica delle condizioni di eleggibilità ai trattamenti medico-chirurgici (diagnosi di disturbo dell'Identità di Genere). Se questa è la situazione di fatto rispetto al senso prevalentemente accordato oggi agli interventi psicologici, una serie di considerazioni porterebbero a riformularne il significato: è stata segnalata, infatti, in letteratura la frequente presenza, nell'esperienza di vita delle persone presentanti il disturbo, di eventi traumatici ad elevato impatto emozionale, oltre che di una più generale difficoltà in ambito relazionale. L'insieme di questi dati potrebbe rinviare, se considerato alla luce della Teoria dell'Attaccamento, alla presenza di uno Stato della Mente in Riferimento all'Attaccamento di tipo insicuro e più verosimilmente di tipo Distanziante, nonché alla presenza di condizioni Irrisolto/Disorganizzate rispetto a Traumi o Lutti. Stando a quanto segnalato ampiamente in letteratura, in tali casi un lavoro di rielaborazione cognitivo-affettiva di tali eventi si porrebbe quale momento particolarmente importante sul piano psicopatologico. Studi abbastanza recenti dimostrano, infatti, come i soggetti presentanti uno Stile di Attaccamento di tipo Distanziante tendano più spesso a manifestare una resistenza ai trattamenti psicoterapeutici, attraverso il diniego della necessità di aiuto. Sino ad oggi, tuttavia, gli studi relativi al DIG, realizzati all'interno della cornice teorica attaccamentale, appaiono scarsi, nonostante la riconosciuta importanza di tale sistema motivazionale nel declinarsi di numerose condizioni psicopatologiche. Alcuni risultati preliminari ottenuti dalla nostra equipe di ricerca su soggetti adulti biologicamente maschi sembrano confermare le ipotesi su descritte, avendo rilevato un significativo aumento delle condizioni Insicure della Mente, oltre che di condizioni Irrisolto/Disorganizzate. Nessuno studio risulta, viceversa, essere mai stato condotto su campioni costituiti da soggetti biologicamente femmine. Il presente progetto di ricerca mirerà, dunque, ad indagare la natura degli Stati della Mente in riferimento all'Attaccamento all’interno di tale tipologia di soggetti, valutando al contempo la specifica declinazione dei pattern difensivi, le principali caratteristiche strutturali di personalità, l’eventuale presenza di disordini di tipo emotivo e di una condizione alessitimica. Il confronto dei dati raccolti verrà effettuato con i dati normativi attualmente disponibili in letteratura e con i dati rilevati su due campioni di controllo, uno costituito da soggetti adulti biologicamente maschi che presentano un Disturbo dell’Identità di Genere e un altro costituito da soggetti di sesso femminile che non presentano un Disturbo dell’Identità di Genere, né alcuno specifico disturbo psicopatologico. Allo stesso tempo verrà valutata, attraverso un disegno di ricerca “prima-dopo”, l’efficacia degli interventi di psicoterapia breve ad orientamento psicodinamico, aventi durata complessiva di un anno, considerando quali variabili di risultato quelle sopra indicate, misurate al tempo 0, ovverosia prima dell'ingresso dei soggetti all'interno del percorso psicoterapeutico ed al tempo 1 ed al tempo 2, ovverosia immediatamente dopo la conclusione del percorso ed a 6 mesi da quest'ultima.

Il Disturbo dell'Identità di Genere Donna-Uomo: Analisi degli Stili di Attaccamento, della Psicopatologia Associata, dei Pattern Difensivi, dei Tratti Alessitimici e dell'efficacia degli interventi di Psicoterapia Breve ad Orientamento Psicodinamico / Vitelli, Roberto. - (2009). (Intervento presentato al convegno Il Disturbo dell'Identità di Genere: psicopatologia, Stili di Attaccamento, Meccanismi di Difesa, Componenti Alessitimiche e modalità di intervento clinico nel 22/03/2010).

Il Disturbo dell'Identità di Genere Donna-Uomo: Analisi degli Stili di Attaccamento, della Psicopatologia Associata, dei Pattern Difensivi, dei Tratti Alessitimici e dell'efficacia degli interventi di Psicoterapia Breve ad Orientamento Psicodinamico.

