Obiettivo del contributo è l'analisi del capitale sociale dei giovani attraverso le dimensioni e le sottodimensioni individuate da Putnam (1993 - partecipazione sociale, morale civica e fiducia) in un’ottica comparata. I giovani rappresentano la categoria sociale attraverso la quale è possibile leggere e interpretare i mutamenti sociali e analizzare dunque i cambiamenti che caratterizzato la società odierna, conoscere l’universo giovanile rappresenta dunque anche un tentativo di interpretare quella che sarà la società del futuro. L’ipotesi, alla base dell’indagine, è che il basso grado di fiducia nei confronti delle istituzioni spinge i giovani verso nuove forme di partecipazione e di produzione culturale, esse nascono non solo da un aumento dell’esigenza di libera espressione, ma anche e soprattutto dalla ricerca di nuove forme di partecipazione che siano svincolate da quelle tradizionali. I giovani sembrano oggi essere in chiara contestazione con la politica e con l’informazione; questo rifiuto non si traduce, però, in un disinteresse generalizzato: la partecipazione giovanile trova espressione attraverso altri canali “politici” non direttamente connessi alla sfera politica in senso stretto.
Il capitale sociale delle giovani generazioni: fiducia, valori e partecipazione / Caputo, Amalia. - STAMPA. - (2011), pp. 171-180. [10.4399/9788854841796]
Il capitale sociale delle giovani generazioni: fiducia, valori e partecipazione
CAPUTO, AMALIA
2011
Abstract
Obiettivo del contributo è l'analisi del capitale sociale dei giovani attraverso le dimensioni e le sottodimensioni individuate da Putnam (1993 - partecipazione sociale, morale civica e fiducia) in un’ottica comparata. I giovani rappresentano la categoria sociale attraverso la quale è possibile leggere e interpretare i mutamenti sociali e analizzare dunque i cambiamenti che caratterizzato la società odierna, conoscere l’universo giovanile rappresenta dunque anche un tentativo di interpretare quella che sarà la società del futuro. L’ipotesi, alla base dell’indagine, è che il basso grado di fiducia nei confronti delle istituzioni spinge i giovani verso nuove forme di partecipazione e di produzione culturale, esse nascono non solo da un aumento dell’esigenza di libera espressione, ma anche e soprattutto dalla ricerca di nuove forme di partecipazione che siano svincolate da quelle tradizionali. I giovani sembrano oggi essere in chiara contestazione con la politica e con l’informazione; questo rifiuto non si traduce, però, in un disinteresse generalizzato: la partecipazione giovanile trova espressione attraverso altri canali “politici” non direttamente connessi alla sfera politica in senso stretto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.