Nel quadro di una ricerca sulle cavità costiere dei Campi Flegrei, sono stati effettuati i primi passi per identificare i fenomeni d'interesse di carattere speleologico, ambientale, biologico-ecologico, archeologico e geologico dell'area di Capo Posillipo (Napoli) e per leggerli in un quadro unitario multidisciplinare. Il lavoro mostra i primi risultati ottenuti dalle indagini e suggerisce alcune linee di azione utili per l’approfondimento organico di tali studi. Fra il 2007 e il 2008 è stato effettuato un primo censimento del fenomeno speleologico costiero del Parco Regionale dei Campi Flegrei. A margine di tale censimento, nel 2010 sono state svolte ricerche preliminari anche nell’area di Capo Posillipo, non compresa nel suddetto parco, ma ad esso adiacente e ricca di importanti emergenze culturali ed ambientali ancora poco valorizzate. In particolare, sono state studiate 10 cavità. A seguito all’autorizzazione concessa dal Servizio Patrimonio della Segreteria Generale della Presidenza della Repubblica, è stato possibile accedere alla linea di costa di Villa Rosebery e allo specchio d’acqua prospiciente. Pertanto, è stato effettuato uno studio speleologico delle cavità esistenti e sono state svolte osservazioni preliminari di carattere geologico, archeologico e biologico in ambiente subacqueo. Sono state esaminate anche le cavità costiere di Villa Volpicelli, mentre la fascia costiera di Villa Barracco non è stata ancora esplorata. Va sottolineato che le cavità di Villa Volpicelli non risultano censite negli studi svolti da Günther all’inizio del XX secolo. Infatti, le ricognizioni subacquee nell’area di Pietra Salata hanno rivelato l’esistenza di strutture murarie di elevata qualità a profondità superiori a -10 m, non evidenziate dalle precedenti indagini di Günther. Sui fondali marini antistanti le cavità sono stati osservati terrazzi d’abrasione fra -3 e -15 m e solchi di battente a -1.8 e -3.7 m di profondità, modellati nel tufo giallo napoletano, oltre che ruderi fino a -12 m circa . Tali elementi testimoniano le variazioni della linea di costa, soprattutto negli ultimi 2500 anni, dovute al fenomeno bradisismico.

I beni culturali e paesaggistici costieri di Capo Posillipo (Napoli): dati preliminari / Ferrari, G.; Lamagna, R.; Benini, A.; Donadio, Carlo. - STAMPA. - (2010), pp. 323-330. (Intervento presentato al convegno Terzo Simposio Internazionale “Il Monitoraggio Costiero Mediterraneo: problematiche e tecniche di misura” . tenutosi a Fondazione L.E.M. - Livorno nel 15-17 giugno 2010).

I beni culturali e paesaggistici costieri di Capo Posillipo (Napoli): dati preliminari

DONADIO, CARLO
2010

Abstract

Nel quadro di una ricerca sulle cavità costiere dei Campi Flegrei, sono stati effettuati i primi passi per identificare i fenomeni d'interesse di carattere speleologico, ambientale, biologico-ecologico, archeologico e geologico dell'area di Capo Posillipo (Napoli) e per leggerli in un quadro unitario multidisciplinare. Il lavoro mostra i primi risultati ottenuti dalle indagini e suggerisce alcune linee di azione utili per l’approfondimento organico di tali studi. Fra il 2007 e il 2008 è stato effettuato un primo censimento del fenomeno speleologico costiero del Parco Regionale dei Campi Flegrei. A margine di tale censimento, nel 2010 sono state svolte ricerche preliminari anche nell’area di Capo Posillipo, non compresa nel suddetto parco, ma ad esso adiacente e ricca di importanti emergenze culturali ed ambientali ancora poco valorizzate. In particolare, sono state studiate 10 cavità. A seguito all’autorizzazione concessa dal Servizio Patrimonio della Segreteria Generale della Presidenza della Repubblica, è stato possibile accedere alla linea di costa di Villa Rosebery e allo specchio d’acqua prospiciente. Pertanto, è stato effettuato uno studio speleologico delle cavità esistenti e sono state svolte osservazioni preliminari di carattere geologico, archeologico e biologico in ambiente subacqueo. Sono state esaminate anche le cavità costiere di Villa Volpicelli, mentre la fascia costiera di Villa Barracco non è stata ancora esplorata. Va sottolineato che le cavità di Villa Volpicelli non risultano censite negli studi svolti da Günther all’inizio del XX secolo. Infatti, le ricognizioni subacquee nell’area di Pietra Salata hanno rivelato l’esistenza di strutture murarie di elevata qualità a profondità superiori a -10 m, non evidenziate dalle precedenti indagini di Günther. Sui fondali marini antistanti le cavità sono stati osservati terrazzi d’abrasione fra -3 e -15 m e solchi di battente a -1.8 e -3.7 m di profondità, modellati nel tufo giallo napoletano, oltre che ruderi fino a -12 m circa . Tali elementi testimoniano le variazioni della linea di costa, soprattutto negli ultimi 2500 anni, dovute al fenomeno bradisismico.
2010
9788890221040
I beni culturali e paesaggistici costieri di Capo Posillipo (Napoli): dati preliminari / Ferrari, G.; Lamagna, R.; Benini, A.; Donadio, Carlo. - STAMPA. - (2010), pp. 323-330. (Intervento presentato al convegno Terzo Simposio Internazionale “Il Monitoraggio Costiero Mediterraneo: problematiche e tecniche di misura” . tenutosi a Fondazione L.E.M. - Livorno nel 15-17 giugno 2010).
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