VITELLI, ROBERTO
2009

Abstract

Caratterizzato da una profonda discordanza tra le caratteristiche anatomiche del sesso ed il vissuto soggettivo di appartenenza al corrispondente genere sessuale, Il Disturbo dell'Identità di Genere (DIG) trova oggi una propria elettiva modalità di trattamento attraverso gli interventi endocrinologici e chirurgici volti ad "adeguare" le caratteristiche morfologiche del corpo all'Identità di Genere. È stata ripetutamente segnalata in letteratura la frequente assenza di una autonoma domanda di interrogazione psicologica intorno alla propria vicenda clinica ed esistenziale, risultando le consultazioni psicologiche finalizzate esclusivamente alla verifica delle condizioni di eleggibilità ai trattamenti medico-chirurgici (diagnosi di disturbo dell'Identità di Genere). Se questa è la situazione di fatto rispetto al senso prevalentemente accordato oggi agli interventi psicologici, una serie di considerazioni porterebbero a riformularne il significato: è stata segnalata, infatti, in letteratura la frequente presenza, nell'esperienza di vita delle persone presentanti il disturbo, di eventi traumatici ad elevato impatto emozionale, oltre che di una più generale difficoltà in ambito relazionale. L'insieme di questi dati potrebbe rinviare, se considerato alla luce della Teoria dell'Attaccamento, alla presenza di uno Stato della Mente in Riferimento all'Attaccamento di tipo insicuro e più verosimilmente di tipo Distanziante, nonché alla presenza di condizioni Irrisolto/Disorganizzate rispetto a Traumi o Lutti. Stando a quanto segnalato ampiamente in letteratura, in tali casi un lavoro di rielaborazione cognitivo-affettiva di tali eventi si porrebbe quale momento particolarmente importante sul piano psicopatologico. Studi abbastanza recenti dimostrano, infatti, come i soggetti presentanti uno Stile di Attaccamento di tipo Distanziante tendano più spesso a manifestare una resistenza ai trattamenti psicoterapeutici, attraverso il diniego della necessità di aiuto. Sino ad oggi, tuttavia, gli studi relativi al DIG, realizzati all'interno della cornice teorica attaccamentale, appaiono scarsi, nonostante la riconosciuta importanza di tale sistema motivazionale nel declinarsi di numerose condizioni psicopatologiche. Alcuni risultati preliminari ottenuti dalla nostra equipe di ricerca su soggetti adulti biologicamente maschi sembrano confermare le ipotesi su descritte, avendo rilevato un significativo aumento delle condizioni Insicure della Mente, oltre che di condizioni Irrisolto/Disorganizzate. Nessuno studio risulta, viceversa, essere mai stato condotto su campioni costituiti da soggetti biologicamente femmine. Il presente progetto di ricerca mirerà, dunque, ad indagare la natura degli Stati della Mente in riferimento all'Attaccamento all’interno di tale tipologia di soggetti, valutando al contempo la specifica declinazione dei pattern difensivi, le principali caratteristiche strutturali di personalità, l’eventuale presenza di disordini di tipo emotivo e di una condizione alessitimica. Il confronto dei dati raccolti verrà effettuato con i dati normativi attualmente disponibili in letteratura e con i dati rilevati su due campioni di controllo, uno costituito da soggetti adulti biologicamente maschi che presentano un Disturbo dell’Identità di Genere e un altro costituito da soggetti di sesso femminile che non presentano un Disturbo dell’Identità di Genere, né alcuno specifico disturbo psicopatologico. Allo stesso tempo verrà valutata, attraverso un disegno di ricerca “prima-dopo”, l’efficacia degli interventi di psicoterapia breve ad orientamento psicodinamico, aventi durata complessiva di un anno, considerando quali variabili di risultato quelle sopra indicate, misurate al tempo 0, ovverosia prima dell'ingresso dei soggetti all'interno del percorso psicoterapeutico ed al tempo 1 ed al tempo 2, ovverosia immediatamente dopo la conclusione del percorso ed a 6 mesi da quest'ultima.
2009
Il Disturbo dell'Identità di Genere Donna-Uomo: Analisi degli Stili di Attaccamento, della Psicopatologia Associata, dei Pattern Difensivi, dei Tratti Alessitimici e dell'efficacia degli interventi di Psicoterapia Breve ad Orientamento Psicodinamico / Vitelli, Roberto. - (2009). (Intervento presentato al convegno Il Disturbo dell'Identità di Genere: psicopatologia, Stili di Attaccamento, Meccanismi di Difesa, Componenti Alessitimiche e modalità di intervento clinico nel 22/03/2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/377772
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